La destra cremonese e la memoria del criceto
Leggevo che non è vero che i criceti sono poco intelligenti. Il loro problema è che hanno una pessima memoria a breve termine: infatti se una sollecitazione non viene ripetuta moltissime volte, se ne dimenticano in fretta. Il centrodestra cremonese ha lo stesso problema: ha la memoria corta, ha la memoria del criceto. Dimentica le sue iniziative, si dimentica spesso che cosa dovrebbe essere una destra locale, perde i suoi valori di riferimento e si abbandona in polemiche da retroguardia spesso prive di merito e talvolta anche concentrate su oggetti che molti dei suoi attuali protagonisti hanno contribuito a definire in passato.
Alcuni esempi per meglio sollecitare gli amici dell’opposizione.
Strumento urbanistico e varianti: nell’ambito di un mandato amministrativo, le modifiche al PGT si concludono generalmente alla fine dello stesso. Non è solo una questione di democrazia locale, perché in questo modo si concede ai diversi portatori di interesse la possibilità di definire i propri contributi, ma semplicemente di tempo perché una procedura di variante richiede una lunga interazione con gli enti sovraordinati. La destra cremonese, per esempio, ha definito il suo pgt nel 2013 andando poi a scadenza di mandato solo qualche mese dopo, ma a quanto pare la memoria corta non consente loro di ricordare le loro stesse iniziative.
Un altro esempio di memoria corta è la vicenda dell’ex Snum, che vede la minoranza pronta a indignarsi di fronte alla nuova costruzione, a sollecitare una maggiore attenzione sull’aspetto estetico. Quella minoranza è la stessa che, con a capo l’ex assessore Malvezzi, cancellò la commissione edilizia e consentì la nascita di medie strutture di vendita fino a 2500 mq di superficie, cosa che noi abbiamo ridotto successivamente perché in quel contesto e in altri l’impatto sarebbe stato ancora più rilevante.
C’è un terzo esempio che è quello della sicurezza: ora la destra governa l’intero paese, ma in tema di sicurezza e di sostegno alle forze dell’ordine non vedo attenzione, non ci sono provvedimenti concreti e ricadute sui territori. Non parliamo della sicurezza sui treni per i pendolari, non basta qualche comunicato di attenzione da parte dei nostri rappresentanti locali in regione, serve che la maggioranza in Regione agisca, servono azione, concretezza, non parole.
Lo stesso vale per la gestione migratoria, tutta scaricata sui comuni senza una vera regia nazionale e con un silenzio imbarazzante da parte di chi nel territorio dovrebbe rappresentare quelle istanze tanto richiamate in campagna elettorale. Oggi, invece, gli esponenti della destra locale fanno spallucce di fronte alle difficoltà dei Comuni e delle Prefetture nella gestione dell’emergenza,
L’assenza della destra cremonese rispetto a questi temi, dimostra la mancanza di una classe dirigente capace di avere il coraggio delle sue idee e dei suoi valori, capitanata nelle sedi istituzionali da chi ancora agisce nel amarcord della loro unica esperienza amministrativa ritenuta fallimentare anche da una parte dello stesso centro destra. La destra continua o a inseguire polemiche inutili o ad accodarsi alle inaugurazioni promosse dalla nostra amministrazione per presentare i nostri progetti insieme a Regione Lombardia, servirebbe invece altro, perché altrimenti si conferma la sindrome del criceto: con poca memoria e con tanti giri inutili dentro a alla solita ruota.
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commenti
Giuseppe Zagheni
23 luglio 2023 09:26
Come non essere su quanto scritto in questo articolo? Direi che a livello lombardo la dx eccelle in parole roboanti ma non altrettanto nei fatti.
Manuel
23 luglio 2023 10:03
Non mi pronuncio sul criceto, ma che la destra/centrodestra italiana abbia la memoria corta, non si può ammettere come sorpresa. D’altro canto la politica e la destra in particolare, han sempre fatto leva sulla scarsa memoria dell’elettorato, al fine di perseguire i propri fini. La cosa che a mio avviso sorprende (sono un ingenuo) è la reiterata bramosia del PD di inseguire strategie e programmi di destra, provando a distinguersi con iniziative di facciata. Non dimentico come il PD abbia avuto Renzi segretario.
michele de crecchio
23 luglio 2023 23:37
Il nostro collaudato vicesindaco scrive quasi sempre cose giuste, soprattutto se non si avventura su tematiche che temo non possegga completamente, come quando, con un impegno degno di miglior causa, ha recentemente tentato di difendere un disastroso episodio di impatto estetico-ambientale, difesa che peraltro nessuno pretendeva da lui ("fabbricante di ciambelle, fai solo il tuo mestiere!", dice un saggio proverbio milanese che, purtroppo, non sono in grado di ripetere nella ben più gustosa e autentica versione meneghina). In questo caso ho solo una doverosa precisazione da fare. E' ben vero che la variante da lui citata consente di far insediare solo edifici commerciali nei limiti dei 1500 metri quadrati di superficie, ma non impedisce affatto che, senza ridurre le enormi superfici complessive previste dall'azzonamento originale, si possano ancora costruire più edifici da 1500 mq accostati tra di loro. Così operando, il Comune di Cremona non ha dunque affatto ridotto la enorme e devastante superficie commerciale complessiva originariamente prevista dal piano regolatore, ma ha solo incentivato la nascita di una molteplicità di edifici commerciali, spesso accostati tra di loro "a schiera" come fossero villette, e comunque rendendo più difficile, e spesso anche più pericoloso, il loro inserimento nella già molto sofferente rete viabile cittadina. Spero di essere riuscito a spiegarmi.
adolfo pinoni
24 luglio 2023 06:26
De Crecchio ha centrato, come al solito, il problema. Sia nell'analisi sulle scelte politiche, sia di quanto la politica (quella attuale e locale) non sappia nulla di urbanistica, architettura, "rigenerazione urbana”. Il tutto con pressappochismo e senza nemmeno con il tipico buon senso della gente “comune”. Sia destra che sinistra fanno e hanno fatto promesse. Valutiamo invece le cose fatte e non il solito gioco al rimbalzo di accuse e controaccuse. Gli effetti sono ormai evidenti. I comportamenti e le scelte di questa giunta sono ahimè davanti a tutti. Parlando in termini calcistici (pro 2 - contro 8). Purtroppo quando si va a votare prevale il senso di appartenenza, l'ideologia anziché la logica e la capacità di dimostrarsi capaci di amministrare una città. L'uscita del vicesindaco è solo l'ennesima orazione pre elettorale. Il predicozzo sulla memoria corta che dovrebbe riguardare un po' tutti noi quando, (fra poco si voterà) ci si dimentica, anche volutamente, di tutto. E in assenza di vere alternative ci si butta sul meno peggio... E da troppo tempo che si sceglie il male minore....
Pierpa
24 luglio 2023 08:31
👏👏👏
Roberto Regonelli
25 luglio 2023 07:19
A mio parere la destra si sta dimostrando inadeguata e senza alcun programma attuativo sia a livello nazionale che locale.
Non faccio parte della sinistra, ma sono una delle tante persone che desiderano solo il bene del ns. paese.
François
25 luglio 2023 10:50
bando alle ciance: ci dicano il vice-sindaco e gli altri amministratori quanti milioni di metri cubi di cemento intendono offrire alla comunità.