22 gennaio 2022

Il maestro Caudana...era stonato

Il mio ricordo del Maestro Caudana è quello di un corista del Duomo che ebbe l’opportunità e la fortuna di cantare alcune volte diretto da lui. Ancor prima tornano alla mente le sue stupende improvvisazioni, sull’armonium francese della Cripta, (ora restaurato e posto in san Gerolamo), durante la Messa dei Canonici alle 9 del mattino; in ogni occasione nella quale ero libero, una scappata in cripta non mancava nei miei appuntamenti. Mi sembrava impossibile che un musicista riuscisse ad improvvisare brani musicali di una costruzione così ben definita e di grande e immediata bellezza. 

Poi legate al Maestro, c’erano le solenni introduzioni e gli intermezzi al suo “Pange Lingua” che noi, a piena voce, cantavamo durante la mensile processione interna nella Cattedrale voluta da monsignor Boccazzi. Infine l’esperienza delle prove e delle esecuzioni da lui dirette alle quali noi coristi del Duomo, partecipavamo per assenza di seminaristi o per ingrossare il coro del Seminario durante le liturgie celebrate dal Vescovo. 

Di queste occasioni mi rimane uno strano ricordo: Caudana era stonato. Così, con molta malizia, sorridevamo tra noi nell’ascoltare le esemplificazioni delle varie parti che ci dava con la sua voce. A volte non eravamo teneri rispetto alle sue composizioni che liquidavamo sbrigativamente classificandole tutte come “musiche d’occasione”. Poi succedeva che don Dante inserisse nel nostro repertorio composizioni a tre voci pari come “Domine Audivi” oppure il “Tuam Coronam”, quest’ultimo brano fisso nel repertorio del Venerdì Santo, che per la partecipazione e la commozione con la quale li cantavamo, facevano tornare Caudana, anche per noi coristi, il grande compositore che era. 

Alcuni anni dopo la morte di Caudana, don Dante organizzò il raduno diocesano dei cori parrocchiali dedicato al Maestro, serata che ebbi l’onore di presentare in Cattedrale: ascoltando tutte le corali della Diocesi, mi accorsi ancora di più della grandezza e soprattutto della popolarità di questo musicista che aveva onorato noi cremonesi con la sua attiva presenza nella nostra città.

Nella foto il maestro Caudana in Cattedrale (foto Faliva)

 

Giorgio Bonali


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