Martedì all'Adafa Fabrizio Loffi e il film maledetto di Farinacci: Redenzione
Martedì alle 17,30, nella sede dell'Adafa in via Palestro 32, Fabrizio Loffi, giornalista e ricercatore parlerà del 'Film maledetto di Farinacci, 'Redenzione'.
Infatti cadono quest’anno gli 80 anni di Redenzione, il film maledetto di Farinacci, e i cento anni della marcia su Roma a cui si ispira il soggetto della pellicola. Film maledetto per una serie di motivi: innanzitutto perché ne è stata proibita la diffusione, la pubblicizzazione e la proiezione in quanto opera di propaganda fascista. In secondo luogo perché la sua uscita è stata funestata da una serie di contrattempi, disavventure dovuta all’inadeguatezza della produzione, gestita dalla Marfilm, fallita nel giro di pochi anni, al montaggio del tutto inadeguato realizzato a Cinecittà, alla scelta di distribuire il film in anteprima a Cremona, dove era stato girato e soprattutto alla temperie storica e politica che ne avrebbe sconsigliato la realizzazione alla vigilia della disfatta italiana in Russia, e alla conseguente caduta del fascismo il 25 luglio 1943. Il film “Redenzione” fu un flop, e tanto più clamoroso in quanto vide coinvolto lo stesso autore del soggetto, Roberto Farinacci, che lo aveva adattato da un suo precedente lavoro teatrale del 1927, desideroso di riscatto dopo le parole pronunciate nel 1925 da Mussolini che, riferendosi a lui aveva detto che “non è la tessera che dà l'ingegno”. Un film realizzato dunque fuori tempo massimo, nella primavera del 1942, quando ormai risultava del tutto anacronistico il tentativo del fascismo, in crisi di identità, di rivolgere lo sguardo indietro alla ricerca della purezza nello squadrismo delle origini. In tempi recenti nuovi elementi emersi grazie alla rilettura del periodico “Oggi”, settimanale della Federazione cremonese del partito democratico del lavoro, due soli fogli diretti da Mario Mori, stampati dal 30 dicembre 1945 ad aprile 1946, hanno consentito di venire a conoscenza di particolari relativi alla produzione del tutto sconosciuti.
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