Quella colonna di macchine in via del Sale e il viale Po a mezzo servizio. Quartiere snaturato. Cantieri tutti insieme e strade chiuse
Il campanile della chiesa di San Marcellino ha un suo perché, è uno dei monumenti da visitare a Cremona, di certo molte persone quel campanile, visto il tempo che si perde in colonna in via del Sale, potranno ammirarlo e studiarlo con cura. Un piccolo vantaggio visivo rispetto ad altre città dove, per esempio, potresti rischiare di dover rimanere ad osservare quei monolitici casermoni di stampo sovietico degli anni '50. Viale Po, invece, non offre più lo sbocco in piazza Cadorna, la vista del Torrazzo non può essere così attenta come quella su San Marcellino e poi c'è il totem che sembra volersi inserire nella visuale anche la strada è chiusa. Uscire da via Vecchia è come un appuntamento al buio; se le cose vanno trovi una nuova amicizia o qualcosa di meglio, se le cose vanno male conti separati e arrivi a casa in tempo per finire di vedere la partita alla televisione. Da quello sbocco hai tre direzioni possibili, andare sulla corsia verso via Giordano o verso via Boscone vuol dire bloccare il traffico, gli altri ti guardano in cagnesco ma non esistono altre soluzioni; se giri a destra verso largo Azzurri d'Italia, rischi di trovarti, dato che la fila è corposa, quei veicoli che si immettono direttamente sulla corsia parallela già da parco Sartori; a questo punto le alternative sono poche e ti tocca molto democraticamente percorrere la strada sul marciapiede. Una visione moderna sull'utilizzo delle quattro ruote. Sarebbe vietato mettersi in doppia corsia già all'altezza di parco Sartori, in quel punto la strada è a doppio senso di marcia ma, davanti ad una necessità, si cerca di sviluppare l'ingegno. Un po' come il motto dei Marines quando finiscono nelle grane durante una operazione, “Adattati, improvvisa, supera l'ostacolo”, da dire che qui gli ostacoli sono tanti, un po' come i musicisti di James Brown che, quando rischiavano di perdere il ritmo in un concerto, cercavano di improvvisare per evitare le salate multe che il Padrino del soul rifilava a coloro che andavano fuori tempo. Viale Po ha un certo fascino, parzialmente chiuso verso il centro decide di offrire il massimo di se stesso con l'immissione verso via del Lugo, la coda si forma davanti alla struttura che vieta l'accesso, qualcuno ha già incontrato la segnaletica sull'angolo mandandola a tappeto, ma via Lugo rimane l'unico sbocco disponibile delle due colonne alternate di veicoli, in pratica sembra la fila per i parcheggi dei mega concerti degli anni '80, fila da rispettare tenendo ben presente il cartello dei 30 km orari posto all'ingresso della strada. Da viale Po non puoi entrare in via della Ceramica per puntare verso via Vecchia, lo fanno, in barba al divieto di svolta, in diversi, del resto il semaforo di via Vittori, quando hai davanti una fila unica, sembra lontano quanto una vincita al Lotto. La parte iniziale di via Trebbia è chiusa per lavori, in pratica la zona ovest della città si basa su via del Sale e viale Po a mezzo servizio, il traffico si convoglia in direzione di via Giordano o di via Massarotti, qualcuno cerca di districarsi con manovre da alchimista ma, alla fine, recuperi sì e no 30 secondi. I lavori, e ci mancherebbe altro, vanno fatti, meglio se d'estate meglio con le scuole chiuse, di certo una diversa organizzazione e sviluppo degli stessi potrebbe regalare meno emozioni e, magari, un po' meno di problemi al traffico cittadino, ma non si può avere tutto, abbiamo già il campanile di San Marcellino da ammirare. Un minimo di sacrificio è un passaggio necessario per migliorare le cose, è un passaggio che di certo diventerebbe più semplice se strutturato – forse – in una maniera diversa, nessuno pretende miracoli ma in questo esatto momento lo strombazzare dei clacson non è esattamente poetico come il frinire estivo delle cicale. Il problema è che non dura qualche minuto ma alcune ore ordinatamente sparse lungo la giornata. Non sono a conoscenza se le aree commerciali interessate da questi cambiamenti siano state avvertite ma, di certo, il nuovo equilibrio sul traffico dovrà essere considerato, oggi è giovedì, i weekend di ritorno dalle canottieri o dal ponte sul Po potrebbero regalare emozioni e sussulti che manco Ursula Andress sulla spiaggia con James Bond saprebbe regalare. Rimane quel campanile da studiare, almeno riesce a riappacificarti, anche se solo parzialmente, con la coda inesorabile che, si spera, sia un fenomeno solo passeggero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Innominato
12 luglio 2024 04:51
Gli incapaci
Marco
12 luglio 2024 17:07
Ma daiii....manco fosse una tragedia greca.
Mai stati a milano,Brescia....li il caos è h24.
Ci sono state montagne di polemiche per i cantieri non realizzati e adesso che finalmente ci siamo altra montagna di polemiche perché danno fastidio
Vogliamo una città efficiente ma manca la voglia di sopportare per un periodo di tempo non infinito dei disagi.
Se fossero stati realizzati in inverno avrei capito ma l'estate permette l'utilizzo (per chi può) di altri mezzi .
In ogni caso è stato capito che ci sono alternative (vie laterali viale Po, uscite tangenziale e in extremis l'autostrada.)
Serve un po' di pazienza.
Roberto
12 luglio 2024 17:46
Segno che cremona è un paradiso. Prendiamo la macchina alle 7 per andare a milano ad un appuntamento per le 8 e 30 ed arrivi alle 10. Se ti va bene. E non trovi nessun campanile. Il caldo asfalto della tangenziale. Brescia, Bergamo, uguale. Se dei lavoro vanno fatti, lo scrivi giustamente, bisogna farli. La.posozione di quel buco è drammaticamente scomoda e di alternative non ne vedo molte. D'altronde anche durante l'anno, alle 8 ed alle 18 la città si muove. E lo stare in coda 10 minuti diventa una rottura di pelle..
Stefanalli Nicola
13 luglio 2024 16:04
Purtroppo con 10 anni di amministrazione Galimberti...di cui 5 con il vicesindaco Virgilio che ora è sindaco a tutti gli effetti...hanno fatto poco niente per le infrastrutture per le viabilità...ora con tutte le promesse del neo sindaco cercano di correre ai ripari ...troppi lavori iniziati insieme causando disagi con il rischio di fare d lavori malamente...in tangenziale non capisco perché non li fanno durante la notte e tutta non a pezzi...come fanno in altre città! Gli operai lavorerebbero in sicurezza e non sotto il sole cocente(meno traffico) e l'utente non si trova obbligata rimanere in colonna sotto il sole..
Gio
13 luglio 2024 17:17
Si ma ragazzi, non siamo mai contenti è... Un po' di pazienza.