27 marzo 2024

E' morto Marco Tiella, straordinario studioso e un pezzo di storia della nostra liuteria

Se n'è andato la settimana scorsa a Trento l'architetto Marco Tiella, un pezzo di storia della liuteria italiana con profondi legami con Cremona. Tra l'altro è stato presidente della Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco, studioso del restauro degli strumenti antichi protagonista delle grandi mostre su Stradivari e degli studi su Bottesini. Abbiamo chiesto di ricordarlo all'architetto Tiziano Zanisi.

Difficilissimo riassumere in poche righe l’amicizia e la collaborazione che mi hanno legato al Maestro, incontrato nel 1978, quando, giovane professore di disegno, iniziavo a muovere i primi passi all’interno di quella Scuola, che mi ha rubato il cuore, l’IPIALL di Cremona, oggi Istituto di Istruzione Superiore A. Stradivari. In quell’anno, l’Arch. Marco Tiella nella sua veste di Direttore, dava vita al primo Corso per la ricostruzione e il restauro degli strumenti musicali, da cui nascerà la Civica Scuola di Liuteria del Comune di Milano (1980). Avevo la frenetica necessità di arricchire la mia esperienza didattica, confrontandomi con altre realtà che già operavano in Italia e all’estero. Marco mi ha aperto e fatto conoscere un mondo allora a me in parte sconosciuto, ma che ho trovato subito molto affine, forse anche per merito della analoga formazione universitaria, presso la facoltà di Architettura. Interessi comuni e forte amicizia erano gli ingredienti perfetti per l’inizio di un’esperienza che ancora oggi offre spunti di confronto e arricchimento. Di Marco mi ha sempre affascinato la profonda conoscenza della storia, della musica, della tecnologia, della costruzione e conservazione degli strumenti musicali e la sua insaziabile sete di ricerca e di studio, quali strumenti indispensabili per un contributo serio e completo al dibattito sia di metodo sia di operatività pratica che caratterizzano anche il mondo della liuteria contemporanea. La stretta collaborazione tra le Scuole di Liuteria, convegni e seminari, rapporti con musei, collezioni pubbliche e private, viaggi di studio, frequentazione di Istituti di ricerca…sono sempre stati materia prima per lo sviluppo di un metodo scientifico e profondo, con un approccio mai banale ai problemi della costruzione e conservazione degli strumenti musicali, per la formazione di un diverso riferimento critico. Veramente impossibile elencare le esperienze e i lavori condotti insieme: solo per citare alcuni esempi, ricordo il Seminario Internazionale per la Didattica del Restauro Liutario e Mostra di Liuteria (Premeno 14-19 settembre 1981), e il Convegno Internazionale Per una Carta Europea del Restauro - Conservazione, Restauro e Riuso degli Strumenti Musicali Antichi – Venezia 1985 Anno Europeo della Musica, la pubblicazione del libro Contributi allo Studio del Restauro degli Strumenti Musicali – Editrice Turris, Cremona 1990, la nascita della rivista Liuteria: tecnica – cultura – ricerca organologica, oggi Liuteria: musica cultura… Ho conosciuto gli aspetti più geniali della sua poliedrica personalità durante gli anni di Presidenza dell’Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco  (1987/1993), segnati dalle importanti mostre Stradivari e i liutai cremonesi dall’URSS, Palazzo Comunale Cremona 20 sett. – 8 ott. 1988 e Omaggio a Bottesini, Palazzo Comunale Cremona 19-29 Ottobre 1989 con il Convegno di Studi,  Giovanni Bottesini e la civiltà musicale cremasca, Crema 25 ottobre 1989 e la nascita del Concorso Internazionale per giovani contrabbassisti sotto la direzione artistica del M° Franco Petracchi. La profondissima conoscenza nel campo della musicologia e dell’organologia di Marco non ha mai offuscato la sua genuinità, mai macchiata da cattedratica supponenza: amico vero, s’illuminava scoprendo l’eccezionalità nell’ordinario, come fosse un poeta delle piccole cose, nate spontanee intorno al tavolo di un’osteria, in una baita della val di Resia, o nella dacia di Alexander Krylov nelle vicinanze di Mosca.

 

Tiziano Zanisi


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commenti


Primo Luigi Pistoni

27 marzo 2024 07:50

L'ho conosciuto, una persona straordinaria in un periodo molto ricco e fertile di iniziative, Cremona ha conosciuto uno dei momenti più alti con la sua presenza. R.I.P.

claudio bini

24 ottobre 2024 15:00

Un personaggio di cultura poliedrica . Nel lontano 1976 la facolta di Fisica di Pisa lo nominò relatore esterno per discutere la mia tesi di laurea di Acustica Musicale . Discutemmo una tesi sul rapporto Timbro ed accordatura dell'Archicembalo di N Vicentino che aveva fedelmente riprodotto A distanza di decenni non ho mai dimenticato la sua affabilità , preparazione , disponibilità . Grazie Proff