2 giugno 2024

Presentato il volume "Francesco Arata : pittore, scenografo e architetto tra ragione e sentimento" alla Fondazione Arata di Castelleone

Domenica 26 maggio presso la Fondazione Francesco Arata di Castelleone, in occasione della apertura nazionale delle Dimore Storiche, è stato presentato il libro “Francesco Arata: pittore, scenografo e architetto tra ragione e sentimento” scritto da Franziska Weitzer, con prefazione della prof. Sara Fontana dell’Università di Pavia.

Sono intervenuti l’assessore alla cultura prof. Orsola Edallo, lo storico Emanuele Motta, la prof. Fontana, l’autrice Weitzer: ha moderato la nipote dell’artista, nonché presidente della Fondazione, arch. Elga Francesca Arata.

Nella corposa prefazione la prof. Fontana ha approfondito il contesto storico nel quale si è svolta l’attività del pittore, la sua appartenenza ai due più originali e indipendenti circoli artistici dell’epoca, Bagutta a Milano e Burano a Venezia.

Ne emerge la figura di un petit meitre pienamente immerso nelle vicende artistiche a lui contemporanee, e delle quali si ha traccia nella sua pittura che evolve pur rimanendo coerente; un testimone appartato ma significativo di quei tempi artisticamente vivaci.

Franziska Weitzer ha ripercorso la vita dell’artista, dagli studi all’Accademia di Brera (allievo di Cesare Tallone) all’attività come aiuto-scenografo alla Scala (a seguito di Vittorio Rota), alle collaborazioni con i giovani architetti Giovanni Greppi e Giovanni Muzio (destinati a luminose carriere) ed alla scelta finale di dedicarsi all’arte.

Ed ha illustrato l’evoluzione della pittura, dall’iniziale impronta divisionista ai colori terrosi e cupi del “Novecento italiano”, dalla tavolozza che schiarisce a confronto con i pittori veneti ed infine la pennellata scura, libera e densa di poesia per la quale è ricordato.

Competente e interessato il pubblico di estimatori del pittore, studenti d’arte e appassionati: graditi ospiti gli storici dell’arte Rodolfo Bona e Cesare Alpini, nonchè le figlie dello scultore Leone Lodi, coetaneo di Francesco Arata, che a Soresina conservano lo studio del padre .

La pubblicazione è stata sostenuta dal Lions club di Castelleone e dalla Fondazione comunitaria della Provincia di Cremona.


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