19 luglio 2024

Taglio di risorse ai Comuni. Già 25 Sindaci cremonesi e cremaschi hanno sottoscritto la protesta

Anche 25 sindaci e sindache della Provincia di Cremona sono fra gli oltre 250 primi cittadini lombardi che hanno già aderito alla lettera promossa da ALI LOMBARDIA contro i 47 milioni di euro di taglio netto di risorse ai Comuni Lombardi, previsto dal Governo.

Una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti e al Ministro dell’Interno Piantedosi, nella quale, con onestà e concretezza i firmatari, dai capoluoghi alle piccole municipalità, ricordano gli sforzi poderosi degli Enti Locali in questi anni.

Prima la pandemia, che dalle nostre parti ha messo persone e comunità letteralmente in ginocchio, col suo altissimo tributo di vite e di sofferenza, e che ha visto i sindaci in trincea, per garantire prima la salute, poi i servizi e la coesione sociale nei territori.

Poi gli sforzi per ridare ossigeno a famiglie, imprese e collettività e intercettare “quella irripetibile occasione di sviluppo per i nostri territori rappresentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, realizzando progetti, partecipando a bandi e mettendo a terra le risorse ottenute, nel rispetto delle stringenti scadenze previste dall’Europa. 

Spesso con un enorme sacrificio delle strutture comunali, “sottoposte a carichi lavorativi mai visti in precedenza, con organici già sottodimensionati e rimasti, nella sostanza, invariati”, per concorrere “a rigenerare immobili e aree pubbliche, a costruire nuove strutture per offrire servizi aggiuntivi alla popolazione, ad aumentare la sostenibilità ambientale, ma anche la coesione e l’inclusione sociale nelle nostre comunità”. 

Senza contare l’inflazione galoppante e l’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che ha generato incrementi negli appalti, ma anche sacrosanti aumenti contrattuali per il personale dipendente e anche quello delle cooperative sociali, che assicurano gran parte dei servizi di welfare nelle comunità locali, alle strette per un incremento sensibile delle fragilità economiche, sociali ed educative.

Nessun amministratore locale si attendeva premi, medaglie al valore o munumenti, ciascuno ritiene di avere semplicemente fatto ciò che si doveva fare, di avere agito con responsabilità secondo ciò che il ruolo imponeva in quei momenti faticosi e dolorosi. Tuttavia tagliare risorse “essenziali per portare avanti un’ordinata attività amministrativa nei nostri Comuni Lombardi” è un colpo “alla carne viva delle nostre comunità”, anche perché, impattando sulla Spesa Corrente, non sugli Investimenti, ha dirette ripercussioni sui servizi e le prestazioni ai cittadini, a meno che non si attinga proprio dalle loro tasche, aumentando le tariffe e scaricando su di loro il peso di questa sottrazione indebita. 

L’appello delle sindache e dei sindaci lombardi conferma la dignità e il tratto laborioso e orgoglioso della nostra gente: non vogliono risorse aggiuntive, semplicemente chiedono che vengano lasciate quelle attuali, indispensabili per fare funzionare i servizi e le strutture comunali, per avere la possibilità “di non mortificare i cittadini” e di continuare a “garantire i servizi” come fatto -con enormi sacrifici- negli ultimi anni. 

Fra i firmatari, nella provincia di Cremona, oltre ai sindaci di Cremona e Crema, figurano anche le prime cittadine e i primi cittadini dei Comuni (rigorosamente in ordine alfabetico) di Bagnolo Cremasco, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casaletto Ceredano, Casaletto Vaprio, Cigognolo, Credera Rubbiano, Cremosano, Gombito, Grumello Cremonese, Gussola, Montodine, Olmeneta, Persico Dosimo, Pianengo, Pieranica, Scandolara Ravara, Solarolo rainerio, Spino d’Adda, Stagno Lombardo, Tornata e Vailate. Cremonesi e Cremaschi, insieme, per una causa importante. 

Vice Presidente nazionale ALI – AUTONOMIE LOCALI ITALIANE

Stefania Bonaldi


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commenti


Bruno Emilio baiocchi

20 luglio 2024 15:38

La meloni e compagni di merende hanno sbagliato mestiere non presidente del consiglio ma doveva fare il presidente della banca d'Italia. Capezzone Bel Pietro vergognatevi!!!!

Antonio

21 luglio 2024 13:45

Dopo aver sperperato 200 miliardi col superbonus per ristrutturazioni di ville e castelli, PD e Grillini adesso si lamentano degli inevitabili tagli per far quadrare i conti.
Senza vergogna.

lant

22 luglio 2024 11:20

Il Dr. Poli uomo d'ordine del Pd cremonese si lamenta e frigna per i tagli. Ma quando il suo Pd era al governo con i grillini ha provocato un peso del debito che per quest'anno è calcolato attorno a 11 miliardi con una crescita futura attorno per il 2026 attorno al 139,8%. I genietti del Nazareno e della più locale ex via Volturno ora via Ippocastani non si sono accorti che con le acrobazie del loro SUPREBONUS il debito è schizzato dai 176 miliardi a 219 miliardi di euro.
Complimenti ! Però ora basta lamentele se no oltre al danno anche la beffa.. non siete vergini dai candidi manti....

Marco

26 luglio 2024 03:41

Scusi, ma considerato che lei è schierato palesemente con la minoranza di destra vorrebbe cortesemente spiegare come coprire l'ammanco di 8 milioni di euro in cinque anni voluto dal governo?
È inutile guardare al passato, resti sul presente e non difenda l'indifendibile.
Come cittadino sono molto preoccupato perché verrebbero ridimensionati investimenti importanti per la città.

Manuel

22 luglio 2024 11:59

Premesso che il superbonus è stato gestito prevalentemente da Sua Eccellenza Mario Draghi, è stato pure benedetto da Meloni, Salvini, Tajani. Alcuni politici ne hanno, ovviamente, pure beneficiato.
Come al solito la memoria di alcuni (sempre i soliti) risulta corta.
C’era pure Giorgetti, ministro dello sviluppo economico, ai tempi del governo il Migliore: ora aborrisce il superbonus.
Per farla breve, tra promotori, votanti, tifosi, fruitori del superbonus, c’erano tanti politici attualmente al governo o all’opposizione: a nessuno di loro è stato chiesto con la forza o la violenza di candidarsi alla guida del Paese eppure sapevano della pregnanza il superbonus.
Se non sono capaci di amministrare, gestire, se hanno paura di fare scelte o non si sentono all’altezza del loro compito, si dimettano e lascino il pallino a gente più coraggiosa... e, magari, più preparata.

Stefano

30 luglio 2024 10:22

Si, sono senza vergogna. Ma a quanto pare, nonostante i tagli, un bello stipendio se lo prendono nel parlamento comunale e non lo danno certo in beneficenza. X queste vergogne, gli indici anzi sono sempre in aumento, ma al lavoro dei poveri cristi comuni, giammai. Cosa prende Virgilio di stipendio? E poi si lamenta dei tagli? Vergogna.

Antonio

22 luglio 2024 18:34

Che la Meloni abbia benedetto il Superbonus è la più grande idiozia che qualche pidiota poteva tirare fuori.
In governi in cui i geni dei grillini( quelli dei banchi a rotelle e dei redditi ai nullafacenti, oltre al citato superbonus) avevano il 33% e il PD con gli altri sinitroidi un altro 22 o più, la colpa delle malefatte è della Meloni.
Neanche Putin riesce a dire menzogne più grandi…

Manuel

22 luglio 2024 21:56

11 novembre 2021, Donzelli sostiene: “Fratelli d’Italia è favorevole al mantenimento del superbonus... (Il Foglio)
14 novembre 2021, Meloni sostiene: “ Il governo Draghi complica ancora di più il superbonus e introduce nuovi oneri e spese, estendendoli anche agli altri bonus in campo edilizio. Il superbonus è uno strumento molto utile per rilanciare l’economia... (Il Foglio)
Marzo 2022, Osnato sostiene: “Se oggi il presidente del consiglio (Draghi), si vanta di un 6% di aumento del PIL, lo deve al superbonus.”. (Il Foglio)
Settembre 2022, campagna elettorale, Meloni sostiene: “Pronti a tutelare i diritti del superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie... (Il Fatto)
Per concludere aggiungo come diversi attuali ministri e la premier stessa, pare abbiano usufruito di vari bonus com’anche del superbonus.
Come vedi, le balle le racconto meglio di Putin... ma, purtroppo, alcuni mi bagnano il naso.

Antonio

24 luglio 2024 06:22

Articoli frutto della fantasia di giornalai puntualmente smentiti dai fatti, quelli veri,
Superbonus chiuso, reddito chiuso, e…discorso chiuso.

Manuel

25 luglio 2024 15:21

Ho proposto un limitato esempio di dichiarazioni tra esponenti di Fratelli d’Italia.
Non so se i giornalisti dei quotidiani indicati siano usi a pubblicare fantasie del loro mondo immaginario, ma in questo preciso caso, i professionisti la notizia, hanno tratto pure dai siti social i diretti interessati (Facebook, Twitter, etc.), quindi visibili, udibili.
Gli stralci/asserzioni, da me esposte, sono ancora leggibili sul sito ufficiale di Fratelli d’Italia.
Mettiamoci d’accordo: si vuole demolire, demonizzare la mendacia, per esaltare la cialtroneria?

harry

26 luglio 2024 17:01

Mi sembra di aver capito che le risorse del PNRR non sono a fondo perduto se non in piccola percentuale, potrei sbagliare. Quindi si potrebbe trattare per lo più di un prestito che deve essere onorato. Ora, da che mondo è mondo il prestito deve essere restituito da che ne ha beneficiato e, ovviamente, diluito nel tempo. Quindi chi ha dato fondo a progetti PNRR per le più svariate opere sarà tenuto in proporzione a restituire di più.