14 aprile 2022

In Filanda a Soncino la personale di Daniela Facchi

Dolce, bella e profonda. Anche il suo aspetto esteriore non tralascia la luce che i suoi occhi celano. Daniela Facchi, soncinese da alcuni mesi, ma già entrata a buon titolo nel mood culturale della città murata cremonese. Sì perché il prossimo 23 aprile, presso lo spazio espositivo della Filanda in Soncino, in via Carlo Cattaneo inaugurerà la sua prima personale. L’abbiamo avvicinata e insieme abbiamo percorso il suo mondo artistico e personale cercando di carpire i segreti della sua arte. Daniela Facchi artista. Alcune note sulla sua passione per l’arte :”Per me arte significa riuscire ad esprimere e trasmettere qualcosa attraverso le mie tele, un’emozione, uno stato d’animo. Non so se sono una vera artista, so che amo dipingere e la pittura è parte di me”. Chi è quindi Daniela e chi è Daniela pittrice? “Sono la stessa persona, l’una il completamento dell’altra. Daniela è una donna schiva, di poche parole ma che ama mettersi in gioco e non si stanca mai di imparare. Touché. Una donna, un’artista. Continuiamo nel gioco che carpire i segreti della donna-pittrice soncinese. Lei propone una pittura figurativa in cui al centro di ogni quadro vi è una figura  femminile. Perché?

Quale messaggio vuole lanciare quindi attraverso il suo viaggio onirico di questa arte tutta al femminile? “ Sì è vero, la maggior parte dei miei soggetti sono donne, perché nulla togliendo agli uomini, credo che le donne siano meravigliose con le loro mille sfaccettature, con le loro fragilità e con una forza interiore che nemmeno loro sanno di avere. Purtroppo molte volte vengono guardate e giudicate per il loro corpo, vorrei attraverso la mia arte che si impari a guardarle negli occhi e, così facendo sarebbe disvelato il mondo che hanno dentro”. Come si fa a non condividere quello che pensa Daniela! E di conseguenza nasce una domanda: L’arte e il mondo femminile. Questo connubio non ha problemi o, per la sua esperienza dietro il percorso artistico di una donna c’è ancora qualche lato da limare? “Il mio percorso artistico è appena iniziato, sto muovendo i primi passi ma come sappiamo bene la nostra è ancora una società maschilista quindi penso che ci sia ancora qualcosa da limare”.

La mostra a Soncino titola Art è la forza del colore…perché questo titolo? “Ho iniziato il mio percorso disegnando con il carboncino, mi piaceva, mi dava soddisfazione ma quando ho iniziato a usare il colore ho sentito la forza e la magia dello stesso. Ogni colore smuoveva un’emozione mi succedeva e mi succede ancora oggi di trovarmi a sorride o di essere sul punto di piangere mentre dipingo. Kandinsky diceva: “Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima e, aveva ragione. Il colore è forza”.

Con queste ultime parole Daniela Facchi si congeda. Lo fa in punta di piedi, garbatamente e in modo artistico. Ora sarà la sua arte a parlare il prossimo 23 aprile a Soncino.

Roberta Tosetti


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