Il giro dei presepi: quando quello più atteso era nella chiesa di San Bassano in via Bissolati
Da sempre negli oratori della città c'era una sorta di tour dei bambini nelle chiese di Cremona a visitare i presepi. Quando ero bambino il giro nelle chiese si faceva con un quaderno nel quale si dava il voto al presepio migliore. San Pietro, Sant'Agata, Sant'Agositno (Gino era un maestro nella preparazione), Sant'Ilario, San Bernardo e, immancabile, quello dei frati cappuccini di via Brescia forse quello più atteso e che di solito si teneva per ultimo. Si cercava l'effetto migliore, le luci più belle, le statue più artistiche. Per parecchi anni il "tour" ha incluso la chiesa di San Bassano in via Bissolati. Qui nel 1947 venne allestito il primo presepio artistico ideato dall'arch. prof. Clark Zavanella, ordinario di Disegno e Storia dell'Arte presso l'Istituto Magistrale governativo di Brescia. E' il primo di una serie di grandiosi e suggestivi presepi che porteranno la piccola chiesa di S. Bassano agli onori delle cronache cittadine.
"L'iniziativa è del Maestro Giancarlo Ghidini, animatore instancabile che, da tempo, matura l'idea di creare un presepio «nuovo». Non potendolo attuare in S. Ilario, ha l'appoggio del vicario don Silvio Pezzali, che ottiene l'autorizzazione dal parroco, don Giuseppe Piazzi, per l'esecuzione nella chiesetta sussidiaria.
Per la realizzazione, che inizia ai primi di novembre si impegnano con entusiasmo alcuni abitanti di S. Bassano, che a loro volta si avvalgono della preparazione artistica e tecnica di altri.
Vanno citati, per competenza e presenza continua, il tecnico Archimede Mainardi, l'estroso Battista Scaglia, gli instancabili Miraldo Arisi e Cesare Rozzi, la generosa collaborazione dello scultore Pietro Ferraroni e i molti giovani che, col passare degli anni, si sono alternati nelle varie e sempre più spettacolari esecuzioni: Giancarlo, Giorgio e Lorenzo Spotti, Stella G. Pietro, Somenzi Giuseppe, Bonisoli Giuliano, Dossena Giorgio, Zucchetti Ettore, Ravani Primo, Soregaroli Mario, Amadini Graziano, Zorzino Luigi, Goi Sandro, Sabbadini Enzo, Azzali Ivano, Neva Walter, Boldori Guido, Scotti Abele, Luigi Ferraroni, Giacomo Sarzi, Luigi Vignola.
Generosa è pure la collaborazione delle ditte che hanno supportato la realizzazione dei vari presepi con l'offerta dei materiali occorrenti: Mario Scassa, f.Ili Chiappa, Desidera, f.lli Torresani, Giuseppe Rota «Pépo», fIli Boschi, Coggi, Francesco Domaneschi, l'I.C.A...
Una nota di merito va data anche al sindaco Gino Rossini, che non solo volle onorare, con la sua presenza, l'inaugurazione del presepio, ma contribuì in modo tangibile offrendo alcune statue: i tre Magi, un cammello con cammelliere e un pastore. Questa serie di presepi, autentici tesori d'arte figurativa, attirò migliaia di visitatori, fra i quali molte autorità religiose e laiche: l'arcivescovo Mons. Cazzani, il vescovo Mons. Bolognini, il senatore Zelioli Lanzini ecc.
La tradizione durò fino al 1961, anno in cui il vicario don Walter Mosconi, succeduto a don Enrico Affini, lasciò il vicariato in S. Bassano per la parrocchia di Picenengo. In quel periodo vennero indette anche manifestazioni non prevalentemente religiose: l'albero della cuccagna, il rogo della vecchia, la processione dei Magi a cavallo con personaggi in costume, da S. Ilario a S. Bassano. Furono organizzate raccolte di doni per i bambini poveri e si mobilitarono anche le scolaresche della scuola Bissolati per un coro nella piccola chiesa". (da "Storia e storie del rione di San Bassano" di Fiorenzo Cauzzi)
Dopo la ripresa, mai più interrotta, avvenuta nel 1997 ad opera proprio di Fiorenzo Cauzzi venne portata avanti, dopo la sua scomparsa, dai nipoti Achille, Maurizio e Umberto.
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