19 gennaio 2023

Cuoco in pensione, ma non troppo, Antonio Bonetti riaccende il forno. E forse animerà la “Festa del Nobile Salame Cremasco che verrà”

... “Quasi quasi accendo il forno: ‘i Dolci Panini di Sant'Antonio’, per beneaugurante 2023 nella cucina di casa”

Così postò Antonio Bonetti, cuoco in pensione, Food Blogger, ricercatore, inventore della “Gnocca Cremasca” e, se tutto filerà liscio, prossimo, futuro consulente di Franco Bordo assessore al Commercio e Ambiente di Crema), per la ‘Festa del Salame Nobile Cremasco’ che, prossimamente, mah … dovrebbe caratterizzare il Granducato del Tortello. Detto ciò: ah … come manca la cucina del Bistek di Trescore Cremasco! 

Ah… i panini di Sant’Antonio, come gusto sono molto simili ai famosi panini al latte, quelli tipici da sandwich per le feste, la grande differenza è estetica. I panini al latte se si baciano (cioè si toccano in lievitazione o in cottura e restano attaccati) non va bene. Mentre invece i panini di Sant’Antonio, tradizionalmente sono baciati, cioè tutti attaccati insieme. Per quanto riguarda il mistico salume nostrano, il Bonetti ha sempre avuto idee chiare in merito: “A Crema non c'è solo il salame, c'è una vera storia legata a questo salume. Prima di tutto il salame derivato da un maiale felice è più buono, poi bisogna avere cura della stagionatura. Infine, bisogna saperlo gustare: la fetta, non deve essere troppo sottile. Il pane col salame soprattutto è piacere e compagnia, è un prodotto di nicchia di grande qualità, speriamo possa rappresentare motivo di crescita economica per il nostro territorio. La mulèta è un capitolo a parte. Nel dialetto si parla di mula per indicare la ragazza che in famiglia si sposa per ultima. La mulèta dunque è il salame destinato a durare più a lungo. E’ storia tutta nostra. Un tuffo nella memoria in un periodo complesso per il settore culturale”. Aspettando la festa del salame di Crema, capitale di un immaginario, ma non troppo, Granducato del Tortello, ecco ricordiamo che presso la Pro Loco cremasca (piazza Duomo) è disponibile il libro scritto da Vincenzo Cappelli Salame nobile cremasco”. Chapeau all’assessore Franco Bordo per l’idea di organizzare un qualcosa affinché la cultura gastronomica popolare, nella fattispecie il Salame, venga giustamente celebrata, studiata, tramandata e gustata.

 


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