Mario Radi e l’epopea della Ju-Vi basket. Il ricordo del fondatore della società di San Luca adesso in serie A2
Uno degli articoli che Giorgio Bonali aveva preparato per "Il baule dei ricordi" di Cremonasera riguardava Mario Radi, cioè colui che aveva voluto e fondato la Ju-Vi ben settant'anni fa. Dopo il successo della squadra storica cremonese con il traguardo della A2 raggiunto domenica scorsa, ci è sembrato bello riproporre il ricordo di Mario Radi.
Nell’anno sportivo 1951-52 si forma la prima squadra ufficiale di pallacanestro, composta dagli atleti: Piero Bussolera, col compito anche
di allenatore, Gianfranco Tonelli, Alessandro Ronca, Roberto Renzi, Dario Grignani, Vittorino Baietti, Romano Bussi e Mario Radi; prenderà parte al Campionato Provinciale C.S.I. classificandosi al terzo posto.
L’anno successivo, con allenatore Mario Radi e consulente tecnico il professor Gino Bonali, ex socio, che dall’anno successivo diventerà l’allenatore a tutti gli effetti fino al 1955, lasciando poi il posto definitivamente a Radi, la squadra si classificherà al primo posto assoluto nel campionato provinciale.
In quegli anni è cominciata l’avventura della squadra, conta in campo anche degli sponsor, in campionati di livello superiore come la prima divisione, con uno splendido secondo posto.
Parte da qui la storia di una squadra importante per la città di Cremona, storia presentata per esteso nel libro di Daniele Duchi sotto lo stimolo della “Rimpatriata degli ex Ju-Vi” voluta dal “grande” Mario Radi.
Mario Radi e la rimpatriata ex Ju-Vi.
Rileggiamo con commozione alcuni passi della sua lettera di invito indirizzata a tutti coloro che in ogni modo, nel corso degli anni, sono stati coinvolti nella nascita e nella crescita del Gruppo Sportivo Ju-Vi: “Da tempo, da molto tempo,è nato in me il sogno di poter rivedere, dopo lunghi anni, tanti amici legati da un vincolo indissolubile a San Luca, ai Padri Barnabiti che ci hanno seguito nel corso della adolescenza e della gioventù, ai nostri maestri di fede e di vita”, per finire con una frase che meglio di tante altre considerazioni, fa capire il livello di attaccamento al Circolo ed il “clima di amicizia, lealtà e serenità” a cui lui e tanti altri sono stati educati.
Mario Radi concluderà scrivendo: “...nel ricordo della nostra San Luca, degli anni probabilmente più belli, più intensi, vissuti in chiesa, in cappella, nelle varie sale del Circolo, in teatro, al cinema, nel cortile, o sui campi di gioco della fredda palestra Pagliari, della scuola Leonida Bissolati, della Palestra Spettacolo o sui campi di numerose società di basket in Cremona o in altre città italiane, il mio desiderio di riunirci ancora una volta (augurandoci naturalmente che possa non essere l’ultima) ti giunga vivo e sentito, unitamente al mio affettuoso saluto e all’augurio di ogni bene”.
Purtroppo per Mario questo è stato l’ultimo incontro: forse sta già pensando a come e quando organizzare il prossimo dove si trova adesso.
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