11 maggio 2021

Una splendida tela di Altobello Melone all'asta da Sotheby's a New York per 80mila dollari, messa in vendita da un privato

Uno splendido olio su tela di Altobello Melone verrà battuto all’asta di Sotheby’s a New York il prossimo 20 maggio. Si tratta di una Madonna con il Bambino e il piccolo San Giovanni Battista, stimato tra i 60 mila e gli 80 mila dollari. Il dipinto è un'opera rara e caratteristica dell’artista cremonese. Fu pubblicato per la prima volta come tale da Ferdinando Bologna, alla cui attenzione fu portato da Giuliano Briganti. Il quadro fonde con successo i vari elementi che compongono lo stile peculiare di questo artista: il paesaggio sullo sfondo è veneto e ricorda in particolare Dosso Dossi, i cui paesaggi furono influenzati dal Giorgione e dal giovane Tiziano; la disposizione del gruppo della Madonna col Bambino davanti al parapetto e al sipario drappeggiato ricorda opere di analogo tema di Tiziano e del giovane Sebastiano del Piombo; e la fisionomia tipica del piccolo San Giovanni Battista trova paralleli in alcuni dipinti di Gerolamo Romanino. I protagonisti di Melone non sono affatto idealizzati e la loro eccentricità conferisce loro credibilità: San Giovanni strattona la veste della Madonna mentre lei fissa distrattamente il vuoto, forse prevedendo il destino del suo bambino, e il Cristo Bambino realistico si distrae ed interagisce con gli spettatori.

Altobello Melone rimase per gran parte della sua vita lavorativa nella nativa Cremona, dove ebbe una carriera di successo come artista. Il cronista veneziano Marcantonio Michiel racconta la prima formazione di Melone con il pittore bresciano Romanino e sebbene il suo stile abbia certamente influenzato le opere di Melone, non è documentato alcun effettivo apprendistato o collaborazione precoce. Lo stile di Melone si mostra attento all’arte del primo Rinascimento veneziano, in particolare di Tiziano, come esemplificato dal suo dipinto dei Due amanti alla Gemäldegalerie, di Dresda, datato da Gregori e Ballarin verso il 1515. Il carattere veneziano delle opere di Melone si accompagna ad un marcato interesse per l’arte tedesca, largamente nota a lui attraverso incisioni e dipinti di Dürer in Italia, come è facile notare nelle sue opere della metà degli anni 1510 e '20, come il suo San Damiano che è firmato e datato 1529. Il nostro dipinto risale probabilmente alla seconda metà del secondo decennio del XVI secolo, all'incirca nello stesso periodo della Fuga in Egitto di Melone del 1517 nel Duomo di Cremona.


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commenti


Enzo

12 maggio 2021 08:30

Solo un aspirante cremonese potrebbe concorrere all'asta Sotheby's del 20 maggio: lo stesso che una quindicina di anni fa, su segnalazione di Marco Tanzi, acquistò la splendida tavola di Gian Francesco Bembo per poi farne dono alla Cattedrale di Cremona. Una speranza e un augurio.