Lo strano, caso della ‘Tortellata’ spostata in periferia a Crema. Perché non unire le forze tra ‘Confraternita’ e ‘Chiacchiere’?

C’era una volta, (ma in realtà c’è ancora), in tempo di Ferragosto, nella capitale del Granducato del Tortello, e durava circa una settimana, in Piazza Aldo Moro, in pieno centro storico, allietata ogni sera da orchestre e complessi musicali diversi, la mistica Tortellata del gruppo Olimpia di Franco Bozzi. Dalle regioni vicine e perfino dall’estero (tedeschi e svizzeri i più entusiasti estimatori) accorrevano turisti, buongustai e curiosi per assaggiare il fiore all’occhiello della cucina cremasca: i Tortelli Cremaschi (preparati dal pastificio cittadino Salvi di via Porzi). E badate bene, all’epoca, non c’era il richiamo, da Oscar, del film di Luca Guadagnino: ‘Chiamami col tuo nome’; già ad attirare buongustai in città erano solo i Tortelli.
Poi, per motivi che non stiamo qui a disquisire, presi (per carità legittimamente) dall’allora amministrazione comunale guidata da Stefania Bonaldi, la ‘Tortellata’, quella storica, giunta a questo giro a 42 edizioni, ecco ha cambiato indirizzo, trasferendosi in periferia, nel vicino quartiere di San Bernardino, presso l’Agriturismo Le Garzide. E nei giorni scorsi, da quelle parti, suddivisa in due weekend, la storica ‘Tortellata’ è appunto andata in scena, mentre in piazza Moro, era tempo di ‘Chiacchiere & Tortelli’.
Ebbene, magari coinvolgendo la ‘Confraternita del Tortello Cremasco’ (grande assente a Tortelli & Tortelli, no?), facendo interagire Diego Aiolfi (Le Garzide) e la giunta di Fabio Bergamaschi, non si potrebbe, l’agosto che verrà, provare a proporre qualcosa, unendo tutte le forze in campo, recuperando il pathos dell’originale Tortellata Cremasca?
Questo sottolineando nuovamente gli straordinari risultati ottenuti dalla riuscitissima ‘Chiacchiere & Tortelli 2023’…