Mercoledì Cascina Pontirolo a Drizzona apre le porte per una serata dedicata alla violenza maschile contro le donne. Abbiamo incontrato Luana Capelletti Griffini
“Dedicato a Viola” – La violenza maschile contro le donne, un fenomeno oltre i confini - è il titolo della serata in programma mercoledì 29 giugno alle ore 20.30 presso Cascina Pontirolo in via Piave 2/A località Drizzona, Piadena. Un incontro voluto ed organizzato da Luana Capelletti Griffini, conosciuta ormai come “mecenate della cultura” e dalla Prof.ssa Annunciata Camisani, docente di lingua inglese all’IIS Giovanni Falcone di Asola, figura di grande preparazione culturale, in passato assessore alla cultura del Comune di Piadena ed oggi Presidente dell’Associazione Terre d’Acqua, che introdurrà e coordinerà l’importante appuntamento.
In Italia i dati Istat dimostrano un preoccupante aumento della violenza sulle donne. Il circa 32% della donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica, verbale o sessuale. Sono numeri che fanno riflettere e per cui non è possibile chiudere gli occhi. Non dobbiamo dimenticare che ogni atto che provoca un danno o una forma di sofferenza fisica, psicologica va contro quelli che sono i diritti umani.
“La violenza fisica su una donna è la punta dell’iceberg di altre numerose forme di violenza subite da una vittima, spesso, vengono sottovalutate situazioni come lo stalking, privazioni economiche, violenza psicologica, fisica, sessuale per citarne qualcuna. È fondamentale conoscere il fenomeno per porvi fine. Il covid ha amplificato tutti questi fatti terribili. Spesso chi si trova in difficoltà prova timore nel raccontarsi. Noi vogliamo far sentire la nostra presenza. Avevamo già organizzato un primo incontro il mese scorso parlando della violenza sulle donne in Africa, in particolare, su quelle donne che devono occuparsi di trovare acqua e sono costrette a fare molta strada da sole, in situazioni difficili, e questa condizione le porta ad esporsi a gravi abusi– ci racconta Luana Capelletti Griffini – questa volta abbiamo invitato l’Associazione M.I.A. (Movimento Incontro Ascolto) di Casalmaggiore, nata nel 2013 grazie all’impegno di un gruppo di donne che hanno deciso di creare spazi e momenti specifici dedicati all’ascolto attivo ed al sostegno delle donne vittime di violenza. Sono una realtà molto vera e molto concreta sul nostro territorio – continua – abbiamo coinvolto l’Avvocato Stella Abbamonte del foro di Cremona, nonché Presidente e socia fondatrice dell’Associazione “I care, we care” perché ci ha colpito il suo progetto rivolto alle scuole, un nuovo modo per proporre una cultura della legalità e della non violenza partendo proprio dai ragazzi, il cui principio e basato sull’educare i più giovani per contrastare stereotipi e condotte violente. Non solo – specifica la Sig.ra Capelletti Griffini – interverrà anche la giornalista Beatrice Ponzoni, fotoreporter ed inviata di guerra perché pensiamo possa dare un importante contributo nel raccontare la sua esperienza personale nel far comprendere anche situazioni che possono verificarsi fuori dall’Italia di cui, probabilmente, noi semplicemente sentiamo parlare o leggiamo; la sua testimonianza, il racconto visto con i suoi occhi e vissuto sulla sua pelle credo sia molto toccante ed importante per far capire alle persone i problemi che possono esistere, in particolare per le donne, in Paesi non democratici o in cui la libertà non è un qualcosa di acquisito. La serata verrà conclusa da Don Antonio Pezzetti dell’Unità Pastorale di Piadena Vho e Drizzona, figura da sempre attenta al sociale, con venticinque anni di servizio presso la Casa dell’Accoglienza di Cremona e di cui diciotto come direttore di Caritas Cremonese. L’ingresso è libero, sarà realizzato all’aperto nel parco della Cascina e saranno attuate tutte le raccomandazioni anticovid”.
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commenti
Anna L. Maramotti
28 giugno 2022 09:10
Mi compiaccio con la Sig.ora Luana Capelletti Griffini per l'iniziativa. L'attuale situazione, che riguarda le donne, ha necessità d'essere resa pubblica allo scopo di porre in essere tutti quei deterrenti finalizzati alla salvaguardia dei valori, all'educazione dei sentimenti e della ragione. Solo la conoscenza rende libere le persone e, ci si augura, che promuova l'etica personale e sociale.