13 novembre 2025

Lo strano caso di Garibaldi (corso) e Stradivari (statua) tra vetrine spente e pochi frequentatori

Lo strano caso del Dottor Corso Garibaldi e del Signor Stradivari. La Londra vittoriana aveva un suo fascino nonostante venisse rappresentata come cupa e triste, era la perfetta fucina per generi letterali da leggere tutto d’un fiato mentre fuori diluvia, così come la Cremona odierna quel fascino tipico di una città – dovrebbe – averlo anche oggi, eppure il Dottor Corso Garibaldi e il Signor Stradivari potrebbero non pensarla allo stesso modo. In pratica potremmo tranquillamente parlare di Cremona, senza tirare in ballo il Jekyll e Hyde o il “cremonese” Sherlock Holmes.

La magia, o l’incubo ricorrente che si snoda lungo una tra le strade fondamentali di una città che si rivolge al futuro, perché il passato è già superato da un bel pezzo, sembra uscito pari pari da quelle penne, di eccezionale livello, che animavano le notti buie tra i vicoli di una Londra nebbiosa e pericolosa costellata da luoghi destinati a diventare famosi o già famosi in quegli anni. Mentre dal Tamigi arriva solo l’ovattato scampanellio delle imbarcazioni che attraccano sulle rive, i campanili delle chiese ricordano con puntualità l’ora esatta, che sia per alzare le serrande o chiuderle, in questo caso si spera non definitivamente.

Il Dottor Corso Garibaldi a Cremona ci abita da un po', il Signor Stradivari ci ha vissuto – o nei pressi - tutta la vita, questione di secoli per entrambi, così il primo osserva l’ennesima chiusura di una attività storica, che altro non è che il susseguirsi di eventi concatenati, mentre l’altro osserva i pochi passanti che, ormai, non si fermano neanche davanti al suo busto, ma anche questo rappresenta una concatenazione di eventi e scelte. Un motivo ci sarà se durante le notti nebbiose, ma anche nell’imbrunire estivo quando il chiarore fatica a sparire, la statua viene vandalizzata, per poi rimanere tale mentre da tutte le parti si vuole ricordare sempre il suo nome quasi come fa tutte le volte l’ispettore Lestrade di Scotland Yard quando entra dalla porta del 221B di Baker Street.

Nelle viuzze laterali le ragazze girano con borsette attrezzate di spray al peperoncino, dato che la fauna che si sta sviluppano come i floreali licheni nei dintorni ha caratteristiche molto poco interessanti da scoprire e ormai diffuse in tutta la città. Il Signor Stradivari non può neanche continuare a lamentarsi del fatto che le luci serali tendono a sparire così come spariscono passanti e vetrine, perché il Dottor Corso Garibaldi fa fatica a far capire che senza negozi rimangono buone solo le luci fioche delle case e il professor Moriarty, tra vicoli e palazzi chiusi nel buio e nel silenzio, ci sguazza con costante aggiornamento come le statistiche del caso. Quando arrivano le feste le strade della città si animano, così racconta il dottor Watson, ma il Dottor Corso Garibaldi e il Signor Stradivari non vedono traccia di quelle persone che dovrebbero affollarsi lungo una via storica, anche solo per leggere una targa inserita nel muro di una casa. Sono solo percezioni le sue, gli viene ripetuto da anni da Westminster, mentre lungo la strada tutto viene dimenticato la cortese signora Hudson fa presente al suo inquilino Sherlock Holmes, il quale suona con molta poca grazia il suo violino Stradivari, che il palazzo dove vive al 221B di Baker Street è storico, del 1200 circa ed è posto al centro della città nuova, quindi dovrebbe venir tutelato e valorizzato come si deve ad una opera d’arte che racconta un bellissima parte della storia di una città. Il palazzo in questione viene spesso nominato dal Dottor Corso Garibaldi, dato che se lo ritrova – circa – a metà del suo percorso e potrebbe essere il punto di partenza di grandi progetti che aiuterebbero anche il Signor Stradivari con la sua statua vandalizzata e la piccola targa attaccata in alto su un muro.

A Westminster poco importa, la nebbia e il silenzio che avvolge le poche persone che girano lungo quel tratto di strada non sembrano essere un problema così come non lo sono i negozi chiusi, l’importante è dire che lungo il Tamigi tutto venga percepito bene, che poi quella nebbia arriverà a coprire tutta la città è relativo, lo dicono le statistiche. Il Dottor Corso Garibaldi e il Signor Stradivari si osservano con malcelata tristezza, il loro è un caso strano, perché mentre tutta la Londra vittoriana si prepara ad ispirare nuovi grandi scrittori loro osservano quel fascino ormai perduto dissolversi tra vetrine chiuse e case storiche dimenticate.

La foto di corso Garibaldi è stata scattata domenica scorsa alle 10,30 durante il primo week end della festa del Torrone, quando erano affollate piazza del Comune e piazza Stradivari

Marco Bragazzi


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commenti


harry

13 novembre 2025 11:53

Epperò, si vede la pavimentazione di pregio, in corso Garibaldi!

Lara

13 novembre 2025 12:56

Tolte le sporadiche manifestazioni purtroppo l’intera città è tutta cosi …sempre tutto il resto dell’anno vedi il degrado in piazza Roma

marco

16 novembre 2025 13:25

Bah...per quanto riguarda le sporadiche manifestazioni credo proprio che Lei non sia obbiettiva o abiti in periferia e non venga in città.
Piazza Roma è degradata non per colpa delle manifestazioni che vi vengono portate(meno male) ma a causa dell'inciviltà di chi la frequenta.

Agostino

13 novembre 2025 13:27

Ormai i negozi chiusi sono anche in corso campi anzi ne chiuderà un altro a fine anno, domenica mattina poi era uguale anche perché la manifestazione era in piazza duomo

Lev

13 novembre 2025 13:21

In effetti c.so Garibaldi è diventato una sorta di buco nero. Quasi quasi ti viene da rimpiangere le strisce azzurre zigzaganti realizzate dalla prima giunta Galimberti

Marco

16 novembre 2025 17:14

Pero' vedo tanta gente che parla, come i giornalisti (il cui compito e' trasmettere la realta'), ma a parte BLA BLA BLA, non vedo proposte - Vi confermo che questa giunta non l'ho votata, ma tanti leoni da tastiera per fare l'articolo o per riempirsi la bocca, ma nessuna proposta.....oggi ho letto anche l'ultima delle ultime .....SERVE FARE RETE SINERGICA ...e cioe'..... gum inventat l'acqua calda ....BLA BLA BLA BLA...

marco

18 novembre 2025 12:03

Corso Garibaldi non è stato hai in sintonia con I Cremonesi che si fermano svoltato l'angolo.
È brutto, inadeguato,mette tristezza, troppo largo e in estate di giorno è una fornace e la sera un deserto se escludiamo qualche rara manifestazioni.
Perché non provare a spostarvi un giorno del mercato o una qualche manifestazione che settimanalmente è presente in Piazza Stradivari?


Hanno lrovatoya riempire gli spazi con giochi di strada ma non ha funzionato.