7 ottobre 2024

Stroppa alla cassa: la società gli concederà ancora credito o gli farà pagare il conto per tutti?

Il pareggio in rimonta di ieri allo Zini contro il Bari, certifica il momento di difficoltà della Cremonese e la delusione dei tifosi che ieri, alla fine del primo tempo e della partita, hanno fischiato la squadra.

La ‘sosta nazionali’ che fermerà il campionato per un fine settimana, darà modo alla società, di fare le doverose valutazioni per capire se vi sono ancora margini per confermare la fiducia a Stroppa, oppure passare la squadra ad altri.

Quello che è evidente agli occhi di tutti è che l’attuale mister, in queste prime 8 giornate e con una preparazione estiva a disposizione, non sia riuscito a dare una sostanza tattica e tecnica alla squadra. 11 punti in 8 gare, con un ruolino di marcia allo Zini disastroso (2 pareggi e una sconfitta), sono oggettivamente al di sotto delle aspettative e soprattutto non in linea con il trend di risultati necessario ad ambire a una stagione da protagonisti.

La scelta della società di ripartire da Stroppa, dopo una seconda parte di campionato oggettivamente al di sotto le aspettative e degli obbiettivi prefissi, non ha pagato e ora è arrivato il conto da pagare. L’ostracismo tattico di un modulo che anche la scorsa stagione si è rivelato poco produttivo in termini di gol e di risultati e un atteggiamento tattico troppo spesso prevedibile, ha di fatto confermato le difficoltà già palesate nel finale della scorsa stagione.

Ad aggravare la situazione, i continui cambi di formazione dovuti anche, ma non sempre, a indisponibilità dei giocatori e a una collocazione all’interno dello scacchiere tattico, spesso discutibile e controproducente.

Da qui la distanza tra le richieste del tecnico e le risposte della squadra che non è esente da critiche, sia chiaro, ma è sempre il tecnico a pagare per le mancanze dei giocatori o di dirigenti.

Cambiare la guida tecnica, aiuterebbe a fermare un circolo vizioso che sta disorientando tutto e tutti. Darebbe la possibilità di ripartire non da quello che è stato, ma quello che dovrà essere, portando, si spera, stimoli ed idee nuove.

Nella conferenza stampa post partita di ieri Stroppa, si è detto insoddisfatto della prestazione della squadra, e ha di fatto ribadito le mancanze che la stessa ha avuto nella prima parte di gara di Brescia.

L’ammissione di non essere in linea con le aspettative che lui stesso, ancor prima che della società, credeva alla portata di questa squadra, non ha cancellato la sua convinzione di poter cambiarne le sorti, attraverso il lavoro e ulteriori cambiamenti, presumibilmente più tecnici (giocatori) che tattici (modulo e principi di gioco).

Senza entrare nel merito di una retorica già sentita e di risultati già visti, nelle ultime conferenze stampa il mister ha dato l’impressione di prendere le distanze dalle prestazioni della squadra, un atteggiamento che ha trovato il suo epilogo ieri a fine gara, quando Stroppa ha preso la via degli spogliatoi, mentre la squadra si è presentata sotto la Curva Sud a prendersi una sonora dose di fischi. Un dettaglio non da poco.

L’intervento a mezzo stampa del ds Giacchetta in rappresentanza della società dopo la sconfitta contro il Brescia, è stata un’ulteriore conferma del disallineamento tra le parti. Anche per questo motivo, lo stato d’animo e la fiducia che il gruppo depone ancora nella loro guida tecnica, sarà decisivo per le sue sorti.

Detto questo, va sottolineato che il cambio dell’allenatore non è la panacea di tutti i mali, anche se in questo caso sembra inevitabile prendersi i rischi del caso. Rischi che potrebbero essere azzerati o moltiplicati dall’allenatore, ma ancor prima da chi lo dovrà pescare nel mazzo dei papabili e i tifosi grigiorossi sanno bene quanto sia delicata e pericolosa questa fase.

Daniele Gazzaniga


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