17 maggio 2022

Da Stato e Regione buone notizie per Cremona. Finanziamento e tempi certi per il raddoppio ferroviario Mantova-Codogno. E 280 milioni per il nuovo ospedale

Nelle scorse ore da Stato e Regione sono giunte buone notizie a Cremona. Notizie che premiano gli sforzi di quanti sono impegnati a superare i gap infrastrutturali del nostro territorio. Per offrire maggiori e migliori opportunità alla comunità di cittadini e imprese. 

Sul fronte nazionale, Fs ha non solo confermato la priorità del raddoppio ferroviario Mantova-Codogno, ma ha stabilito le tempistiche di finanziamento completo della tratta Piadena-Codogno nell’ambito del Contratto di Programma 2022/2026. Com’è noto la prima tratta Mantova-Piadena è già interamente finanziata. Il commissariamento dell’intera opera, per cui ci siamo battuti con successo, si è dunque rivelato essenziale. 

Su quello regionale, con la delibera sulla programmazione 2022, è venuta la conferma dei primi 280 milioni per la costruzione del nuovo ospedale. Fondi destinati dal Governo nazionale alla Lombardia. Il costo complessivo è di 330 milioni. La parte rimanente, relativa alle nuove attrezzature e tecnologie, verrà finanziata successivamente dalla Regione col progredire delle opere costruttive. Il nuovo ospedale serve al miglioramento delle opportunità di cura ed è propedeutico all’ottenimento di un DEA di secondo livello. Su entrambe le infrastrutture dunque non solo il dado è tratto, il Rubicone è passato. 

Resta da chiudere la partita sulla costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova, che giustamente la Regione considera prioritaria. Lo hanno ribadito con forza pochissimi giorni fa sia il Presidente che l’Assessora alle infrastrutture, anche sulla base di un ulteriore studio commissionato al Politecnico. Un primo stanziamento è stato postato nel bilancio regionale, come pure il ristoro del costo sostenuto dalla società Stradivaria. Resta da chiudere un contenzioso di risulta. Il problema non ancora risolto è il passaggio a Regione del tratto di 8,5 chilometri tra Calvatone e Marcaria, attualmente in capo a TiBre sulla base di una concessione statale. Confido ragionevolmente che in breve tempo quest’ultimo ostacolo amministrativo venga superato, cosicché si possano realizzare non solo l’opera principale ma anche quelle accessorie che tanto stanno a cuore ai Comuni coinvolti.

Luciano Pizzetti


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti