Spinadesco, l'esortazione del Nibbio: "Cani al guinzaglio nell'area dello spiaggione". Presenti alcune cucciolate di caprioli, che potrebbero essere insediate dai cani lasciati liberi
I cartelli -recentemente ripuliti dopo l'esondazione del Po- riportano chiaramente l'indicazione: "Cani al guinzaglio". Siamo sull'area dello spiaggione di Spinadesco, un'area demaniale in concessione trentennale al gruppo naturalistico e di protezione civile "Il Nibbio", che ha lo scopo di valorizzare e salvaguardare l'ambiente. Qui, in un'area libera ed aperta al pubblico, spesso i padroni dei cani portano i loro animali e fare una passeggiata e non di rado capita che in questa zona, lontano dal traffico e dal centro abitato, i cani vengano lasciati liberi di sgambare.
In zona sono presenti (e segnalate) numerose fototrappole per il controllo della fauna e in questo periodo le macchine restituiscono le immagini di cuccioli di capriolo appena venuti al mondo. "Per questo abbiamo messo i cartelli, perchè qui è zona di riproduzione dei caprioli e in questo periodo si trovano delle cucciolate appena nate. Oltre ai predatori naturali, come volpi adulte o esemplari di lupi, anche un cane domestico può rappresentare un pericolo per un cerbiatto appena nato e un disturbo per la quiete della femmina che ha appena partorito -spiega Fabio Guereschi del Nibbio- Ad esempio, sappiamo che c'è una cucciolata di tre caprioli: uno, il più debole, sicuramente è destinato a morire perchè in tre difficilmete sopravvivono; ma se al corso naturale delle cose aggiungiamo anche il fattore del cane lasciato libero di vagare in golena, allora le probabilità di sopravvivenza dell'intera cucciolata si riducono drasticamente".
Anche il cane meno aggressivo dunque può rappresentare un disturbo se non addirittura una minaccia per dei cuccioli di capriolo, fragili e quindi più esposti ai pericoli -com'è nel corso naturale della vita degli animali selvatici, divisi tra prede e predatori. Oltretutto, sempre in questa zona, sono presenti non solo caprioli, ma anche numerosi altri animali selvatici che verrebbero disturbati o anche predati dai cani lasciati liberi. E non è da escludere il malaugurato caso di un incontro tra un cane domestico e un lupo (che ormai è di casa nelle nostre golene), nel quale sarebbe senza dubbio quest'ultimo ad avere la meglio.
Dunque, nella tutela e nel rispetto di tutti gli animali presenti in questo habitat e per la sicurezza stessa dei cani, il Nibbio rinnova l'invito a portare a spasso i propri animali con l'accorgimento di non liberarli mai, ma di tenerli sempre al guinzaglio
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