Ex Snum, come mai il Comune non ha proposto l'uso del cotto per le murature esterne?
Purtroppo, da oltre vent'anni, il Comune di Cremona, anche se da tempo ormai dotato di un efficiente, esperto ed appassionato ufficio di progettazione urbanistica, ha praticamente rinunciato a quella indispensabile funzione di valutazione critica e di perfezionamento funzionale e progettuale delle proposte di trasformazione edilizia ed urbanistica avanzate alla sua attenzione da operatori sia pubblici che privati. Da tale atteggiamento rinunciatario è derivata, soprattutto nei tempi più recenti, una trasformazione del paesaggio urbano sempre più banale e spesso peggiorativa delle situazioni preesistenti.
I deleteri effetti di tale atteggiamento rinunciatario, sono ormai sotto gli occhi di tutti e, non di rado, come nel recentissimo episodio dell'area ex Snum, rischiano di determinare effetti gravemente deleteri per il futuro del paesaggio urbano cremonese e per le future prassi in uso da parte degli operatori locali.
Con specifico riferimento al sito ex Snum è lecito chiedersi come mai il Comune non abbia proposto agli operatori di realizzare le contestate murature esterne utilizzando il tradizionale cotto che molto meglio si sarebbe collegato alla storia del sito interessato dall'intervento e all'ambiente circostante. A suo tempo l'uso del cotto, concordato tra comune e progettisti, migliorò decisamente i progetti presentati per gli analoghi impianti commerciali dell'area ex Frazzi (via del Sale) e dell'area ex Combattenti (via Ghisleri).
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commenti
François
27 giugno 2023 10:55
Sa quanto gliene frega e quanto ne capiscono...
alfredo
27 giugno 2023 12:07
Trovo vergognoso la realizzazione dell'ennesimo supermercato nella cerchia del centro storico. Servirà ad accelerare la chiusura dei negozi tradizionali in centro, peraltro abitato da anziani che non guidano più volentieri e saranno privi dell'esercizio quotidiano della spesa , fonte anche di socializzazione, di incontri.Mentre manca TOTALMENTE UNO SPAZIO PER RAGAZZI E GIOVANI !
Anna L. Maramotti
27 giugno 2023 23:52
Michele, tu ti sei posto la domanda perchè sei persona colta. Le competenze storiche sono fondamentali per fare scelte urbanistiche. Non si può però pretendere da chi non ha un progetto coerente alla storia della città di proporre soluzioni che ne salvino l'identità. Sai bene che Italia Nostra è stata molto attenta al problema, ma nulla è valso per risvegliare il senso civico. Almeno lasciamo traccia del nostro dissenso. Ai posteri....
Marco
28 giugno 2023 06:21
Perché il cotto costava di più. Così ci hanno rifilato l'ennesima bruttura in centro storico. Purtroppo intelligenza ed interesse economico non vanno mai d'accordo. Si possono almeno conoscere i nomi delle.persone che fanno parte della commissione e che hanno autorizzato questa meraviglia?
Jeppetto
28 giugno 2023 17:38
Mi unisco alla richiesta... 👍
mario dadda
28 giugno 2023 17:07
Nulla da aggiungere alle osservazioni come sempre educate ma puntuali e fortemente critiche dell'architetto De Crecchio . Sarebbe invece interessante un commento da parte di questa Amministrazione , in altre circostanze così fatua , autocelebrativa e ciarliera ....ma di sicuro non arriverà !
Manuel
28 giugno 2023 18:52
Caro architetto, si faccia avanti, con le persone più sensibili e capaci della città, promuova una lista per le elezioni comunali del prossimo anno: ne abbiamo bisogno!
Grazie
Michele de Crecchio
29 giugno 2023 20:29
Ringrazio per l'attenzione e la fiducia. Purtroppo l'età e gli acciacchi non mi consentono di accogliere l'invito che pure mi lusinga. Resto in ogni caso a disposizione per eventuali pareri e consigli a chi vorrà, e potrà, impegnarsi per il bene della nostra amata città, da troppi anni ormai, purtroppo non sempre saggiamente gestita dai responsabili della cosa pubblica. Nei modesti limiti delle mie residue capacità, resto comunque a disposizione, augurando buona fortuna a chi vorrà impegnarsi per il recupero qualitativo della nostra pur sempre amabile città.