28 gennaio 2025

La Cremonese ha uno spartito, ma non trova l'acuto. Difesa bocciata, centrocampo e attacco da completare

Il pareggio con il Modena di domenica scorsa allo Zini, ha certificato una squadra che ha ritrovato vigore, compattezza e una identità chiara, ma che ha confermato delle problematiche dovute ad un mercato estivo incompleto, che in parte è stato responsabile di un inizio stagione deficitario.

Le statistiche (consultabili liberamente sul sito fbref.com) dicono che la squadra di Stroppa è la squadra che ha tentato il maggior numero di tiri verso la porta avversaria (352), percentuale che si abbassa se si tengono conto di quelli entrati nello specchio della porta (126), fino ad scendere in 6ª posizione per quello che riguarda il rapporto ‘tiri nello specchio/reti per partita’.

Un’altra caratteristica importante del gioco di Stroppa è il possesso palla, che ci vede secondi solo al Mantova, cosi come per quello che riguarda il possesso concesso agli avversari. Allora cos’è che frena la corsa della Cremonese? La squadra grigiorossa porta molti giocatori al tiro, ma non tutti hanno la precisione e l’istinto di un attaccante o ancor di più di una punta di ruolo. A questo si unisce una difesa che sulla carta è ancora una delle migliori di categoria, ma che al momento è inaffidabile causa una serie di errori dovuti ad uno stato psicofisico non ottimale per alcuni elementi, che di fatto hanno cambiato l’esito di diverse partite.

Per questo motivo la società dovrebbe confrontarsi con l’allenatore per capire se e quali rinforzi possano servire alla rosa per prepararsi ad affrontare i play-off con un valore assoluto, sia in termini tecnici che fisici, superiore, visto che al momento Sassuolo, Pisa e Spezia stanno dimostrando di essere su un altro livello di prestazioni.

DIFESA POCO DIFENDIBILE: le prime mosse di mercato, per tempi e per modi, non hanno certo aiutato il mister nella gestione di una difesa con i giocatori contati a cui vanno aggiunti quelli non in perfetta forma. Folino è un investimento di qualità e di prospettiva, che ha fatto bene a Castellammare e che potrà rappresentare una pedina importante per Stroppa, ma non basta. Ravanelli è in fasce nettamente discendente, Ceccarini con evidenti problemi fisici, e non è sbagliato dire che domenica sono stati decisivi nel doppio svantaggio grigiorosso. A questi si aggiunge Moretti ai box da tempo immemore. Se si vuole raggiungere l’obbiettivo serve almeno un altro rinforzo.

CENTROCAMPO ‘IN FOLLE’: sul centrocampo, considerando che è impensabile che Castagnetti possa giocare tutte le restanti partite allo stesso livello, pare evidente la necessità di un innesto diverso dalla ‘prima marcia’ offerta da Majer che, al netto del suo impegno, non riesce a dare qualità, velocità e profondità al gioco della Cremonese. Anche qui basterebbe un innesto mirato. Per quello che riguarda le mezze ali e gli esterni, con l’arrivo di Azzi, la crescita di Vandeputte e Barbieri.

DE LUCA, ‘UN GOL NON FA PRIMAVERA’: sembra persino eccessivo l’entusiasmo, al netto del punto guadagnato, nei confronti di un De Luca tornato in campo dopo le insistenti voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Cremona e dopo 3 partite passate in panchina. Anche qui c’è da riflettere sul fatto che più di altri, per automatismi e per un fisico importante da allenare, avrebbe bisogno di trovare continuità per andare oltre le 2 sole reti all’attivo in 23 gare. Anche Nasti, che sembra più adatto al ruolo di subentrante, fatica ad incidere, chiuso da Vazquez, che in questo momento appare intoccabile, e da Bonazzoli che alterna prestazioni positive a comparse. E’ sicuramente un bene che siano tanti i giocatori grigiorossi che partecipano alle azione offensive e che arrivino al tiro, ma la differenza in termini di percentuale di realizzazione e risultati, la fanno giocatori che sanno fare il mestiere di ‘bomber’ e la Cremonese, dati alla mano, non ce l’ha. Bonazzoli non è un uomo d’area e al momento sembra stia vivendo un momento di appannamento: è sicuramente la soluzione che Stroppa in questo momento preferisce, ma non è quella più utile all’economia dell’attacco grigiorosso, tenuto in piedi da Vazquez e ora da Vandeputte.

JOHNSEN, LUCE AD INTERMITTENZA: al netto degli infortuni ecco un’altro giocatore che per capire cosa effettivamente può dare, dovrebbe essere impiegato in modo consistente. Resta da capire quanto spazio -e in che ruolo- potrà trovare spazio il norvegese, che sembra aver ritrovato una discreta forma, ma solo un utilizzo continuativo, potrà dare un senso alla sua permanenza in grigiorosso e una conferma delle sue potenzialità.

QUARTO POSTO ‘MON AMOUR’: la Cremonese ha ritrovato la continuità di risultati, ma non abbastanza per tenere il passo con il podio, va da sè che sarà bene pensare di difendere con i denti il quarto posto, cercando di portare a casa il maggior numero di scontri diretti in campionato.

Daniele Gazzaniga


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