Gaza è Palestina, Gaza è dei palestinesi! Non è questa la via della pace e della convivenza tra due popoli: l'uno signore, l'altro servo
Gaza è Palestina, Gaza è dei palestinesi! Per questo chi è per la libertà di ogni popolo sulla faccia della terra si dichiari con forza contrario ad ogni forma di "protettorato" imposto ai palestinesi di Gaza e Cisgiordania. Non è questa la via della pace e della convivenza tra due popoli: l'uno signore, l'altro servo. Ridurre Gaza a "Striscia dello zio Tom" significa riportare in auge in pieno XXI secolo il colonialismo inglese e lo schiavismo statunitense dell' '800. Con Trump assistiamo alla rivincita degli Stati razzisti del Sud e al secondo assassinio di Lincoln. Non meraviglia che questa soluzione neocoloniale sia condivisa dalle Monarchie del Golfo che di democratico hanno assai poco. Meraviglia invece la regressione di gran parte dei Governi europei che sembrano più gli eredi della Vandea reazionaria che degli ideali della Rivoluzione francese. In questo quadro che rinnega l'universalità dei diritti umani, il valore e il rispetto del Diritto internazionale, il principio dell'autodeterminazione dei popoli tanto caro a Mazzini, a Garibaldi, ai partigiani antifascisti, noi pacifisti del XXI secolo torniamo a dichiararci di nuovo "abolizionisti": abolizionisti della schiavitù, abolizionisti di ogni forma vecchia o nuova di colonialismo, abolizionisti di ogni forma di apartheid.
Per questo condividiamo la missione umanitaria della Global Sumud Flottilla consapevoli che se una missione è davvero umanitaria porta con sé valori e principi costituzionali pienamente politici legittimati dal Diritto internazionale: il diritto di ogni essere umano alla libertà, alla vita, a non essere discriminato ma ad avere una cittadinanza, una patria, un lavoro, una abitazione. La delegittimazione del Diritto Internazionale da parte del Governo italiano è gravissima: non è che l'altra faccia della messa in discussione della nostra Costituzione iniziata con Berlusconi e ora portata avanti dal governo Meloni. Di fronte alla complicità del governo Meloni con il governo criminale di Netanyahu la dichiarazione dello sciopero generale da parte di Cgil, Usb,Cub e Cobas non è solo legittima, ma doverosa.
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commenti
marco
9 ottobre 2025 05:57
La missione della flottiglia di rompere l'assedio di Gaza via mare per creare un corridoio per gli aiuti umanitari è un esempio unico e lodevolissimo.
Si è sostituito a tante chiacchere e ritardi.
Scioperare è legittimo ma mi aspetto da parte dei sindacati organizzatori il massimo controllo sui cortei dove gruppi di autonomi dei centri sociali e centri studenteschi composti perlopiù da giovanissimi cercano volutamente lo scontro violento per creare un clima di disordine e paura, protetti da chi li difende dichiarando legittimo il loro modo di protestare.
Noto con piacere che i normali cittadini si stanno muovendo per isolarli, segno che stanno prendendo coscienza dei pericoli insiti in queste devianze guidate e fuori controllo .
Poi dichiarare l'Italia complice di Israele quando i grandi assenti sono i paesi arabi non mi trova d'accordo.
Europa tutta poco può fare se non condannare il conflitto e aiutare materialmente.
Non penso che dichiarare guerra ad Israele e perché no alla Russia sia nei programmi del governo e dell'Europa.
Ricordo a tutti che anche l'Italia e' stata colonialista alla faccia diritto dei popoli alla libertà .
Scioperiano ma anche contro TUTTE le guerre e le pulizie etniche come quella degli Iuguri in Cina , nel Darfur o degli Armeni .
Stefano
9 ottobre 2025 20:35
Su tante cose che scrive Marco sono d'accordo , ma nelle prime righe le spara un po ' grosse dimostrando profonda insipienza. La missione della flotilla sarebbe servita ,lui dice, per " creare un corridoio per gli aiuti umanitari " ? Ma guardi che i corridoi ci sono da un pezzo legalmente come previsto dagli accordi internazionali e non hanno certo bisogno di essere supportati dalla Flotilla perché basta un minimo di intelligenza per capire che ben altri sono i sistemi per portare questi aiuti tra cui l'uso degli aerei che sono molto più rapidi ad arrivare. Riguardo ai cd aiuti umanitari, rispetto alle sparate di Conte, quelli della flotilla erano solo di 40 tonnellate, ovvero il carico di un mezzo camion di trasporto merci x il quale hanno mobilitato 500 persone su oltre 40 barche e rischiando anche la pelle visto come è andata a finire nel 2015. Quindi più che eroi, sono parsi a molti degli incoscienti disgraziati. Riguardo ai cd "ritardi " rispetto a cui la missione della flottiglia si sarebbe " sostituita" , Marco forse non sa che il governo italiano nel frattempo ha già trasportato a Gaza ben 2300 tonnellate di aiuti. Tutt'altra cifra! Si informi meglio allora prima di scrivere.
marco
10 ottobre 2025 15:00
Purtroppo devo contraddirti...la mia non è profonda insipienza ma riporto quanto affermato in diretta durante una trasmissione televisiva serale al tg1 da un componente della flottiglia .
Quindi il trasporto degli aiuti era simbolico.
Sono ben al corrente di quanto fatto ddl governo italiano e trovo assurdo denunciare la Presidente del Consiglio di collaborazione nel genocidio dr popolo palestinese.
Li ho definiti ritardi perché l'organizzazione degli aiuti gestiti anche dagli americani hanno fatto morti e non sono stati protetti dalle ruberie di Hamas dove circa il 70% dei camion sono stati assaltati e depredati compresi quelli paracadutati
Questo è quanti dovevo per rispondere alla mia presunta mancanza di informazioni.
Saluti
Stefano
10 ottobre 2025 19:15
Errata corrige...visto come è andata a finire nel 2010.
Manuel
11 ottobre 2025 12:52
Le Flotillas, come le impressionanti manifestazioni di piazza organizzate in tutto il mondo, hanno suonato la sveglia a molti governanti.
In questi due anni, molti paesi hanno fatto misere figure di fronte ad un genocidio pianificato. Alcuni paesi hanno addirittura sostenuto Israele con armi, denaro, sistemi di difesa: andate a cercare voi, uomini liberi ed imparziali, quali siano stati questi esempi di collaborazione indiretta.
La mia impressione, è che ci siamo svegliati tardi (o troppo tardi) di fronte ad uno scioccante evento storico di tale portata (ovviamente parlo di maggioranza, poiché proteste, appelli, raduni, anche oceanici, si palesarono dopo poco l’inizio lo sterminio israeliano).
Spero che i ciclopici raduni susseguitisi negli ultimi mesi in Europa, ci permettano di salvare un pochino la faccia (un po’ come la resistenza dopo lo 08 settembre 1943), quella che non salveranno i nostri governanti.
Sui paesi islamici: anche loro dovranno fare i conti con il silenzio, la paura, la connivenza, esibiti dalle classi dirigenti.
Netanyahu, comunque, non ha intenzione di fermarsi ed ora dovrà trovare un altro nemico, un altro fronte da accendere.
Per Trump un’altra rogna (o un’altra occasione) da gestire e intanto ammassa armi e truppe presso le basi USA in medio oriente.
Staremo a vedere.
Stefano
11 ottobre 2025 19:10
Manuel persiste a sostenere falsità. Di genocidio non si tratta, men che meno pianificato, nessuna Corte mondiale finora l'ha dimostrato ma a parte questo ,genocida come struttura c'è chiaramente Hamas, perché il suo statuto si fonda proprio sul principio di sterminare gli ebrei,come hanno provato a fare quel fatidico 7 ottobre, e di cancellare lo Stato ebraico come tentarono di fare gli arabi all indomani della decisione dell'Onu di permettere la nascita dei due stati, palestinese ed ebraico, che Israele accettò ma che tutti gli arabi confinanti, compresi i palestinesi, rifiutarono ,facendo poi guerra immediata ad Israele che persero miseramente. Se avessero accettato, la Palestina ci sarebbe già da 80 anni. Mi aspetto che prima o poi dunque, oltre ad imparare il lessico giuridico che impedirebbe di parlare a vanvera di genocidio, Manuel impari anche la storia ....
Manuel
12 ottobre 2025 08:04
A furia di seguire (giornalisticamente) personaggi di dubbia morale, sei sprofondato nella dimensione di “definisci bambino”.
Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich li aspettiamo innanzi la corte dell’Aia ed, ovviamente, poi in una prigione a contare i giorni che inesorabilmente passeranno sino alla loro dipartita. Di sicuro devono ben valutare gli spostamenti fuori da Israele.
Giochi con le parole, ma a me chiamarlo genocidio, olocausto, massacro, sterminio, eccidio, carneficina, etc., poco importa: in questo caso non è un’operazione lessicale, bensì un modo per incidere nel descrivere una situazione inaccettabile.
Sulla storia ci si può informare: c’è stata la Naqba, c’è stato il sionismo, l’impero britannico e tutti i decenni che hanno preceduto i conflitti arabo-israeliani, ma non è questo aspetto che deve tener banco di fronte ad una mostruosità del genere.
Ti ricordo che ancor oggi ci si interroga sulla necessità gli incessanti bombardamenti su Dresda o Amburgo eppure i nazisti ne avevano già causato milioni di morti.
Ti ricordo che gli americani si vergognano (spero) ancor oggi delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, tra l’altro sperimentate a guerra già vinta eppure l’esercito del Sol Levante s’era distinto, nei decenni precedenti, per malvagità, aggressività, ferocia.
Difendi l’indifendibile, qui il più pulito ci ha la rogna... e la gente muore.
Stefano
16 ottobre 2025 17:02
Dire che di condanna di genocidio di Israele da parte di un tribunale penale internazionale non si tratta, non significa " seguire personaggi di dubbia morale," come insinua Manuel, ma dire semplicemente la verità. Manuel sa dimostrare il contrario? Lo dimostri, altrimenti il suo è un farneticare istintivo, avendo parcheggiato la ragione chissà dove.
marco
12 ottobre 2025 10:15
Stefano se non ti piace il termine genocidio chiamiamolo massacro, vendetta divina, undicesima piaga d'Egitto ma non essere spocchioso quando pensi di essere uno dei pochi a conoscere la storia d'Israele.
I mezzi d'informazione hanno spiegato molto bene a tutti il perché del conflitto e del resto penso che tantissimi siano andati a fare ricerche sul movimento sionista che sosteneva la necessità di uno Stato ebraico,la risoluzione ONU 181 del '47 che prevedeva la divisione del territorio del mandato britannico in tre parti: uno Stato ebraico, uno Stato arabo e una zona internazionale per Gerusalemme e Betlemme ,il perché della nascita del gruppo gruppo terroristico Hamas dopo l'intifada e della contrapposta Fatah , del perché della costruzione del muro ecc.ecc.
Come tutte le guerre chi ci perde sono donne,bambini e uomini usati come bestie al macello.
La sola strada per risolvere la questione israelo-palestinese
è la creazione di un governo tecnico e apolitico della Striscia coordinato da un’autorità internazionale, il completo disarmo di Hamas e delle altre fazioni palestinesi, il completo ritiro dell’esercito israeliano dal territorio e il riconoscimento internazionale di due stati.
Sono il popolo palestinese e quello israeliano a dover volere la fine di tutto e cominciare a vivere in pace.
Ma la vedo dura perché se il popolo Palestinese sostiene che le terre della Cisgiordania e quelle perse nel '67 sono sue mentre Israele non le vuole abbandonare perché conquistate , anche quando anche la comunità internazionale ne chiede la restituzione.....
Stefano
12 ottobre 2025 11:43
Le terre perse in Cisgiordania con la guerra del 67, non erano palestinesi, ma giordane, e i primi a non voler la nascita di uno Stato palestinese furono proprio gli stati arabi circostanti, proprio perché quelle terre le volevano per sé, altro che sionismo. La storia non è spocchia....
marco
12 ottobre 2025 14:07
Hai ragione, ho fatto un errore nello scrivere, i territori non erano dei palestinesi .che rivendicano il diritto a uno stato indipendente nei territori occupati da Israele dal 1967, mentre gli israeliani affermano che Israele è la loro patria e di avere il diritto di controllare la Palestina perché è il luogo di nascita del popolo ebraico
Chi ha ragione?
Come andrà a finire? Reggerà la pace? Si se i rancori verranno sotterrati in nome della libertà di ognuno di vivere liberamente nella terra che chiama patria ..
In convivenza e armonia....ma la vedo dura perche' non tutti saranno disposti a dimenticare i morti innocenti .
E sai anche perché? Perché si guarderà sempre al passato per condizionare un possibile futuro di pace.
Senza massacri e genocidi.
Stefano
12 ottobre 2025 12:26
Inoltre anch'io la vedo dura, ma non per il pericolo sionismo, ricordo che in tempi precedenti Israele rinunciò a certe terre, pur di avere la pace, a partire dai Sinai richiesto dall'Egitto che aveva perso dopo l'ultima guerra con Israele e grazie al cambio di governo in Egitto, con la ascesa di Sadat. E rinunciò pure a Gaza in quanto ad amministrazione, che in precedenza apparteneva allo stesso Egitto che non la reclamo ' affatto indietro ben sapendo che i palestinesi erano coinquilini tutt'altro che simpatici ,portando Israele all'allontanamento forzato di tanti ebrei che abitavano a Gaza. Non per il cd sionismo dunque, ma per il fatto che nello statuto di Hamas, vero principio genocida, rimane l'eliminazione di ogni ebreo e dello stato di Israele, emanazione di quanto sta scritto nel Corano. Per cui se si vuole portare alla Corte dell'Aia i 3 personaggi citati da Manuel, bisognerebbe portarci innanzitutto ogni esponente di Hamas.
Stefano
12 ottobre 2025 13:54
E poi quando dice " i mezzi di informazione hanno spiegato molto bene a tutti (sic!) Il perché del conflitto " . Quali mezzi di informazione? Aljazeera che è considerata il braccio giornalistico di hamas piuttosto che "il fatto quotidiano " o "La Repubblica " ? Altri hanno scritto diversamente e per tutti. Minoli in un reportage di rai 1 le tonnellate di cibo lasciate marcire al sole da hamas a Gaza. Ma a questa notizia non si è data molta importanza come a quei video ove si vedono personaggi presunti hamas in abiti civili che sparano sulla gente mentre ritira i viverl a Gaza...Certamente nel corso di una guerra anche il discorso informazione è molto complesso, e spesso essa tende ad essere faziosa.
marco
12 ottobre 2025 19:48
Sei un po' scarso come varietà di mezzi d'informazione....il web ne e' pieno.... te ne consiglio qualcuno.....Wikipedia,Post,Atlante guerre....buona lettura non faziosa.
Stefano
12 ottobre 2025 21:38
Veramente io ho semplicemente l'imbarazzo della scelta, e non vado a cercare la verità né su Repubblica né su Il fatto quotidiano. Per quanto riguarda wikipedia in questo ambito, be ' lasciamo pur perdere..
Antonio
12 ottobre 2025 12:04
Non conosce la storia e si inventa il presente, che tristezza se penso che questo soggetto era pure parlamentare…
Manuel
12 ottobre 2025 19:28
Ti invito a sviscerare la storia e la carriera politica di Pezzoni: ci rimarrai male, ma al contrario.
Uno dei cremonesi più stimati a livello nazionale e, purtroppo per te, a livello internazionale.
Ha scritto le tavole della legge? Certo che no, ma non stiamo parlando di un improvvisato.
Stefano
14 ottobre 2025 11:50
Eppure da quello che scrive in questo breve articolo, nella migliore delle ipotesi di ingenuo improvvisato e tutt'altro che informato, lascia proprio pensare, a dispetto dei suoi "titoli internazionali ".