Cosa c'è sotto l'albero di Natale grigiorosso?
Siamo ormai a ridosso del Natale. Il centro di Cremona è addobbato a festa, pronto ad accogliere i soliti ritardatari per la scelta degli ultimi regali. In pieno centro storico, all’ombra del Torrazzo come amano dire i cremonesi e più precisamente in via Solferino, c’è una bellissima vetrina dove spiccano sgargianti i colori grigio e rosso. L’USC Store della Cremonese è un luogo dove i tifosi della Cremonese e non solo, possono trovare il regalo ideale, per chi segue da vicino le vicissitudini di una società sportiva, che negli oltre centovent’anni di storia, si è guadagnata un piccolo angolo di cuore, per simpatia o per amore, nella maggior parte dei cremonesi.
Detto questo, come tutti gli anni nel periodo di feste, è giusto anche immaginare un albero di Natale ideale, dove si possano incontrare idealmente le parti: società, squadra e tifosi. Dopo il Natale del 2023, festeggiato sull’onda dell’entusiasmo nel bel mezzo dello sfarzoso quanto deludente campionato di serie A, arrivò anche quello della scorso dicembre, dove la sconfitta di Palermo di Santo Stefano, fece da preludio a un finale di stagione amaro e avaro, che si dissolse in una calda e triste serata di giugno a Venezia.
Un’altra delusione che ha in buona parte disilluso i tifosi grigiorossi, ma che non ha cancellato la speranza di poter tornare a gioire di un obbiettivo che, a questo punto del campionato, appare molto più lontano e ridimensionato di quanto lo sia stato a fine mercato e inizio stagione.
Se tanto ci dà tanto, a fronte di un albero ancora spento con tanti addobbi che non fanno il paio uno con l’altro e con uno spirito natalizio tarpato da una serie di decisioni discutibili prese dalla società, a fronte di altrettanti problemi evidenziati dalla squadra, questo Natale non pare possa offrirci nulla di diverso dai precedenti.
Senza entrare troppo nel merito, per quello eventualmente ci sarà tempo, non ci resta che godere dello splendido regalo che ci ha riservato tutto il settore giovanile grigiorosso e tutti gli staff che lo seguono e permettono a questi ragazzi di scendere in campo, difendendo con fierezza ed entusiasmo la maglia che vestono.
Vorremmo che fossero un esempio per la prima squadra, che in questo inizio di stagione, in troppe occasioni è apparsa priva di stimoli. Al netto di possibili mancanze in una rosa comunque ampia, la qualità e l’esperienza di questi giocatori, non ammette scusanti a fronte di prestazioni ben al di sotto delle aspettative e degli investimenti, di cui si potrebbe anche discutere risultati alla mano, fatti dalla società.
Domenica allo Zini arriva la Sampdoria, un’altra squadra di blasone che per la seconda stagione si ritrova a fare i conti con una categoria, che non ammette flessioni mentali, ancor prima che tecniche. La speranza è che Stroppa riesca a motivare e caricare a dovere la squadra, per arrivare ad una vittoria importante per la classifica e per colmare quella disaffezione che, a torto o ragione, si sta insinuando tra società, squadra e tifosi.
Di questo la principale responsabile è la società che incarna ‘la famiglia’ ed i suoi valori, che deve sapere quando e dove intervenire non solo mettendo mano al portafoglio. La speranza è che questo avvenga con l’inizio del prossimo anno, non solo per quello che servirà sul mercato, ma anche per quello che riguarda il dialogo e la presenza della società, comunque vadano le cose.
Chissà che domenica i tifosi grigiorossi accorrano in tanti a sostenere ed assistere ad una vittoria della loro squadra, che possa riportare un po' di serenità e fiducia tra squadra e tifosi.
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