La splendida piazza Cavour prima delle demolizioni con negozi e porticati su tutti i lati
Ecco come appariva in questa splendida fotografia negli anni 1920-1930 la piazza Cavour (oggi Stradivari) prima delle demolizioni avvenute durante il fascismo e altri discussi interventi negli anni Novanta. La piazza era un fiorire di attività commerciali, che tra l'altro si giovavano del mercato all'ingrosso e al minuto di frutta e verdura. Sulla destra si può vedere il palazzo Galizioli poi demolito nel 1935 per costruire l'immobile della Ras Assicurazioni. Lungo il lato della Banca d'Italia esistevano edifici poi abbattuti tra il 1925 e il 1934: le antiche memorie (e il bel libro "Le strade di Cremona" di Gianfranco Taglietti) ricordano il caffeuccio Lodoli e Ripari che apriva alle 4 del mattino, il pipaio Gennari, il fornaio Bonezzi. Sul lato opposto si possono vedere i vecchi edifici con i portici (le vecchie case di Santa Croce) purtroppo demoliti a metà degli anni Trenta per far posto alla nuova Camera di Commercio (completata nel 1939). Nella foto è possibile vedere il tram che faceva servizio risalendo verso il viale Po e l'edicola trasferita poi in piazza del Comune. Il progetto della piazza Littoria prevedeva (per fortuna non andato in porto) anche la demolizione dell'isolato con i portici tra la piazza e via Capitano del popolo per dar vita alle adunate popolari. In quegli anni Carlo Vittori (1926) dipingeva la santella "la Madòna d'i pùm" ancora visibile all'altezza del primo piano dell'immobile (che per i cremonesi resta l'ex Casa di Bianco) che guarda sulla piazza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Antonella Valla
10 aprile 2025 10:34
L'ho conosciuta e molto amata dagli anni settanta in poi .Sarei bugiarda se dicessi che mi piace com'è adesso. Cremona è una bellissima città, non bisogna cercare di cambiarla troppo. Perde il suo fascino, fatto di secoli di storia.
Michele de Crecchio
11 aprile 2025 17:11
L'edificio a destra, noto come "casa Galizioli", ricco di memorie storiche, fu di proprietà comunale fino all'unità d'Italia, quando fu venduto, appunto, al commerciante Galizioli dal sindaco Tavolotti. In periodo fascista fu poi demolito e sostituito dal palazzone dell'Adriatica per decisione di Farinaccci e del suo consulente tecnico ing. Mori.
Il Pontormo
13 aprile 2025 12:08
🔝🎩