26 ottobre 2025

Un privato si fa avanti per il Politeama, manca solo l'accettazione del Tribunale. Dopo anni di abbandono nuova vita (commerciale) per lo storico immobile

La proposta è stata presentata ai curatori fallimentari. Manca solo il via libera del Tribunale di Lodi, poi per l'ex Teatro Politeama avrà un nuovo proprietario e un nuovo progetto di recupero. Una immobiliare che ha già realizzato importanti lavori in città si è infatti fatta avanti (il prezzo sarebbe già stato concordato) per acquisire l'ex teatro abbandonato da decenni a venti metri da corso Campi. Poche decine di migliaia di euro (tra i settanta e gli ottantamila) e un'idea su come reinserire il grande spazio della platea e "il matitone" che sale fino alla cupola nel cuore di Cremona. Poco si sa delle intenzioni immobiliari ma l'idea parebbe concretizzarsi con un ristorante sotto il cupolone (con il fascino di cenare guardando il cielo e i tetti di "Cremona la rossa") e uno spazio commerciale sotto per creare una sorta di galleria "Lafayette"in pieno centro. L'idea è senza dubbio interessante e porterebbe anche ad un rilancio dell'asfittico commercio in centro.

Nelle prossime settimane, se la proposta verrà accettata da curatori e tribunale civile di Lodi,  anche il progetto potrebbe concretizzarsi. 

Mentre il Comune di Cremona (che in passato è stato anche responsabile del degrado del teatro Politeama) non ha mai dato segno di vita sul recupero dello storico immobile, ben venga anche l'intervento del privato che sanerebbe così un buco nero nel mezzo del cuore della citrtà. Ricordiamo che ben 6 aste erano andate a vuoto, l'ultima delle quali a settembre (leggi qui). 

Eppure i cremonesi hanno sempre sognato la presenza di un teatro popolare che facesse concorrenza al Ponchielli. La mattina del 9 dicembre 1896, un enorme incendio divorò il teatro Ricci, il teatro popolare di Cremona costruito interamente in legno. Un rogo enorme ed impressionante. La città non poteva stare senza un teatro popolare che facesse concorrenza al teatro Concordia, poi diventato Ponchielli. I cremonesi diedero così vita ad una società con alla testa Ettore Sacchi e subito ricostruirono un nuovo teatro al posto del vecchio Ricci. Nacque così in pochi mesi il magnifico teatro Politeama tra via Cesare Battisti e via Arisi, a venti metri da corso Campi. Un gioiello fatto di stucchi, palchetti e pitture, uno scrigno disegnato dall'architetto Sfondrini, uno specialista del settore che aveva già realizzato lo Storchi di Modena. Questa era la Cremona dell'Ottocento quando l'arte, la cultura, il buongusto lo spettacolo erano di casa in città. L'esordio avvenne con la Boheme di Puccini, quasi una prima nazionale.  Purtroppo come dimostrano le foto di Francesco Sessa, così è ridotto il Politeama, il teatro dei cremonesi che faceva invidia al Ponchielli anche perchè le compagnie di giro più importanti passavano di qui saltando il teatro principale. Opere liriche, concerti, spettacoli da circo, persino incontri di boxe si facevano nella vecchia struttura. Infine il cinema e poi la chiusura e il declino. E quella idea sciagurata diun recupero utilizzando una legge regionale, togliendo al teatro gli spazi dei palchetti, le gallerie, parte del palcoscenico, i locali accessori per farci appartamenti. Un disastro. E' così rimasto il matitone centrale con la splendida cupola rifatta in vetro (non più in rame), la platea, un misero palcoscenico, il foyer e la prima fila di palchi. Sparite tutte le decorazioni, i gessi, gli arredi, il sipario dipinto da Antonio Rizzi.

 

Le foto sono di Francesco Sessa Ventura


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