6 maggio 2021

Agostino Aglio, pittore dell'800 e la sua dinastia vicino a Londra tra colori e ricordi cremonesi

La strada collega via Boschetto a via Naviglio e via Pietro Negroni, in pratica congiunge tre parti a nord della città di Cremona. Ben più a nord, nel borgo di Sutton, piccola area ormai inglobata in quella London Town che sembra sempre più una megalopoli, secoli fa un cartello davanti alla casa che si affaccia al 105 di Cavedish Road recitava silenziosamente la parola Cremona. William J. Dibdin è stato un chimico che quella Cremona di Sutton l'ha vista e visitata di certo, la sua carriera nel mondo della scienza abbracciava l'acqua e i gas ma, soprattutto, di quella che oggi è quasi una megalopoli, William aveva capito molte cose già 150 anni fa. Siamo a metà 1800 nella Londra vittoriana che si sta allargando a vista d'occhio, il colera si abbatte sulla città con una ferocia spaventosa, il tutto parte da una fontanella pubblica a Broad Street che distribuiva acqua infetta, fontanella che il chimico John Snow riuscì ad identificare come la fonte dell'infezione e a far chiudere riducendo drasticamente la pandemia. Dibdin era appena nato allora ma, crescendo e dopo gli studi in chimica, fu colui che propose al Consiglio di Londra, circa 30 anni dopo, di filtrare le acque reflue prima che finissero nel Tamigi perché aveva capito che erano la fonte di innumerevoli potenziali malattie.

Dibdin e Cremona sembrano un binomio difficile da affiancare, eppure il chimico, per certi versi il pioniere in Inghilterra della depurazione delle acque, aveva dedicato parte della sua vita alla città del Torrazzo.

La moglie di Dibdin era Marian Aglio, nipote di tale Agostino Aglio che oggi collega via Boschetto a via Pietro Negroni, incrociando via Naviglio. Verrebbe da domandarsi cosa ci faceva a Cremona nel Sutton la graziosa Marian, risposta semplice: ci viveva in quanto figlia di Agostino Aglio Junior, per dirla come nei casati che contano. Gli sceneggiatori della telenovela Dallas avrebbero potuto tranquillamente prendere come ispirazione la storia di Agostino Aglio, storia divisa tra Cremona e l'Inghilterra, invece delle intricatissime e cattivissime trame familiari che si sviluppavano tra J.R., Bobby e Pamela. Di certo la serie non avrebbe trovato problemi a recuperare spettatori da incollare allo schermo, magari con una ciotola di pop corn, immersi nel racconto di quasi 200 anni di storia di una famiglia di artisti inglesi ma di origine cremonese.

Parliamoci chiaramente, Agostino Aglio, pittore e litografo nato a Cremona nel 1777, a Cremona viene ricordato praticamente solo con la strada di cui si parla poco sopra, fatto molto grave perchè “el cremunèes” Aglio, arrivato oltremanica nel 1803, in Inghilterra è diventato un divo a livello di J.R., anche senza i pop corn che accompagnavano i complotti per il controllo dell'estrazione di petrolio nel Texas. Agostino ha un talento enorme con tempere o matite, in Inghilterra trova lo spazio giusto per sviluppare le sue capacità, i suoi disegni piacciono eccome, ritratti e paesaggi cominciano a farsi strada nel mondo dei collezionisti e dei regnanti come il suo ritratto, e scusate se è poco, a quella giovanissima ragazzina che di nome farà poi Regina Vittoria. Aglio si sposa con Letitia Clarke nel 1805, matrimonio nel complesso felice che porta alla luce due figli, Margaret e Agostino Junior detto Augustine (o viceversa). Agostino da Cremona prende piede come pittore, le sue opere lo rendono famoso sì, anzi famosissimo, ma gli scivoloni capitano a chiunque e il cremonese prende alcune sonore cantonate con il fallimento di persone ai quali aveva affidato i suoi danari. Nessun problema, penna e colori e il buon Agostino è ancora in campo, pronto a ritrarre con schizzi “cosette di passaggio” come il momento dell'incoronazione della Regina Vittoria. Intanto Junior, tanto per rimanere con i nomi come nel telefilm Dallas, cresce e segue le orme del papà formando una propria carriera sempre nelle arti figurative. Piove sempre sul bagnato si suol dire e Junior si sposa con Margaret che di cognome fa Absolon, fin qui tutto bene ed evviva gli sposi, ma Margaret è la sorella di John Absolon famoso pittore ad acquerello per cui risulta facile capire quali fossero gli argomenti alle riunioni di famiglia in casa Cremona, tra suocero, figli, cognati e parenti più o meno stretti. Di certo non il calcio ma forse solo perchè non esisteva ancora. Dato che la famiglia si allarga e i cognomi si allungano più si diventa famosi, i londinesi Junior e Margaret mettono al mondo Marian Aglio la quale, probabilmente, a Cremona non si era stufata di sentire parlare di tempere e colori, dato che diventerà miniaturista, ma decide di sposarsi con un chimico di nome William J. Dibdin che magari parlava anche di calcio a cena, in quanto il campionato inglese cominciava a profilarsi all'orizzonte.

Da quella Cremona al 105 di Cavedish Road, nata grazie ad Agostino Aglio, si snodano secoli di percorsi e parentele quasi tutte legate al mondo dell'arte nelle sue varie forme, secoli di storie e persone che nella Cremona – quella vera vicino al Po – sembrano ormai dimenticate.

 

Nelle immagini il ritratto della Regina Vittoria dipinto da Agostino Aglio e lo schizzo del momento dell'incorazione della Regina 

Marco Bragazzi


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