16 dicembre 2023

L'Ucraina nella UE

Il Consiglio europeo ha dato il via libera alle trattative per l'ingresso della Ucraina nell'Unione Europea.

Va da sé che in questa nostra epoca di facili entusiasmi e di sentimentalismi da tastiera scatti immediatamente un peana di gioia collettiva: ancora una volta l'Europa sì dimostra maestra di civiltà e accoglie un paese devastato da un guerra assurda provocata dalle assurde ambizioni di un tiranno moscovita.

Questo è sicuramente vero e ci fa certamente onore, ma ci sono tante altre sfaccettature della vicenda che non possiamo ignorare, perché se la generosità è una gran cosa bisogna anche potersela permettere, o almeno elargirla avendo ben chiaro quanto ci costerà, perché parafrasando Gianni Agnelli non si può essere più accoglienti delle proprie tasche…

Tenere in piedi l'Italia, e piuttosto malamente diremmo, costa allo Stato circa 60 miliardi di euro ogni anno: la Banca Mondiale ha stimato che rimettere in piedi L'Ucraina costerà all'Europa circa 500 miliardi di euro, cioè a dire quasi 10 volte quello che costa ogni anno il suo terzo più importante Paese. Ce lo possiamo veramente permettere ? A giudicare dall andazzo delle nostre vite su Instagram, fatte di viaggi, cene, aperitivi e feste diremmo proprio di sì.

Se poi però ci spostiamo nella realtà vediamo un paese che arranca, in cui non c'è stabilità lavorativa, non c'è diritto alla casa, in cui la soglia della povertà ha raggiunto quasi il 10% della popolazione e soprattutto in cui il sistema sanitario pubblico è vicino a un collasso incontrovertibile e stiamo iniziando a pagare di tasca per ogni minimo servizio erogato al netto delle tasse altissime che versiamo all’ Erario ogni anno. Insomma, non proprio un Paese che può fare il generoso senza se e senza ma.

Penso sinceramente che sia tempo per l'Europa di tornare alla realpolitik, la cara vecchia politica del reale, e smettere di vivere una sorta di crepuscolo ultraterreno in cui tutto è possibile purché sia onorevole e generoso. Non ne abbiamo più davvero i mezzi. Perfino un agnello travestito da agnello come Paolo Gentiloni è arrivato a dire che L'Europa non può permettersi di fare l'erbivora in un mondo di carnivori.

Non sono uno stratega né un geopolitologo, ma sono un cittadino e ritengo di dover esprimere il mio parere su qualcosa che certamente impattera’ sui conti del mio Paese e quindi sulla mia vita quotidiana.

Per mesi siamo stati più o meno convinti ma io direi più costretti dalla morsa americana a dirci che Putin era un orco e il sostegno all'Ucraina un dogma indiscutibile di civiltà.

Personalmente ho sempre avuto una mia opinione della vicenda e molto meno edulcorata: gli Americani volevano far fuori Putin e lui ha fatto l'unica mossa possibile per salvarsi la poltrona: scatenare una guerra surreale fatta di invasioni terrestri coi carrarmati e dimostrare al mondo che toccare lui significava incasinare tutto quanto. Risultato: Putin ha vinto, perché la posta in gioco non è mai stata la povera Ucraina ma la sua sopravvivenza politica.

Strategia spietata e assolutamente non condivisibile, seppur di fronte ad una Ucraina governata da un cabarettista fantoccio degli USA che tutto il mondo ha accolto come fosse una specie di Gandhi slavo: un povero paese che USA e Russia hanno usato come tragico campo di prova dei reciproci biechi giochi politici e che una ignava Europa, sempre piu spaventata dagli USA, aiuterà a prescindere senza esprimere un minimo di giudizio critico.

Ricordo ancora quando Mario Draghi disse salvifico “volete la pace o i caloriferi caldi? Io non ho dubbi” , salvo poi andare a piangere da Kissinger due giorni dopo essere stato giubilato dal Parlamento italiano e facendo capire a tutti di chi stava facendo gli interessi con quella frase. Noi ci siamo visti triplicare le bollette del gas, e Putin è ancora al suo posto, come volevasi dimostrare.

Il fallimento della amministrazione Biden è totale, ed ancor più grave è che se ne laveranno le mani lasciando all'Europa di pagare tutto il conto del disastro, con la Russia sempre più lontana dall'Occidente e sempre più voltata ad Oriente e nell’ orbita cinese.

(La foto del professor Martelli è di Daniele Mascolo)

Sovrintendente agli Archivi del Comune di Milano

Docente di archivistica all'Università degli studi di Milano

Francesco Martelli


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Manuel

16 dicembre 2023 22:33

Il messaggio è semplificato per raggiungere tutti in poche frasi (per me un po’ troppo semplificato), ma, gratta gratta, la sostanza c’è ed è quella, alla faccia di Meloni, Draghi e del PD. Sulla possibilità di inglobare l‘Ucraina, credo sia economicamente possibile (del resto la BRD si fuse con la DDR e si accollò positivamente un enorme debito, ma in quel caso, la fraterna riunificazione era ambita ed ostentata nelle costituzioni), ma come anticipava il professore, l’operazione non risulterebbe indolore, gli ucraini non sono proprio tra i primi pensieri degli europei ed in più il paese parrebbe socialmente e politicamente fragile, quanto imprevedibile: meglio un lento percorso di rodaggio come riservato ad altri stati (Turchia, Albania, Macedonia, etc.).
Al momento, con un’altra grave crisi regionale alle porte, mi sembrerebbe preminente stimolare colloqui di pace o cessate il fuoco, ma l’Europa ha, appunto, talmente perso la bussola che in grave crisi strategica e diplomatica non so come potrà dimostrarsi protagonista. In merito alla elargizione di contributi finanziari pro ricostruzione, lasciamo che i colossi del panorama mondiale (Cina, India, Stati Uniti, Turchia, UE, etc.) dispongano per quanto potranno offrire e, di conseguenza, influire su quel che rimarrà del granaio d’Europa, preso atto come la Russia se ne sia accaparrata una cospicua fetta e che altri vicini “amici” abbiano già avanzato rivendicazioni territoriali (Polonia, Ungheria, Romania).
Che colpisce, a me, di questa brutta pagina di storia è la quasi totalità dei politici europei incapace di intuire il decorso degli eventi e l’evoluzione strategica della politica planetaria, a differenza di generali ed esperti strategico-militari, che se non screditati e beffeggiati precocemente...

Martelli

23 dicembre 2023 15:47

Grazie Manuel, sempre puntuale e attento.