14 maggio 2022

Immaginare la Crema di domani

Tanti anni fa Beppe Severgnini ha formulato una curiosa domanda: Crema vuole essere una piccola Mantova o una grande Paullo

Oggi, dopo molto tempo, la risposta può essere più articolata. Sì, il centro storico ben conservato e vivo è una piccola Mantova, ma la periferia sembra sempre di più una grande Paullo. Basta percorrere l’ingresso della città, il suo biglietto da visita, via Milano, che è diventato il solto paesaggio commerciale globale: un grande parcheggio come a Linate, un enorme pompa di carburante, un bel Mc Donald, un Brico di plastica e tante pubblicità senza uno straccio di una ciclabile, un marciapiede e neppure un albero.

È chiaro che non si può trattare la città come una merce urbana, da vendere, comprare, usare come un prodotto di consumo. La città è un’importantissima invenzione dell’umanità, un bene comune di primaria importanza, come l’acqua o come l’aria. Di fronte a questi grandi problemi la risposta dei comuni è sempre la stessa e denota il sostanziale fallimento delle politiche urbane. È evidente che la disciplina urbanistica rivela la sua inadeguatezza di fronte ai notevoli cambiamenti cui assistiamo, in un certo senso ha perso il senso della realtà.

A Crema il Piano di Governo del Territorio in vigore prevedeva dieci anni fa un aumento di nuove case pari a diecimila appartamenti. Risultato: gli appartamenti esistenti vuoti e non utilizzati sono superiori a duemila e la popolazione è rimasta la stessa. Questi dati ci fanno capire come sia uno strumento fuori dalla realtà e che tutti i discorsi sul recupero, sulla qualità urbana, sul consumo del territorio siano belle favole che si scontrano duramente con la realtà dei fatti. In sostanza chi recupererà mai un vecchio edificio, un piccolo negozio, una cascina o un’area dismessa se ci sono a disposizione milioni di nuovi metri cubi da realizzare a costi più contenuti?

L’epidemia di strutture commerciali si sta diffondendo, si annunciano nuove aperture, le modifiche alle norme urbanistiche lo favoriscono. Ma se ci pensiamo bene, presto questi edifici diventeranno le nuove aree abbandonate. È chiaro quello che sta avvenendo in tutto il mondo occidentale: questi luoghi saranno dismessi perché il commercio avverrà on line e si diffonderanno sempre di più centri di logistica che distribuiranno i prodotti direttamente a casa. Certo, resteranno i piccoli negozi specializzati nei centri storici e chi offrirà un servizio particolare. 

Negli ultimi anni alcuni spazi di aggregazione sono stati recuperati, serve però uno sforzo per una strategia generale di riattivazione di luoghi dedicati ai cittadini e di concepire la mobilità come un sistema aperto e intelligente.

Abbiamo anche il triste primato della seconda zona tra quelle più inquinate d’Europa, questo fatto dovrebbe provocare una specie d’insurrezione ma se ne parla pochissimo. Forse questo risultato non ci basta e vogliamo diventare la prima? 

È giunto quindi il tempo di invertire la rotta, di cambiare punto di vista, di aguzzare l'ingegno per cercare di contrastare la deriva che ha segnato il nostro recente passato. 

Se lo volessimo la nostra città, potrà svolgere anche un ruolo cruciale nel riequilibrio dei fattori associati allo stress economico e psicologico, ridurre gli inquinanti e attenuando l'impatto ambientale causato dai trasporti, dalle fabbriche e dal tessuto urbano.

Così, anche in questi tempi difficili, sperare di migliorare la città, le periferie, il centro storico, il territorio, l’ambiente, cercare di conservare il nostro patrimonio al servizio dei cittadini sono azioni e propositi realmente raggiungibili, sono attese concrete alla nostra portata.

Di fronte a queste riflessioni i candidati sindaci delle imminenti elezioni che soluzioni propongono?

La Sezione di Cremona di Italia Nostra sottopone ai candidati una serie di domande e di elementi di riflessione al fine di promuovere un dibattito e fornire un contributo costruttivo per una miglior strategia per promuovere la qualità della vita della città e del territorio.  

L’incontro, aperto a tutti, sarà giovedì 19 maggio presso il Caffè Gallery in via Mazzini n. 30 dalle 18 alle 19,15

Interverranno per Italia Nostra: Anna Maramotti Politi presidente, Elisabetta Bondioni e Marco Ermentini consiglieri e i candidati sindaco. Modera l’incontro Paolo Gualandris

 

Marco Ermentini


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