19 febbraio 2022

All'insegna del risparmio. L'eredità di un vecchio quaderno, tra segreti e curiosità

Ho trovato, tra le cose di mia madre, un vecchio quaderno scolastico pieno di ricette, consigli, effemeridi e pensieri raccolti negli anni. È un'eredità che voglio gustare lentamente e passare poi ai miei figli, come ricordo di cose d'altri tempi che perpetuano il legame con le generazioni che ci hanno preceduto. 

Leggo che in altri popoli esiste questo passaggio di testimone da madre a sposa, un diario scritto per farsi ricordare e per insegnare. 

Lo scritto “segreto” arriva ai figli come un'eredità d'amore e può far meglio capire quale sia stato l'impegno nel difficile mestiere di genitore. 

Così mi sono ritrovato tra le mani questo quaderno di mia madre e mi sono chiesto come usarlo. Si tratta di un quaderno di grosso spessore, con copertina nera e fogli bordati di rosso (se ben ricordo erano quelli usati a scuola per i cosiddetti compiti in bella copia) ed è scritto con calligrafia chiara ed estremamente ordinata. 

Aprendolo, si trova un titolo che dichiara apertamente qual è l’argomento trattato: “Ricette che farei”; è indicativo di una scelta fra ricette che riteneva possibile realizzare sia come gradimento, che come disponibilità, magari a buon mercato, delle materie prime. La prima ricetta, lo scrivo per soddisfare l'eventuale curiosità di chi legge, è quella di uno “Sformato di fagiolini verdi” ed è descritta con puntigliosa precisione, sia per le quantità che per la procedura di esecuzione.

Ad un certo punto della ricetta, è scritta tra parentesi una variante che sua madre (mia nonna) adottava per la cottura, con precise valutazioni e giudizi su ciò che è meglio fare. Il ricettario prosegue con una pastella per far friggere fette di mele da 

servire come dolce; in fondo però è chiarito che la stessa può servire anche per il merluzzo. Segue un gelato di amaretti, per il quale si usano solo i tuorli dell’uovo: è subito evidente che bisogna non sprecare gli albumi (allora chiamati correntemente chiare d'uovo), per cui segue la ricetta per realizzare un panettone usando solo quella parte dell'uovo, disquisendo però sulla scelta del tipo di lievito. Seguono poi ricette su focacce economiche, sul modo di impastare una polenta morbida e su vari modi per utilizzare quella avanzata, anche per servirla dolce come dessert; poi bisogna utilizzare la carne avanzata dal bollito della domenica, preparando delle polpette che siano soffici.

Potrei continuare a lungo, ma voglio solo segnalare come la presenza di una gentile signora di origini pugliesi nello stesso condominio, durante gli anni della guerra, fece sì che mia madre trascrivesse una serie di ricette pugliesi, ciambella, pizza e altro, tutte basate su largo uso di patate. Comunque tutto quello che leggo è all'insegna del risparmio, dalle cotolette di mortadella impanata, alla “maionese economica”, al tè con le bucce della mela fatte essiccare al sole o sulla piastra della stufa quando è tiepida, bevanda che combatte l'acido urico. 

Ma rovesciando il quaderno, c’è la sorpresa di trovare una serie di suggerimenti per tutto quanto può accadere: dalle caviglie gonfie al fegato da disintossicare, dalla tosse e la pertosse ai reumatismi, il tutto affrontato con rimedi economici e naturali. C’è poi indicato come uccidere gli scarafaggi, lavare la lana dei materassi, togliere le macchie e gli eventuali aloni, lavare i tappeti, combattere la cellulite: è veramente una piccola enciclopedia che può far impallidire, come qualità e quantità di consigli, le tante trasmissioni televisive del mattino che trattano di economia domestica

Giorgio Bonali


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Mario

20 febbraio 2022 07:37

È una fortuna trovare un simile tesoro, pieno di storie e ricordi. Ciao

Jeppetto

14 maggio 2022 18:42

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