Castelponzone, il Borgo dei Cordai torna a vivere grazie all'arte: da sabato 11 ottobre a domenica 2 novembre va in scena "Artisti nel Borgo", la mostra diffusa che animerà le vie del paese
Rilanciare un territorio partendo da un piccolo borgo che conta più case vuote che abitanti ma che ha una storia ricca e importante: questa la sfida dell’Associazione Castelletto dei Ponzoni E.T.S., nata qualche anno fa con lo scopo di valorizzare il Borgo di Castelponzone, farlo conoscere e metterne in evidenza le sue peculiarità, ma che oggi vuole estendere questo intento a tutta l’area del Casalasco, un territorio che può offrire molteplici spunti storici e di attrattiva per un turismo lento e sostenibile, attento alla scoperta della cultura, delle tradizioni, e dei molteplici aspetti che lo contraddistinguono, ancora poco conosciuti.
“Artisti nel Borgo” è il nome della mostra diffusa che per quattro weekend vedrà i luoghi significativi del paese diventare custodi di sculture, ceramiche, foto e opere d’arte in grado di suggestionare i visitatori, unendo la maestria, l’estro e l’arte degli autori alla cornice storica e caratteristica delle vie del ‘Borgo dei Cordai’. Una mostra in cui il paese dunque si fa palcoscenico dell’arte e le sue vie e strade ne disegnano la scenografia, mettendo nella massima evidenza le opere degli artisti.
Castelponzone, riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, è definito nelle guide relative come “una corda tesa tra la terra e il fiume”, riconoscendo in questo modo l’attività che lo ha contraddistinto nel tempo con la produzione delle corde di canapa e l’attività dei Cordai.
E questa mostra diffusa è la scommessa dell’Associazione Castelletto dei Ponzoni, per rimettere il territorio al centro della scena partendo proprio dall’arte e dagli artisti locali.
“Proporre i lavori di quattro artisti legati al Borgo e al territorio casalasco, può sembrare una impresa particolarmente eccezionale, - ha spiegato Renata Stradiotti, presidente dell’Associazione- tesa a presentare aspetti artistici e umani che spesso non sono debitamente conosciuti e che invece ci dicono delle risorse e delle personalità, talvolta sorprendenti, che animano questo Borgo e questo territorio. In questa ottica abbiamo voluto coinvolgere quattro artisti con diversi modi e specialità espressive, che abbiamo inserito nelle vie, nelle piazze, sotto i portici e negli interni di alcune case, cioè nel tessuto sociale ed umano dove abitualmente viviamo e ci rapportiamo, che era stato ben documentato dal reportage fotografico di Antonio Leoni degli anni settanta”.
Chi saranno dunque gli artisti protagonisti della rassegna?
Partiamo, andando in ordine alfabetico, da Isaia Lazzari, scultore di grande talento, originario di Scandolara Ravara, formatosi come allievo di Dante Ruffini e di Carlo Acerbi; frequenta la fonderia Boccacci di Cremona, apprendendo tutti i segreti delle fusioni in bronzo. Artista eclettico e versatile, le sue opere sono il risultato di ricerche e sperimentazioni sulla materia di cui è profondo conoscitore (marmi, bronzi , terrecotte). Le sue opere sono la sintesi del suo percorso artistico e l’evoluzione della sua poetica personale ed inedita.
Mauro Maffezzoni, originario di Rovereto (Trento), vive e lavora tra Milano e Cremona e ha il suo laboratorio proprio a Castelponzone; ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera ai tempi dell’esplosione della pittura di transavanguardia. La sua pittura è mezzo espressivo-comunicativo, si compone attraverso immagini e particolari che colpiscono e stimolano la sua fantasia, una produzione a tutto campo che accoglie tutti i soggetti, i generi, gli stili e le epoche:tutto merita di essere rappresentato o riprodotto. Riconosciuto a livello nazionale, ha esposto in tutta Italia in mostre collettive e personali. Nel 2006 ha esposto presso il Museo civico Ala Ponzone di Cremona con la mostra Cover Cremonesi.
Gabriele Orsini, di Iseo (Brescia), ha assorbito il ricco ambiente culturale di Milano e di Bologna, ha fondato infine Bearabilia, dove l’immaginazione e la tecnologia si fondono a creare un nuovo linguaggio. Generate con strumenti di intelligenza artificiale e perfezionate, le sue opere sono veri e propri innesti atmosferici; nello specifico, le realizzazioni di Orsini sono un omaggio alle opere di Antonio Leoni, che scattò fotografie al Borgo di Castelponzone negli anni ‘70. Il Borgo e le persone di allora si animano, acquistano ritmo e restituiscono emozioni altrimenti inimmaginabili, in un’alchimia digitale, un dialogo tra un passato ormai solo ricordo e un presente che lo riporta in vita.
Il Maestro Francesco Vitale nasce a Baronissi provincia di Salerno, dove compie gli studi artistici e perfeziona la sua formazione seguendo i più noti pittori e ceramisti locali, quindi si stabilisce al nord e a Casalmaggiore stabilisce la sua dimora, da cui collabora non solo con il territorio cremonese ma con tutto il mondo. La sperimentazione materica è il filo conduttore delle sue opere ceramiche, grazie alle quali cerca di trasmettere le emozioni ed esprimere le riflessioni più profonde sull’essere. I colori e le forme sono la voce dei suoi ricordi, il legame indissolubile con le origini.
La mostra sarà visitabile da sabato dall’11 ottobre al 2 novembre, il sabato (dalle 14.00 alle 20.00) e la domenica (dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00); le opere saranno distribuite nei luoghi più significativi e nelle vie del Borgo; sabato 11 alle 17.00 è in programma la presentazione ufficiale della rassegna, che si svolgerà presso il Museo dei Cordai.
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