Vent’anni dopo: il caffè filosofico di Crema
Oggi viviamo nella società dell’emergenza. Andiamo a tentoni da una crisi all'altra, da un problema all'altro. La vita si riduce alla sola risoluzione di problemi. Dinanzi a eventi apocalittici come la pandemia, la guerra e le catastrofi climatiche siamo impauriti dal futuro cupo che ci attende. Siamo affamati d’informazioni e abbiamo scordato la capacità di soffermarci sulle cose importanti. Siamo saturi di presente e impigliati nella grande rete del mondo. Certo, la rivoluzione digitale non ci aiuta a pensare, ma forse la filosofia ci può servire. La filosofia non è solo una riflessione o un’attività esclusivamente intellettuale ma una pratica di vita. Ha prima di tutto a che fare con la curiosità e con il desiderio di capire e aiuta a trovare risposte alle domande fondamentali dell’esistenza umana. Favorisce lo sviluppo di un pensiero autonomo e critico e incoraggia a non accontentarsi delle soluzioni più facili o ai luoghi comuni. La filosofia può essere considerata un gioco, un gioco molto serio che educa la mente, la apre a un dialogo autentico e antidogmatico, istituendo connessioni di senso tra le conoscenze.
Così, da vent’anni il Caffè Filosofico di Crema costituisce una piccola sacca di resistenza contro l’approssimazione, un luogo di approfondimento non accademico che cerca di contribuire a cambiare quell’immagine un po’ antiquata della filosofia. Nato da un gruppo di amici nel 2003 è giunto alle soglie dei venti anni di attività. Una scommessa coraggiosa che ha al suo attivo 180 incontri sui temi più vari, l’organizzazione del Festival “Crema del Pensiero” (che in tanti anni ha portato a Crema le menti più importanti del dibattito contemporaneo) e una ventina di libri pubblicati. I presidenti che si sono succeduti: Tiziano Guerini, Luca Lunardi e Gabriele Ornaghi hanno condotto con sapienza e competenza questo spazio di dibattito sui principali problemi del pensiero.
Gli incontri, che tradizionalmente si svolgono la sera del secondo lunedì di ogni mese presso il Caffè Gallery in via Mazzini 30, si svolgono in presenza e sono dedicati ai temi che variano molto: dal rapporto con la scienza a quello religioso, dall’etica all’estetica, dai media all’educazione, dalla storia all’antropologia. Il relatore, dopo l’esposizione, si rende disponibile al dibattito che a volte è molto articolato e spesso continua sul web nell’apposito sito. I partecipanti (normalmente una cinquantina) sono coinvolti nella riflessione che non è solo un’esposizione didattica ma una discussione in cui le varie tesi sono dibattute liberamente. È questo lo spirito che ha animato il Caffè sin dal primo incontro il 10 novembre 2003 che aveva come tema: “L’enigma dell’Io, identità e soggetto”. Certo, si parla di filosofia ma c’è anche il Caffè che riecheggia la tradizione degli illuministi francesi che si trovavano in luoghi pubblici e affollati. L’ingresso è libero e gli incontri informali, i partecipanti sono persone interessate con le competenze più disparate, accomunate dalla passione per il pensiero. A volte la discussione prosegue oltre l’orario stabilito e si sorseggia un caffè o una bibita in tutta tranquillità. Spesso le serate sono accompagnate da esibizioni musicali e teatrali. In un mondo dominato dal digitale e dal suo sciame, la presenza fisica favorisce l’incontro con l’altro, la capacità di analisi e di visione del futuro.
L’iniziativa più importante è stata la nascita del festival di filosofia “Crema del pensiero” che ha avuto per undici anni il tema “Il Decalogo in discussione”. L’idea di organizzare un festival di filosofia è venuta dalla frequentazione della prima e più importante rassegna che si svolge ogni anno a Modena. Così, nella primavera del 2005 alcuni membri del Caffè Filosofico decidevano di imbattersi nell’avventura. In un memorabile e delizioso incontro, Emanuele Severino (il più importante pensatore contemporaneo) ha incoraggiato subito l’iniziativa di affrontare i comandamenti senza però seguirne l’ordine cronologico. L’altro padre fondatore è stato Giulio Giorello che ci ha seguito con affetto e competenza. Durante le undici edizioni (2006-2016), sì, perché al decalogo del vecchio testamento è seguito l’undicesimo: “Ama il prossimo tuo come te stesso” l’innovativa esortazione del nuovo testamento. Ogni appuntamento, organizzato dal circolo culturale Le Muse, ha previsto approfondimenti dei temi da vari punti di vista: non solo filosofia ma anche scienza, teologia, antropologia, estetica….Oltre a Emanuele Severino, Giulio Giorello e Fabio Canessa, abbiamo ospitato a Crema le menti più rilevanti: Massimo Cacciari, Edoardo Boncinelli, Enzo Bianchi, Piero Coda, Massimo Donà, Gianni Vattimo, Umberto Galimberti, Salvatore Natoli, Carlo Sini, Vito Mancuso, Luigi Zoia, Maurizio Ferraris, Eva Cantarella solo per citarne qualcuno. Gli incontri, durante una settimana di fine maggio al Teatro S. Domenico, hanno ospitato sempre tantissimi ascoltatori che superano le ottomila presenze confermandosi come uno dei principali appuntamenti di discussione filosofica in Italia.
Ora, terminato il Decalogo, gli incontri di Crema del Pensiero continuano con “I personaggi leggendari” un appuntamento estivo annuale che affronta l’approfondimento su Spinoza, Mozart, Leopardi, Caravaggio, Galileo, Van Gogh…. L’avventura continua!
Sono state bandite borse di studio per studenti del nostro territorio per tesi di laurea in filosofia. Con l’aiuto dell’Associazione Popolare Crema per il Territorio che ci ha sempre sostenuto in tutte le nostre attività, sono state premiate tesi di notevole valore presentate durante gli incontri.
Ogni anno viene pubblicato un piccolo volume di approfondimento “ I quaderni del Caffè Filosofico” e siamo giunti al diciannovesimo titolo! E’ tradizionalmente distribuito ai soci durante l’incontro natalizio. Gli autori sono stati: Patrizia De Capua, Adriano Tango, Secondo Giacobbi, Tiziano Guerini, Franco Manenti, Piero Carelli, Vittorio Dornetti, Luca Lunardi e Gabriele Ornaghi.
In occasione dei venti anni è stato rinnovato il consiglio formato da Tiziano Guerini (presidente emerito), Gabriele Ornaghi, Luca Lunardi, Patrizia De Capua, Adriano Tango (segretario), Piero Carelli (vice presidente) ed io in qualità di presidente.
Gli incontri, sempre presso il caffè Gallery di via Mazzini 30 alle ore 21, si svolgono il secondo lunedì del mese con ingresso libero. Dopo il primo in novembre, dedicato alla figura di don Marco Lunghi (il noto antropologo recentemente scomparso), il prossimo incontro sarà lunedì 12 dicembre (la sera di S. Lucia) con la presentazione del nuovo libro di Piero Carelli: “Il fico sterile”, siete tutti invitati!
Oggi sta cambiando tutto, inclusa la stessa natura umana. É chiaro che viviamo in tempi pericolosi e interessanti. Non sappiamo cosa sta accadendo, perciò abbiamo più che mai bisogno di teoria e di filosofia. Pensare insieme vuole dire porre questioni fondamentali, andare alla radice dei problemi. La filosofia con i suoi tempi lunghi è un aiuto, un’arma contro le illusioni legate all’istantaneità.
Così, i primi venti anni del Caffè Filosofico sono una piccola realtà, tuttavia una comunità è nata e si è formata nella convinzione che la filosofia non sia solo un sapere, ma un atteggiamento. L’atteggiamento di speranza di chi non smette di fare domande e di porre in questione tutte le risposte che sembrano definitive. La speranza apre al futuro. Forse, proprio lo spirito della speranza può aiutarci alla comprensione della complessità del mondo nel quale viviamo.
Presidente del Caffè Filosofico Crema
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commenti
Francesco
30 aprile 2023 19:43
Ho partecipato poco per diverse ragioni alle ultime runioni , ma mi riprometto, di partecipare con assiduità alle riunioni che si svolgeranno in futuro, che si riprommettono di trattare argomenti filosofici. PatP