I Servizi Sociali fondamentali per le nostre comunità. Siamo all'emergenza
In queste settimane si dibatte molto della questione dei Servizi Sociali. Mi verrebbe da dire, finalmente.
Da troppo tempo i Comuni sono in difficoltà, ma hanno sempre fatto fronte agli impegni, anche se con sacrifici enormi e con non poche preoccupazioni.
Ora però la situazione è diventata quasi insostenibile. In pratica, siamo in una condizione di emergenza endemica, ma quel che spaventa è che questa situazione continua a peggiorare.
I Servizi Sociali sono fondamentali e una comunità si caratterizza in positivo con il livello qualitativo dell’assistenza che riesce ad offrire ai cittadini.
Premesso questo, non si può negare che per Comuni piccoli come Ricengo, ma credo anche per gli altri, i Servizi Sociali siano una spada di Damocle che fa paura.
Prendiamo ad esempio l’assistenza ai minori. È una delle voci che incide maggiormente sui costi. Non può essere prevista. Il Comune potrebbe in un anno dover fronteggiare un nuovo caso oppure molti di più. Ogni singolo minore da assistere incide per migliaia di euro sulla spesa corrente. È inutile evidenziare che se i minori da tutelare sono numerosi il bilancio del Comune va in crisi. Stato e Regione dovrebbero intervenire. Negli ultimi anni questa voce per il mio Comune è aumentata di 40 mila euro. Una stangata per una realtà come la nostra.
Stesso discorso vale per le certificazioni del Servizio di Assistenza per l’Autonomia Personale (SAAP).
Queste certificazioni sono in costante aumento e coinvolgono la scuola. Dovrebbe essere il Ministero che si occupa di istruzione a sostenerle.
Poi c’è il problema delle assistenti sociali. Svolgono un lavoro molto importante, ma il settore è in crisi per la scarsità di operatori. È improrogabile e prioritario rivedere l’organizzazione del loro impego sul territorio. E’ necessario renderla più funzionale ed efficiente.
Io credo per che più in generale s’imponga una riflessione sulla gestione della Comunità Sociale Cremasca. Non è una critica sul suo operato, ma uno stimolo per migliorare i suoi interventi e - io credo - per adeguarsi ai tempi. Auspico un’approfondita analisi della struttura per migliorarla. Tra gli interventi urgenti, la puntuale rendicontazione delle spese, figura tra quelli non più rinviabili.
Per i sindaci apprendere dal bilancio 2022-2023 di Comunità Sociale Cremasca che nel 2023 i Comuni hanno versato per la gestione associata circa un milione in più (9 milioni 486 mila euro) rispetto all’anno precedente (8 milioni e 472 mila euro) non è stata una bella notizia. Ma nessuna polemica. Mi auguro che a settembre si discuta della questione. Ripeto, non per criticare, ma per trovare soluzioni che migliorino il servizio.
Sindaco di Ricengo
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commenti
Stefano
15 agosto 2024 14:52
Al Comune di Cremona la nuova giunta prende fior di soldi, in aumento rispetto all'ultima tornata. Per loro i fondi ci sono sempre, sempre in aumento ma in tutti gli altri settori pare in diminuzione. Se ne deduce a chi servono le elezioni, piccole e grandi. Ai politici, non ai cittadini.
Giuseppe Zagheni
18 agosto 2024 14:24
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno In genere ti cittadini pensano che il comune sia una specie di " Pozzo di San Patrizio " dove si butta il secchio e si tirano su i soldi.Beh non è così, è importante che certi servizi siano mantenuti .Troppo comodo demandare ai comuni le cose eroi non fornire un adeguato finanziamento. Continuando di questo passo saranno costretti a rinunciare alle loro funzioni,e verrà a mancare il tessuto sociale, cioè quello che rende un Comune un'entità viva e solidale.