16 settembre 2021

Mario Maestroni, un editore visionario

È stato un uomo giusto. Un editore avveduto, competente, visionario. Lui presidente, io direttore di una Provincia che abbiamo amato in anni fecondi, rigogliosi. E perciò indimenticabili. Abbiamo camminato insieme una decina di anni pensando a costruire, al dovere verso i lettori e i redattori. C’è l’abbiamo messa tutta. Ci è andata bene. D’altra parte non poteva che essere così: la sua saggezza era illuminante, il suo rispetto verso i collaboratori addirittura proverbiale, la sua disponibilità totale e leale.

Stava attento ai conti, misurava i risultati. Lo facevo (quasi ) arrossire quando gli dicevo che mi ricordava, nello stile esecutivo, due altri miei editori: Carlo de Benedetti ( gruppo Repubblica-L’Espresso) e Silvio Berlusconi ( Canale 5 ). Insieme siamo stati anche in Cina; ovunque dove c’era da imparare, da capire. E l’obiettivo era sempre lo stesso: migliorarsi. Come uomini, come professionisti, come padri di famiglia. La notizia della sua morte mi ha sconvolto. Ed ho provato un dolore più acuto di quanto mi hanno condannato i miei acciacchi che mi costringono a rinunciare ai funerali. Ma col cuore riconoscente sarò presente. Non ce l’ho mai fatta a dargli del tu, come desiderava. Lo faccio adesso dalla mia carrozzina: ciao Mario.

Enrico Pirondini


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