Paullese, una storia infinita
Con il parere espresso dal Ministero del V.I.A. “valutazione impatto ambientale” dello scorso 14 novembre, ma pubblicato solo qualche giorno fa, prima delle festività natalizie, abbiamo posto un ulteriore tassello alla riqualificazione della ex s.s. 415 paullese, che si avvicina alla conclusione di una procedura burocratica assai lunga e sofferta. Purtroppo, prima di arrivare all’esecuzione dell’opera ci vorrà ancora del tempo. Il percorso amministrativo che interessa il 3° lotto “Nuovo ponte sul fiume Adda” si è avviato nel 2015 al termine del 2° lotto Cremasco, che ha completato la tratta Crema – Spino d’Adda.
La Provincia di Cremona, dopo un nulla di fatto durato circa 4 anni, al fine di velocizzare l’esecuzione dell’opera ha chiesto alla provincia di Milano, poi diventata Città Metropolitana di prendersi carico della progettazione definitiva del 3° lotto, raddoppio del ponte sul fiume Adda e relativi raccordi. Nell’aprile del 2019 è stato approvato il cambio del soggetto aggiudicatore dell’opera, dalla Città Metropolitana alla Provincia di Cremona. Per tutto il 2019 e 2020 si sono succeduti vari incontri tecnici con gli enti incaricati a rilasciare i pareri di conformità del progetto. Nel giugno 2020 il CIPE “Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica” ha chiesto una revisione del progetto che ha portato a scelte migliorative sotto l’aspetto della mitigazione ambientale. Ulteriori incontri si susseguono anche nel 2021 con i pareri positivi del Ministero della Cultura e in fine a giugno con il contributo istruttorio al progetto da parte della Regione Lombardia.
Ora, prima della definitiva delibera del CIPE, attendiamo che il MIT, “Ministero delle Infrastrutture e Trasporti” convochi la conferenza dei servizi affinché i Comuni e gli enti interessati possano discutere delle opere complementari ai lavori e di alcuni temi importanti per il territorio. La ciclabile per Zelo buon persico, utilizzando il vecchio ponte asburgico, le barriere fono assorbenti, per le case spinesi in fregio all’ex statale, le fermate dei bus sulla nuova Paullese con sottopassaggio ciclo pedonale. Qui la discussione è difficile perché manca lo spazio per fare le corsie di incanalamento che devono essere almeno 180 metri. Poi abbiamo chiesto il peduncolo dal sottopasso del ponte fino a via Fallaci, per tagliare fuori via pioppo troppo stretta. Insomma, c’è ancora tanto da fare, ma, per fortuna, dopo anni di attesa finalmente si riparte. A distanza di tre anni dall’approvazione del progetto definitivo la provincia di Cremona dovrà rivedere i costi dell’opera stimati in 18 milioni di euro, sperando che siano ancora sufficienti, per poi approntare il progetto esecutivo del secondo ponte e procedere con la gara d’appalto. L’opera è strategica per il territorio, anche se rimane irrisolto il problema che molti pendolari ritengono decisivo per snellire il traffico sulla Paullese: l’eliminazione dei semafori a San Donato.
Un’opera importante per il Cremasco che dà il via alla riqualificazione completa dell’ex statale che si completa con l'approvazione da parte del governo dei finanziamenti per il prolungamento del metrò fino a Paullo. Questo fa parte delle iniziative finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la mobilità sostenibile.
Il sindaco di Spino d'Adda
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