17 novembre 2025

“L’inclusione è in pole position” Accordo tra Germani e Cremona Circuit

Velocità e cura all’insegna dell’inclusione. Siglato oggi, nella sala conferenze del Cremona Circuit, l’accordo tra il Centro sanitario assistenziale Fondazione Germani e il circuito di San Martino del Lago, alla presenza di Alessandro Canevarolo, CEO Cremona Circuit, dell’ingegnere Manuele Mazzucato, CEO Autodromo Internazionale, di Enrico Marsella, presidente di Fondazione Germani, Ivan Scaratti, direttore generale della struttura socio-sanitaria di Cingia de’ Botti e di alcuni residenti della Rsd, Residenza Sanitaria Disabili. La convenzione, di durata quinquennale, fino al 2028, è il risultato di una serie di azioni sperimentate nei mesi scorsi: dalla visita a settembre da parte dei residenti della RSD in occasione del WorldSBK 2024 alla realizzazione a fine ottobre del convegno scientifico “Invecchiamento delle persone con patologie psichiatriche" svoltosi proprio presso la sala conferenze del Cremona Circuit.

Ora, con la firma della convenzione, l’ufficializzazione della sinergia. Cremona Circuit garantirà per residenti e accompagnatori della Fondazione la partecipazione gratuita e riservata al Motul FIM Superbike World Championship per le edizioni fino al 2028 e offre la possibilità per gli operatori di acquistare i biglietti ad un prezzo ridotto. Inoltre, il circuito concederà spazi ad utilizzo gratuito per iniziative sociali, culturali o ricreative e si impegna a valutare l’inserimento di uno o più residenti della Fondazione in attività semplici di supporto, quali servizio bar o caffetteria, durante le proprie attività. Un’iniziativa a carattere non professionale, che coinvolgerà persone con percorsi formativi specifici,, ad esempio nell’ambito della Ristorazione, che ha l’obiettivo di promuovere inclusione sociale, autonomie e competenze.

“La collaborazione con la Fondazione E. Germani – sono le parole di Alessandro Canevarolo, CEO Cremona Circuit, e dell’Ingegnere Manuele Mazzucato, CEO Autodromo Internazionale – rappresenta un segno concreto di come il motorsport possa diventare veicolo di valori umani e sociali. Crediamo che la pista non sia solo luogo di competizione, ma spazio di incontro, di crescita e di partecipazione, dove la passione per la velocità si intreccia con la solidarietà e il rispetto per le persone. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio impegno di Cremona Circuit verso il territorio: vogliamo essere parte attiva della comunità, promuovendo progetti che uniscano sport, inclusione e sviluppo locale. La collaborazione con la Fondazione E. Germani è il primo tassello di un programma che mira a creare relazioni durature e a generare valore condiviso. Siamo Profondamente grati alla Fondazione per aver condiviso con noi questa visione e per l’impegno con cui ogni giorno costruisce inclusione e autonomia. Con questa convenzione vogliamo contribuire a una cultura dello sport aperta e consapevole, capace di generare valore per l’intera comunità. Correre insieme, per noi, significa generare movimento: non solo in pista, ma nel cuore delle persone”.

La convenzione con Cremona Circuit - sono le parole del presidente di Fondazione Germani Enrico Marsella e del dg Ivan Scaratti - rappresenta molto più di una collaborazione: è un segno concreto di come il territorio possa generare alleanze virtuose tra mondi diversi, uniti da una visione comune di inclusione e cittadinanza attiva. Offrire ai nostri residenti l’opportunità di vivere eventi sportivi internazionali, di partecipare a momenti di socialità ma anche contribuire attivamente all’organizzazione: ciò significa riconoscere il loro valore, le loro competenze, la loro dignità. Ringrazio Cremona Circuit per aver scelto di aprire le proprie porte alla fragilità, trasformando la velocità in occasione di incontro, la pista in spazio di comunità. È un passo importante verso una cultura che non si limita a prendersi cura, ma che sceglie di includere, valorizzare, accompagnare. Una cultura che, come Fondazione Germani, vogliamo continuare a promuovere ogni giorno”.


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