La bicicletta come simbolo di libertà e trasformazione: il cremonese Alfredo Azzini presenta il suo nuovo libro della mini serie “Alle origini della bicicletta2. L’evoluzione sociale e sportiva"
"Alle origini della bicicletta 2. L’evoluzione sociale e sportiva" è il nuovo libro di Alfredo Azzini, edito da Ediciclo Editore: si tratta del secondo volume di una mini-serie dedicata a uno degli oggetti che ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e viaggiare: la bicicletta. In questo volume, Azzini prosegue il racconto iniziato nel primo libro, offrendo un approfondimento unico e dettagliato sulla bicicletta non solo come mezzo di trasporto, ma come simbolo di trasformazione sociale e culturale, capace di influenzare stili di vita, mode e relazioni.
Il libro è una vera e propria wunderkammer, una “camera delle meraviglie” che raccoglie e celebra i dettagli più affascinanti e nascosti della storia della bicicletta. Così come le wunderkammer rinascimentali conservavano e mettevano in mostra oggetti rari e sorprendenti, anche il libro di Azzini raccoglie storie, immagini, e aneddoti che svelano il fascino nascosto della bicicletta.
L'autoore, Alfredo Azzini è originario di Annicco, dove è nato nel 1954. Scolge l'attività di commercialista a Cremona, Crema e Soresina, dove vive. DA sempre cultore della storia di auto e velocipedi, è stato fondatore di alcuni club a livello nazionale, è Presidente dell’AVI (associazione italiana velocipedi), Presidente Commissione Nazionale ASI Velocipedi, consulente del Ministero dei Beni Culturali per il settore velocipedi. Da oltre 15 anni condivide con il figlio Carlo questa passione tanto da allestire la Collezione dei Velocipedi e Biciclette antiche, una delle maggiori collezioni d’Italia, aperta al pubblico nel 2014. Ha pubblicato articoli sulle maggiori riviste italiane e svolge anche un’intensa attività convegnistica. È membro della I.C.H.C (International Cycling Hstory Conference) con sede ad Atlanta (Usa).
"Alle origini della bicicletta 2. L’evoluzione sociale e sportiva" racconta, con l’ausilio di testi e di bellissime immagini d’epoca, l’impatto che l’invenzione della bicicletta ebbe sul cambiamento dei costumi, della cultura, delle leggi e persino sulla nuova consapevolezza del femminismo e dei ceti svantaggiati: la bicicletta si diffuse rapidamente e rivoluzionò lo stile di vita degli ultimi decenni del XIX secolo. La Bell’Époque si sviluppò proprio in concomitanza all’affermarsi del velocipede. Per assistere a un fenomeno con la stessa potenza dovremo attendere altri 150 anni, quando entrerà nelle nostre vite lo smartphone. Come il telefonino, infatti, la bicicletta fu causa di interminabili discussioni, di grandi amori, di profonde avversioni e di leggi che ne limitavano l’utilizzo. Rivoluzionò retaggi culturali atavici sino a diventare il vessillo del movimento paritario femminile e il mezzo di un nuovo turismo non solo delle classi abbienti. Fu strumento militare, di spionaggio e insurrezionale, modella per i pittori e musa per gli scrittori, creò nuove forme di relazione che portarono alla nascita dei “Veloce club” e a uno sport nuovo che avrebbe scritto pagine epiche e partorito nuovi eroi.
Attraverso le pagine, il lettore viene immerso in un mondo fatto di curiosità e rarità: dalle prime gare di lentezza e velocità alle bizzarrie delle biciclette d’epoca, passando per la sua iconica presenza nell’arte, nella moda e nelle rivendicazioni sociali. Ogni capitolo è una finestra aperta su un pezzo di storia che rivela come la bicicletta sia stata, nel tempo, un oggetto di desiderio, innovazione e libertà e traccia un percorso che ha segnato la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Il libro, perfetto per chi ama il ciclismo, ma anche per chi è affascinato dalla storia, dall’innovazione e dalle trasformazioni sociali, si propone come un’idea regalo originale e ricca di contenuti. La prefazione del libro è stata curata da Piero de Franchi, autore che per 33 anni ha lavorato alla Ferrari di Maranello prima nella segreteria di Enzo Ferrari, poi con Forghieri sulle piste di tutto il mondo.
Il libro verrà presentato per la prima volta a Ivrea il 7 dicembre, ore 18:00, durante la mostra “Olivetti Graficarte” presso il Museo Civico di Ivrea.
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