Cremona con Venezia peggiore città italiana per Pm 2,5 secondo il rapporto di Legambiente arrivato stamattina: concentrazioni da ridurre del 79%
Per arrivare ad avere un'aria accettabile dal punto di vista della salute, a Cremona è necessario ridurre le concentrazioni di pm 10 (le polveri sottili) almeno del 49%; ridurre la concentrazione di pm 2,5 (polveri ultrasottili) del 79% e ridurre la concentrazione di biossido di azoto del 59%.
Il termine usato è “necessario”, e non a caso, dal momento che la nostra città si conferma – sebbene non ce ne sarebbe nemmeno bisogno – tra le più inquinate di tutta Italia. Il dato è recentissimo ed è riferito all'anno appena trascorso, il 2021. A fare il punto della situazione ambientale è Legambiente con il rapporto “Mal'Aria di città – quanto manca alle città italiane per diventare delle clean cities”.
Il rapporto è stato pubblicato integralmente oggi sul sito nazionale dell'associazione e restituisce un quadro allarmante, sia per quanto riguarda il Paese che nello specifico di Cremona.
“Nel 2021 – annota Legambiente - resta l’emergenza smog nelle principali città italiane. Nessuna delle 102 città analizzate rispetta tutti i valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per PM10, PM2.5 e NO2. Tra queste 28 sono quelle più distanti dai parametri OMS”.
Se Cremona non compare tra le peggiori realtà italiane per concentrazione di pm 10, conferma invece il suo “primato” per l'altissima concentrazione di polveri ultrasottili, pm 2,5. Osserva Legambiente: “Ben 17 sono le città con i valori più alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori OMS per più del doppio con Alessandria che nel 2021 ha registrato una media annuale di PM10 pari a 33 µg/mc rispetto al limite OMS di 15 µg/mc; seguita da Milano con 32 µg/mc, Brescia, Lodi, Mantova, Modena e Torino con 31 µg/mc”.
Sono invece 11 le città più inquinate da PM2.5 con superamenti “di oltre 4 volte i valori OMS”. Le maggiori criticità, rileva l'associazione, sono state registrate “a Cremona e Venezia (media annuale 24 µg/mc contro un valore OMS di 5 µg/mc)”.
Ben 13, infine, “le città più inquinate da biossido di azoto – NO2 – ovvero che superano il limite per più di tre volte con Milano e Torino in forte sofferenza. Il capoluogo lombardo nel 2021 ha registrato una media annuale di 39 µg/mc contro un valore OMS di 10 µg/mc, mentre la città di Torino (37 µg/ mc)”.
E' dunque “fondamentale – si legge nel report di Legambiente – ridurre del 50%-60% le concentrazioni degli inquinanti atmosferici per non incorrere nei prossimi anni in nuove multe europee e per garantire ai cittadini “città pulite” dallo smog”.
Nello specifico di Cremona, come riportato in apertura è “necessario” ridurre le concentrazioni di polveri sottili almeno per il 49%, ridurre le pm 2,5 per almeno il 79% e ridurre il biossido di azoto almeno del 59%.
IL POST DEL SINDACO - A fronte di questi dati e di queste “raccomandazioni” stupisce e non poco la dichiarazione del sindaco Gianluca Galimberti rilasciata con il consueto post su Facebook nel quale il sindaco osserva che “Cremona ha un problema serio con la qualità dell’aria (siamo penultimi in Europa per PM2,5 tra le città che hanno fornito i dati e ne mancano molte). Ha un problema non da oggi. Non da sola. Si tratta di una questione storica. C’entra anche la morfologia del nostro territorio. Si tratta di una questione condivisa con tutta la Pianura Padana. E questo è fondamentale, perché dice che le azioni devono essere intraprese mettendo insieme Comuni e Regioni diverse”.
Secondo il sindaco, “C’è una buona notizia però. Nell'arco del 2021 tutti i capoluoghi lombardi hanno misurato concentrazioni medie di PM10 ben al di sotto del valore soglia previsto dalla normativa europea (Arpa). Dal 2005 al 2021 Cremona ha dimezzato (- 55%) il numero di giorni di superamento annuo del limite di PM10. In miglioramento, anche se ancora oltre il limite, il dato sulle PM2,5”.
“Ma sulle azioni ci torniamo, seguiteci...”, conclude Gaimberti, al quale, evidentemente, l'analisi di Legambiente deve essere sfuggita. Cosa che sorprende, dal momento che il rapporto è stato pubblicato integralmente sul sito dell'associazione questa mattina e solo verso le 11.30 Galimberti ha pubblicato il suo post.
A questo link il rapporto integrale di Legambiente.
In alto, un'immagine rilevata dal satellite Copernicus nell'ambito del progetto Sentinel - 5 Precursor.
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commenti
Pasquino
3 febbraio 2022 13:36
Questo sindaco è davvero...... eccezionale veramente
Nessuno
3 febbraio 2022 17:35
In questo contesto di aria-veleno, appare sempre più surreale la politica di forzare l'uso della bicicletta, affinché possiamo aspirare a pieni polmoni questo cocktail micidiale. Già abbiamo i record anche dei tumori.
Le vere risposte sono altre, è non è tanto difficile capirlo. Forse è più difficile voler capire.