2 settembre 2022

Opere del passato e contemporanee: e Paola Moglia viene affiancata a Giotto

Non c’ è migliore gratificazione per un artista contemporaneo che essere avvicinato, o meglio ‘congiunto’, con un gigante dell’arte del passato; in questo caso con il mitico Giotto di Bondone. L’onore è toccato a Paola Moglia eclettica pittrice cremonese che dall’8 al 27 settembre (ore 11-18) parteciperà con una sua opera alla collettiva ‘Congiunti. Confronti, affinità, nuove letture tra un’opera del passato e una contemporanea’ in programma nel suggestivo Castello Sforzesco Visconteo di Novara per l’organizzazione di Start.

I curatori dell’esposizione hanno scelto, nel vasto repertorio della Moglia, un’opera materica bianca. Dal fondo emergono: piccoli rami. Foglie, in balia del tempo. Leggerissime perline a mo’ di stupefacenti bacche naturali. Intrecci naturali che si stagliano su uno sfondo vivido. Segnato dalle increspature della materia che lo fanno vivere e dialogare con gli elementi naturali cristallizzati dal colore.

Un richiamo forte a quell’albero solitario che Giotto ha dipinto nel ‘Compianto’ sulle mura della Cappella degli Scrovegni di Padova. Un dipinto tra i più rivoluzionari dell’arte giottesca per la vivida umanità dei volti che dei personaggi attorno al Cristo morto. Ma non solo. Anche per lo scenario esteriore racconta una sua storia: è la disperazione del Creato sconvolto difronte alla morte del suo Creatore. La Natura di irrigidisce in un atto estremo di compassione. I rami dell’albero, piantato su nuda roccia, si spogliano. Restano nudi. Immobili.

Conficcati in quello sfondo che è un cielo vivido come lo sfondo creato da Paola Moglia per i suoi di rami e per le sue perle simbolo di frutti. Ecco dove le due opere si congiungono nel racconto di una natura ferma. In attesa che arrivi un futuro che sciolga un duro nodo di grande dolore per il tempo che fugge e per la morte di Dio. Conferenza stampa di presentazione e inaugurazione della Collettiva l’8 agosto a Novara, ore 11, con Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice.


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