31 marzo 2023

In Cattedrale musica e parole nel ricordo vivo di Teresa di Lisieux

Splendidi i giovani del Conservatorio “Claudio Monteverdi” e del Liceo musicale “ Antonio Stradivari”, insieme ai loro insegnanti e responsabili; incantevole il contesto, la Cattedrale di Cremona; profondi e coinvolgenti i testi letti, tratti dagli scritti di Santa Teresa di Lisieux. La sera di giovedì 30 marzo è stato possibile vivere e condividere un’ora e mezza di musica di alto livello, di spiritualità, di ecclesialità.

Il concerto che alla presenza del vescovo Antonio Napolioni ha avuto luogo in un Duomo gremito, è stato offerto dal Conservatorio, diretto da Anne Colette Ricciardi, e dal Liceo musicale, diretto da Daniele Pitturelli, e si è svolto in un contesto di intensa e profonda partecipazione, grazie, oltre che alla grande bravura degli esecutori, al sapiente e adeguato mix di musiche e parole. Da subito, così, il silenzio che ha accolto tutta l’esecuzione di brani e letture, ha permesso una reale condivisione dei contenuti proposti. Silenzio che ha lasciato spazio alla fine, a un lunghissimo ed entusiasta applauso.

La serata è stata introdotta da mons. Franco Follo, sacerdote cremonese per molti anni osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco, che ha richiamato i tratti salienti di Santa Teresa di Lisieux, carmelitana morta a soli 24 anni, proclamata Dottore della Chiesa, di cui ricorrono quest’anno i 150 anni dalla nascita e che dai 193 Stati membri dell’Unesco è stata votata come una delle personalità da onorare maggiormente in questo 2023.

Gli ha fatto eco Arnoldo Mosca Mondadori, della Fondazione Casa dello Spirito  e delle Arti: di particolare significato – come ha spiegato – è stata la presenza al concerto del “Quartetto del mare”, formato da strumenti ad arco (due violini, una viola e un violoncello) realizzati con il legno delle barche dei migranti dai detenuti nel carcere milanese di Opera, sotto la guida di maestri liutai. Una presenza, quella del “Quartetto”, che ha dato un ulteriore tocco di spiritualità, umanità, speranza, in perfetta sintonia, grazie anche alla sensibilità e le parole della santa francese, letti da Mattia Cabrini, attore della Compagnia dei Piccoli.

Ha quindi preso il via l’esecuzione dei brani musicali, che hanno spaziato da Léon Boëllmann a César Frank, da Gabriel Fauré ad Andre Caplet, da Alfred Gerbier ad Alexsander Borodin, a Giuseppe Caffi.

Caratterizzata da grande bravura, e contraddistinta dalla loro coinvolgente freschezza, è stata l’esecuzione dei brani da parte dei giovani coristi, affiancati, sostenuti e accompagnati con straordinaria professionalità dal direttore Pietro Triacchini, dagli organisti Alessandro Sala e Marco Brunelli, dai violinisti Lara Coleghin, Giulio di Gioia, Myriam Traverso e Pietro Fortunato, dai soprani Nunzia Fazzi e Valeria Lanini.

«Davvero la presenza e la cura Santa di Teresa di Lisieux – ha detto il Vescovo Napolioni in conclusione – ha reso possibile l’espressione e la condivisione di tanta bellezza», in una serata da incorniciare, grazie al generoso contributo e alle sinergie messe in campo da tanti, a cui ha riservato convinti ringraziamenti.

L’iniziativa del concerto si è inserita nel contesto dei festeggiamenti, appunto, per il 150 anniversario della nascita di Teresa di Lisieux, che hanno ottenuto per Cremona il patrocinio dell’Unesco e della Pontificia Facoltà Teresianum di Roma e in occasione dei quali è stata allestita una mostra sulla Santa nel Battistero e si e tenuta una conferenza ospitata nell’Aula Magra del Campus Santa Monica della sede cremonese dell’Università Cattolica con la partecipazione della carmelitana Madre Cristiana Dobner e di Arnoldo Mosca Mondadori. Iniziative – tutte – che sempre hanno visto una grande partecipazione e hanno riscosso vivo apprezzamento.


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