Cascina Bredalunga, la sua chiesetta torna a vivere. Un importante restauro le ha ridato vita: in anteprima i magnifici affreschi di Giorgio Pastorelli
Vi avevamo portati a scoprire la cascina Bredalunga poco più di un anno fa (leggi qui la storia), entrando in quel complesso agricolo rimasto abbandonato per oltre mezzo secolo e ritornato a vivere grazie al cuore e all'opera di Matteo, Letizia, Felice e Paola. Una famiglia che ha deciso di investire nel progetto di far riemergere dall'oblio queste mura cariche di storia. E per iniziare, hanno deciso di rimettere in ordine la chiesetta all'interno della cascina, trovata in condizioni disastrose, sporca, col tetto parzialmente crollato, diventata discarica di materiali vari e persino rifugio di sbandati. Muri scrostati, vetri rotti, non più una decorazione ai muri, depredata di quanto c'era di prezioso.
Poi il "miracolo": oggi infatti vi vogliamo mostrare come è rinato questo oratorio, l'ultimo edificio ad essera abbandonato e il primo ad essere ristrutturato: "Ci piacerebbe poterla riaprire per tutti" era stato l'auspicio di poco più di un anno fa. E così è stato, grazie all'impegno della famiglia Troiano e grazie all'incontro con il pittore cremonese Girogio Pastorelli che si è preso in carico tutta la parte artistica del restauro, dipingendo su quelle pareti una serie di affreschi di una bellezza commovente, immagini dei Vangeli che hanno Maria come protagonista, dall'annunciazione alla natività, dal banchetto delle nozze di Cana allo stabat Mater, con Maria che sorregge il corpo del figlio sotto la croce. E in quella nicchia, rimasta vuota dopo che la statua di Maria era stata portata nella chiesa di Casanova del Morbasco per preservarla dopo la chiusura definitiva della cascina, come si diceva, in quella nicchia ora trova posto una nuova dolcissima e bellissima statua in gesso della Vergine, pure essa plasmata dal genio artistico di Pastorelli.
Chi scrive ha avuto il piacere di assistere passo dopo passo a questa avventura ed oggi ho anche l'onore di poter documentare per prima questa rinascita, mostrando a tutti la meravigliosa opera che giorno dopo giorno ha preso vita in queste mura rimaste abbandonate a lungo.
Felice, è una storia bellissima. Ci racconta come mai la scelta di far rinascere la chiesetta di Bredalunga?
"Per noi ha segnificato iniziare col piede giusto, per dare un segnale che c'è tutta una storia e una devozione popolare dietro a questa chiesetta e pertanto è giusto che monumenti come questo, per tanti anni trascurati, vengano riportati in vita. Inoltre questa chiesetta ci ha ammaliati perchè ci è piaciuta non tanto per come l'abbiamo trovata ma per l'idea di come l'abbiamo immaginata quando era vissuta dalla gente della cascina: qui ci abitavano circa 240 persone e tutte venivano alla messa, molti portando lo sgabello perchè non ci stavano e restavano fuori. C'era una devozione particolarissima verso la Madonnina di Bredalunga, la cui statua è stata poi riparata nella chiesa di Casanova del Morbasco dopo che l'ultimo abitante se ne è andato. Per anni è rimasta nel cuore di chi ha vissuto qui: in molti venivano a chiedere una grazia a questa Madonnina che pare fosse particolarmente generosa nel dispensarne "
Una storia, quella del restauro della chiesetta, che è diventata anche un libro, "Storia di una chiesetta di campagna", scritto proprio da Felice Troiano, che ripercorre l'avventura di questa rinascita, dalla scoperta dell'edificio alla sua nuova vita; un libro che racconta la vicenda umana e il significato più intimo e profondo di questo recupero, pagine tra le quali l'emozione di chi scrive si fonde con una profonda conoscenza dell'arte e della sua storia, un condensato di emozioni che si rincorrono tra le righe e portano per mano il lettore alla scoperta di questa storia.
Parliamo ora con Giorgio Pastorelli, l'artista poliedrico che ha compiuto materialmente il "miracolo" della rinascita dell'oratorio, che ho visto all'opera e che ha trasmesso la gioia e l'entusiasmo pari a quelli di un bambino davanti al giocattolo nuovo che desiderava da sempre.
Giorgio, che significa per un artista avere a disposizione una chiesa intera, un'enorme tela bianca su cui creare questo progetto?
"Beh, credo che sia una cosa unica. Ho colto subito l'idea di Felice e ho cercato di sviluppare una tematica che comprendesse vari significati. Abbiamo condiviso l'idea di dedicarla a Maria, descrivendo le parti più significative della sua vita. Poi piano piano ci siamo trovati qui quasi ogni giorno, per circa un anno ed abbiamo così sviluppato temi, controtemi, sottigliezze. Di sicuro è stata un'esperienza stupenda".
Giorgio, tu hai anche realizzato la nuova statua di Maria
"Sì, è una nuova statua in gesso dipinto e posso considerarla un po' l'ultimo atto dedicato a questa chiesa. E anche questa è stata un'esperienza unica e stupenda"
Parlaci un po' delle emozioni che hai vissuto dipingendo questa chiesa
"Sono emozioni che non si possono descrivere e spiegare esattamente: i giorni non sono tutti uguali si susseguono, col freddo pungente o col caldo. Il suono stesso della voce all'interno della chiesa, così come i silenzi sono un'emozione; oppure le ore passate su un volto o su un particolare... insomma sono emozioni che rimangono nel cuore. Vedi, un pittore dipinge delle sfere di tempo, non disegna su un piano ma dipinge un tempo emotivo che poi viene donato a chi guarda e può quindi entrare in questo tempo regalato".
E per condensare tutte queste emozioni fatte di devozione, memoria e fede, nei prossimi giorni la chiesa verrà aperta per un momento di preghiera più intimo e rivolto alla comunità di Sesto con le parrocchie che aggrega, mentre per l'inaugurazione ufficiale si sta ancora definendo una data, probabilmente entro il mese di maggio.
Nel frattempo il libro dedicato alla chiesetta è in stampa e presto sarà presentato al pubblico che così, oltre a vedere la meraviglia del restauro, potrà carpirne anche il significato più intimo e profondo.
Perchè ogni luogo di fede e devozione merita di non essere mai dimenticato, ma dovrebbe avere la possibilità di tornare ad essere luogo vivo e non solo un insieme di pietre vecchie, svuotate del loro significato.
Fotoservizio e video di Vanessa Maianti
Guarda il video della chiesa restaurata di Bredalunga
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Reali Giorgio
11 maggio 2025 13:40
Ci si lascia sgomenti da tanta meraviglia, come opera artistica sia come grande idea di ridarle vita. Ora è viva dentro un sistema rurale che aspetta di rinascere insieme alla Comunità di Sesto e dintorni.
Grazie, grazie meravigliosi
Alessandra
11 maggio 2025 18:36
Grazie per aver potuto e voluto riportare una Chiesa alla luce...