Maria Vittoria Ceraso, consigliere comunale del gruppo “Oggi per domani”, non è stata affatto contenta della risposta dell'amministrazione comunale alla sollecitazionde del Garante per i diritti delle persone con disabilità. Proprio la Ceraso aveva scritto di suo pugno lo scorso 17 febbraio al Garante per sottoporre alla sua attenzione la vicenda dell'assegnazione del servizio SAAP alla cooperativa bergamasca ProgettoA, (vincitrice della gara d'appalto) a metà anno scolastico, creando una discontinuità educativa ed assitenziale agli studenti fragili e con disabilità.
Lo scorso 19 febbraio era quindi arrivata la lettera del Garante, nella figura di
Maurizio Borgo, indirizzata all'amministrazione comunale che, dopo sole 48 ore, ha a sua volta inoltrato la sua risposta (
leggi qui).
Queste le considerazioni di Ceraso dopo le parole della dirigente Grossi e dell'amministrazione:
"Il Garante Nazione dei diritti delle persone con disabilita', avv. Maurizio Borghi, figura di alto profilo giuridico dell'Avvocatura dello Stato, scrive al Comune in merito al cambio di gestione del servizio SAAP chiedendo di valutare alcune proposte tra cui il differimento del cambio educatore a fine anno scolastico. La dirigente Grossi lo liquida in meno di 48 ore con una nota lunga e articolata che se volessimo tentare di riassumere nel suo significato essenziale di fatto esprime la volonta' del Comune di andare avanti per la sua strada senza tenere in alcuna considerazione le preoccupazioni che il Garante ha espresso in piena sintonia con i genitori dei ragazzi disabili..
Lo dimostra il fatto che tutto cio' che scrive la dirigente non e' certamente attuabile in una settimana considerando che fino ad oggi si e' fatto ben poco.
Quando scrive ad esempio "intensificare la promozione di tavoli di confronto con le famiglie" cosa intende esattamente visto che i genitori dei bambini e ragazzi sono stati convocati per la prima volta per martedi' 25 febbraio quando mancano 8 giorni per il cambio educatore?
La verita' e' che fino ad oggi non c'e' stata alcuna forma di comunicazione con le famiglie coinvolte, tanto meno riunioni o "tavole di confronto" dall'inizio della vicenda. L'utilizzo del verbo "intensificare" e' una presa in giro per le famiglie cosi' come la previsione "di incontri strutturati in forma individuale, microgruppale e assembleare, in calendario per la prossima settimana" che si possono leggere solo come misure prese in corsa per poter dare una risposta al Garante.
Perche' per un passaggio sereno sono necessari diversi colloqui con i genitori e i due educatori che si avvicenderanno, la conoscenza della nuova figura di assistenza con il disabile, con gli insegnanti e con i referenti inclusione, ed infine la compresenza dei due educatori per un periodo adeguato.
Chi realisticamente puo' pensare che tutto cio' sia attuabile in meno di una settimana e non per un utente ma per ben 150 bambini e ragazzi? Ad oggi non sappiamo nemmeno se il nuovo gestore ha reclutato tutto il personale necessario per sostituire i 100 educatori che hanno deciso di rimanere con le cooperative cremonesi tra cui anche i coordinatori del servizio stesso che dovrebbero fungere da punto di riferimento anche per l'educativa di plesso.
Aver messo piu' soldi su un servizio, unica rivendicazione dell'Amministrazione, non puo' assolvere dalla responsabilita' delle conseguenze che generera' la scelta di un cambio a meta' anno scolastico. Questo e' il cuore del problema che il Garante ha colto pienamente senza bisogno di particolari approfondimenti mentre chi amministra la citta', pur di non ammettere le proprie responsabilita', continua a ignorare rinnegando persino se stessa rispetto ai valori, come quello dell'inclusione e della tutela dei piu' deboli, che ha sempre proclamato e difeso.
Cordialmente
Maria Vittoria Ceraso
Ceraso aggiunge quanto sotto a corredo del suo comunicato:
"Questo l'avviso ricevuto, a seguito della nota del Garante, dai genitori dei ragazzi destinatari del servizio SAAP.
Gent.mi genitori,
relativamente al servizio di assistenza all'autonomia personale per alunni con disabilità (SAAP), con la presente siamo a comunicarvi di aver previsto un momento di incontro e di confronto con i genitori degli alunni beneficiari del servizio il giorno martedì 25 febbraio alle h 14.30 presso Sala Puerari (Biblioteca civica - via Ugolani Dati 4).
All'incontro saranno presenti l'assessora al welfare Della Giovanna, l'assessora all'istruzione Mozzi, la dirigente del Settore Politiche sociali Eugenia Grossi e delle politiche Educative Silvia Bardelli.
Saranno inoltre presenti all'incontro il dott. Carlo Lepri, lo Staff Disabilità e la direttrice della cooperativa Progetto A Sabrina Cima.
Per qualsiasi necessità di informazione e confronto restiamo a disposizione e porgiamo cordiali saluti.
Staff Disabilità, Antonella Maderi ed Elisa Bernasconi"
commenti
Pasquino
22 febbraio 2025 11:19
Questi personaggi hanno un appannaggio mensile di varie migliaia di euro e dovrebbero impegnarsi seriamente per risolvere i problemi !
Idem per i responsabili dei vari settori comunali premiati ogni anno per gli obbiettivi raggiunti
Risultati a mio modesto avviso ? incapaci spocchiosi incompetenti inutili e forse a volte anche dannosi
Che Dio li abbia in gloria
Stefano
22 febbraio 2025 11:57
Oh bella, da una parte dicono che mettono più soldi per il servizio, e dall 'altra fanno di una questione di soldi l'esclusione delle cooperative cremonesi. Qua le contraddizioni si sprecano. Come l'inettitudine, la superficialità, l'improvvisazione....
Monica
22 febbraio 2025 14:14
L'aspetto piu triste di questa vicenda è che I bambini e i ragazzi disabili,e di conseguenza le loro famiglie, a metà anno scolastico,dovranno subire decisioni prese senza nemmeno consultarli.
L'assistente alla persona per una famiglia è l'unica certezza in un percorso scolastico faticoso e carico di ansie.
Molte attività ed esperienze sono possibili grazie a questa figura che garantisce tranquillità per un rapporto di estrema fiducia e conoscenza costruito nel tempo.
Si parla molto di progetto di vita,di persona disabile al centro,di autodeterminazione...ma qualcuno si è preoccupato di chiedere ai ragazzi la loro opinione?
Vi sono bambini e ragazzi che necessitano di molta assistenza fisica e psicologica,veramente si pensa che un plesso scolastico possa far fronte,in modo adeguato, a questi bisogni?
Dal 5 marzo sarà il caos e a rimetterci ,come sempre,saranno i più deboli.
Difendere i propri cittadini fragili e trovare soluzioni che li tutelino dovrebbe essere una priorità per l'amministrazione.
Mi auguro,ma purtroppo ho molti dubbi,che prevalga il buon senso e si trovi una soluzione per arrivare a fine anno scolastico senza stravolgimenti come suggerito anche dal Garante il cui monito,purtroppo,sembra non avere sortito alcun effetto.