1 maggio 2025

L'aggressione alla fermata dell'autobus sul via Po e la fuga in via Oglio. E' il quarto episodio di violenza nel quartiere. Ma non si salva una zona dell'intera città

L'aggressione del 30 aprile alla fermata dell'autobus di viale Po lascia sconcertati sia per l'ora che per le modalità: botte a un 48enne con disabilità e fuga a piedi lungo via Oglio perchè avevano sentito che qualcuno chiamava i carabinieri. Cremonasera ieri alle 22 pubblicava la cronaca di quanto successo (leggi qui) e in poco tempo centinaia di commenti arrivavano sui social. Rabbia, indignazione, richiesta di interventi drastici, critiche all'Amministrazione Comunale che ha sempre parlato soltanto di percezione. Alcuni residenti nel quartiere Po scrivono che in poco tempo siamo già al quarto episodio di violenza in zona. Ma quale parte di Cremona ne è indenne? Non via Cadore dove una coppia è stata affrontata e derubata di sera in piazza Sant'Anna e, dove di notte, diverse auto sono state vandalizzate con furto all'interno dell'abitacolo. Non certo corso Campi o corso Garibaldi dove un residente è stato affrontato e derubato intorno a mezzanotte mentre rientrava a casa. E neanche nella laterale via Virgilio dove poco dopo la mezzanotte, la scorsa settimana un gruppetto di giovani si è divertito a saltare sulle auto danneggiandole. Che dire poi dell'episodio della Galleria del Corso, la galleria che unisce i giardini pubblici con Corso Campi dove un giovane residente è stato affrontato da una banda di almeno quattro persone (due facevano i pali) che voleva il suo portafogli, il giovane è riuscito a liberarsi e a schivare una coltellata. E l'amministratore del condominio ha scritto ai residenti dicendo di prestare attenzione. E poi via Gramsci, la strada che dalla Galleria porta a piazza Stradivari: qui due ragazzi sono stati accerchiati da un gruppo e minacciandoli hanno portato via i loro cellulari. Ma l'elenco potrebbe continuare con l'aggressione alla Ciocco sotto la Galleria, al titolare del Kebab di via Guarneri del Gesù, alla lite in corso Matteotti, a quelle in piazza della Pace (una decina in pochi mesi), ai Giardini Pubblici o in via degli Orti Romani, in via Dante, in stazione o nell'area delle ex tramvie o il furto di portafogli a un ragazzo al sottopasso del Cambonino: l'elenco potrebbe continuare. Come uscirne? La politica si ferma ai dibattiti e alle sole frasi fatte ma i cremonesi vogliono cose concrete sia da chi guida la città sia da chi sovrintende all'ordine pubblico.


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