Il professore sostituito dall'intelligenza artificiale: è un ritorno al nozionismo
La signorina Marie Wangler, nel Kansas della corsa all'oro del 1870, era la maestra della scuola Cremona, luogo deputato a raccogliere i bambini della zona per fornire loro una istruzione. Per mantenere fede al suo mandato Miss Wangler girava la contea raccogliendo i ragazzi figli di minatori per portarli sui banchi del suo piccolo istituto, lo faceva perché, in questo modo, i bambini avrebbero potuto studiare ed apprendere, per poi poter consapevolmente fare le loro scelte. Oggi, a 150 anni di distanza, miss Wangler viene ricordata come una tra le migliori insegnanti del Kansas, una persona che ha fatto dell'insegnamento la sua ragione di vita. La notizia odierna, più o meno, è solo la formalizzazione di qualcosa che ormai nell'aria da tempo, una stupenda novità secondo l'ottica di coloro che spesso vedono il progresso più negli strumenti messi a disposizione che neanche nei cervelli da far lavorare.
Da qualche giorno in Inghilterra, per “soli” 30000 euro circa, ventidue studenti di un istituto scolastico – minorenni, come ben specificato dagli attori di questa innovazione – seguiranno un corso di preparazione per un esame di stato avendo come professore solo una intelligenza artificiale. Lo strumento della intelligenza artificiale, quindi, non sarà più visto come un processo di integrazione allo studio, più o meno volontario, ma come ciò che fattivamente insegnerà e preparerà gli studenti al percorso di apprendimento. La struttura del corso, da quel poco o nulla che posso aver capito dato che non sono una persona moderna, si basa sul fatto che i ragazzi verranno dotati di visori con profili personalizzati per la realtà virtuale e, grazie ad una piattaforma messa a disposizione dalla scuola, l'intelligenza artificiale li guiderà nel loro percorso di preparazione, rigorosamente attraverso un mondo lontano da quello reale, senza l'insegnamento dei professori. Saranno in classe? Si presuppone di sì, quindi, a meno che non decidano di seguire le lezioni mentre sono ancora tra le braccia di Morfeo, dovrebbero poter condividere almeno l'aria con i relativi compagni di classe, termine che nel futuro rischia di diventare un inutile orpello da tirare fuori quando racconteranno ai nipoti di quei tempi in cui vi erano ancora le classi. “Ma non saranno soli!” recita il mantra del corso che guarda al futuro, perché vi saranno dei tutori, quindi non professori nel senso stretto del termine, sempre a disposizione in caso di problemi tecnici con la piattaforma o l'intelligenza (quella artificiale), per i contenuti dell'insegnamento si vedrà. Spariti i professori verosimilmente spariranno anche, nel breve, i tutori, sostituiti da altre intelligenze artificiali in una sorta di corsa al “meno umanamente possibile” la quale, finalmente, farà approdare tutti in quel fantastico Nuovo Mondo sviluppato con radici ben salde nel campo del giornalismo e dell'insegnamento, perché meno si spiega o si fa capire e meglio si possono gestire le persone. L'importante è che questi presupposti si espandano in molti altri settori, altrimenti il castello di carte è destinato a crollare. Grazie a visori e alla piattaforma gli studenti, ad occhio e croce, saranno completamente isolati dentro una comunità, a pensar male vien da credere che si stia cercando di annullare la parte emotiva di un percorso scolastico per sostituirla con una sorta di bolla da apprendimento nozionistico che dipenderà da programmatori, non dai professori o dai compagni di classe. Isolati in un mondo “su misura” nelle aule spariranno le occhiate, quasi mai condivise sia chiaro, alla compagna di classe tanto carina, spariranno i commenti tra ragazzi sulla avvenente supplente appena arrivata, spariranno le domande rivolte ad altri o a coloro che siedono dietro una cattedra. Spariranno molte cose e non solo biro, fogli, diari o libri, perché dentro un visore, sempre ammesso che si possano spendere 30000 euro all'anno, si potrà sapere tutto senza contestualizzare nulla, sarà la piattaforma a farlo con l'unico limite di poter spendere e di estromettere ogni emozione legata al vivere in una comunità. Il rischio è legato al progressivo annullamento delle capacità decisionali di una persona dove, giuste o sbagliate che siano, il saper prendere decisioni e il confronto rappresentano ancora la vita quotidiana di ogni individuo. Come abbia fatto l'uomo ad evolversi in migliaia di anni scrivendo, studiando, confrontandosi e interagendo con compagni di classi e professori è ancora da capire, dato che oggi questi passaggi vengono presentati quasi come un retaggio negativo che ha creato solo problemi, invece di aver formato cervelli. Nel Nuovo Mondo spariranno anche gli sfottò tra i banchi con il mio compagno di classe Valerio, bresciano d.o.c., quando c'era da giocare Cremonese – Brescia, mentre arriveranno nuovi tipi di esami, esami dove di certo passeranno tutti con il massimo dei voti perché verranno creati dalla stessa intelligenza artificiale che trovi in classe.
Nozionismo scolastico buono al massimo per far colpo su un social e mass media sempre più legati alla sola comunicazione, invece che alla informazione, saranno il cavallo di battaglia di questa nuova forma di apprendimento dove, ma il percorso è già a buon punto, figure come i giornalisti e i professori saranno destinate a sparire, mentre gli studenti diventeranno sempre più relativi, dato che dovranno sempre meno interagire tra di loro, sempre ammesso che non vadano nel panico per un normalissimo blackout o per un blocco improvviso dei visori.
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commenti
Michela
12 settembre 2024 12:29
In effetti a questo punto non si dovrebbe parlare più di insegnamento bensì di programmazione
Stefano
12 settembre 2024 22:19
Bravissimo. È la fine dell'umanità, della civiltà. Migliaia di anni di evoluzione buttati al vento. Una pseudocultura finalizzata non solo al business, che è sempre il principale motore, ma anche all'appiattimento mentale e personologico trasformando questi pseudostudenti in piccoli automi spersonalizzati,ad immagine e somiglianza dei loro robotiani insegnanti. E quindi totale controllo delle menti. Persone trasformare in pecore ove tutta l'individualità fondante del sapere, dell'interagire e del provare emozioni,viene abolita verso un nuovo mondo il cui unico risvolto positivo è farci rimpiangere il vecchio. L'occhiata all'amica carina,lo sfottò al rivale sportivo...
Manuel
13 settembre 2024 15:19
... ma il tutto non è funzionale al consumismo?
Se sì, allora è perfetto.