3 dicembre 2025

Il Bologna vittima del "delitto perfetto" di Nicola

I grigiorossi ribaltano i pronostici e affondano il Bologna. Nicola disegna un capolavoro tattico, Vardy e Payero mettono in ginocchio la squadra di Italiano. Alla fine, pop-corn e Coca-Cola sono andati di traverso a chi, sugli spalti del Dall’Ara, si aspettava che i grigiorossi vestissero i panni della vittima sacrificale. Il pubblico di casa pregustava una vittoria comoda, da mettere in tasca senza troppi patemi, ma non aveva fatto i conti con la banda di Davide Nicola, che proprio in queste situazioni "va a nozze". Il calcio si conferma materia viva e imprevedibile: quello che doveva essere un monologo dei padroni di casa si è trasformato nel teatro del "delitto perfetto", orchestrato con diabolica maestria dal tecnico grigiorosso.

Mister Nicola ha zittito scettici, opinionisti e tronisti del pallone con una lezione tattica magistrale. Ha trasformato il rettangolo verde in una vasca di squali, dove il Bologna è finito annientato. La Cremonese ha interpretato la gara in modo impeccabile: ribattendo colpo su colpo e accettando i duelli a tutto campo, la squadra si è infilata negli spazi lasciati sguarniti dalle prime linee offensive dei felsinei come sabbia negli ingranaggi, bloccando ogni velleità avversaria.

Se l'attacco ha colpito, la retroguardia ha retto l'urto con fermezza granitica. Sugli scudi Emil Audero, capace di "nascondere" la porta agli attaccanti rossoblù con interventi decisivi. A proteggerlo, il trio di moschettieri composto da Terracciano, Baschirotto e Bianchetti. Proprio Capitan Bianchetti è stato l'uomo faro, che ha dato il via all’assalto con la sciabolata che ha liberato Payero in occasione della prima rete e ha chiuso i conti con un altro lancio millimetrico dalle retrovie per la terza marcatura.

Sulle corsie laterali e in mezzo al campo, la Cremonese ha vinto tutti i duelli. "Tommy" Barbieri ha letteralmente riasfaltato la fascia destra: ha travolto chiunque gli si parasse di fronte, coronando una prestazione monstre con l'assist per il terzo sigillo di Vardy. Sull'altra sponda si è rivisto un Pezzella in versione "guastamestieri", che ha avuto il suo bel da fare a limitare le incursioni di Orsolini e le sovrapposizioni di Zortea, coadiuvato dal prezioso lavoro di Vandeputte, reinventatosi con grande spirito di sacrificio nel ruolo di mezzala di contenimento.

L’aria emiliana ha fatto bene anche a Bondo, schierato centrale con il compito di "genio guastatore": ne sa qualcosa Odgaard, che se l’è ritrovato appiccicato alle caviglie per tutta la gara. A rompere gli equilibri ci ha pensato però quel diavolo di Martin Payero: carico come un moschettone, ha freddato gli animi del Dall'Ara segnando il suo quarto gol in Serie A (il terzo rifilato agli emiliani).

L'apoteosi grigiorossa, tuttavia, porta la firma indelebile di Sir Jamie Vardy. Letale quando cerca lo spiraglio per farti secco, spietato quando ti arriva alle spalle senza che tu te ne accorga. Da sottolineare, infine, il lavoro di cesello di Bonazzoli: nel ruolo di gregario di lusso, ha confezionato un colpo da biliardo, una sponda geniale che ha mandato in buca il diez grigiorosso in occasione del raddoppio.

E poi c’è lui, Davide Nicola, che al triplice fischio abbraccia i suoi ragazzi e mette in cassaforte tre punti che nessuno, o quasi, gli avrebbe pronosticato. Ma va bene così: anche Bologna va in archivio con il sorriso.

Daniele Gazzaniga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti