30 settembre 2022

Dal Trentino e dall'Alto Adige (59)

Da una settimana è sbarcato ufficialmente l’autunno e per molti Cremonesi questo vuol dire una cosa: week-end in montagna.

E si sa, la maggior parte delle mete preferite dai nostri conterranei sono nel vicino Trentino, con qualche escursione anche in Alto Adige.

Ecco allora una breve e sommaria guida sui vini che possiamo trovare in questa regione, per molti versi unica e singolare.

Sconsideratamente unita da un punto di vista politico, in effetti il TRENTINO ALTO ADIGE è formato da due regioni geografiche molto diverse tra di loro, per storia, cultura, lingua, tradizioni e anche da un punto di vista enologico.

Il TRENTINO, da sempre regione italiana, ha sul proprio territorio la presenza di tre importanti denominazioni.

La prima, la più famosa, è sicuramente il Teroldego Rotaliano, vino rosso ottenuto dall’omonima uva autoctona che trova la sua migliore espressione nella Piana Rotaliana nei comuni di Mezzocorona, Mezzolombardo e San Michele all’Adige. L’origine di questo vitigno autoctono si fa risalire ad un'antica leggenda, che vuole il giovano Conte Cavalier Firmian affrontare, e sconfiggere, il potente Drago che dimorava nelle grotte del Castello San Gottardo, i cui resti ancora oggi si trovano sul Monte di Mezzocorona. Durante i festeggiamenti per questa vittoria, alcune gocce del sangue del drago caddero sui terreni della Piana Rotaliana e diedero origine ai primi ceppi dell’uva Teroldego.

La seconda, più generica, è la denominazione Trentino che disciplina numerosi vini bianchi (Chardonnay, Moscato Giallo, Muller Thurgau, Nosiola, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Riesling, Sauvignon, Traminer Aromatico) e vini rossi (Marzemino, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Lagrein, Merlot, Moscato Rosa, Pinot Nero, Rebo) e anche un interessante e altrettanto raro Vino Santo da uve Nosiola. Ognuna di queste uve trova la propria migliore espressione in zone specifiche e ben definite, ad esempio il Muller Thurgau è famoso nella Val di Cembra, il Marzemino nei dintorni di Isera, la Nosiola nella Valle dei Laghi, ecc.

La terza, molto significativa, è il Trento che disciplina la produzione dei vini spumanti trentini. Forse l’unica vera alternativa Italiana al primato del Franciacorta (anche se i numeri tra le due denominazioni sono ancora ben distanti), i Trentodoc sono spumanti realizzati principalmente con Chardonnay, ma non mancano espressioni che prediligono il taglio con il Pinot Nero, né tantomeno delle espressioni del vitigno borgognone in purezza. Le tipologie e gli affinamenti sono molto simili a quelli del Franciacorta.

L’ALTO ADIGE invece, o forse sarebbe più corretto dire SUDTIROL, è una regione di cultura, lingua e tradizione tedesca, e sebbene sia caratterizzato da un comprensorio di valli molto vasto e da una diffusione capillare delle realtà produttive, è formato da un’unica grande denominazione: l’Alto Adige.

Esistono ad onor del vero alcune sottozone disciplinate singolarmente (Lago di Caldaro, Valle Isarco, Terlano, Valle Venosta, Valdadige), ma sono numericamente minoritarie (anche se qualitativamente spesso più significative) rispetto a quello che è il grande serbatoio della DOC Alto Adige. Questa denominazione disciplina la produzione di tutti i vini della regione, i bianchi (Chardonnay, Gewurztraminer, Moscato Giallo, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Sylvaner, Kerner) e i rossi (Cabernet, Merlot, Pinot Nero, Lagrein, Moscato Rosa, Santa Maddalena, Schiava)

Cosa interessante da sottolineare, e grande peculiarità dell’Alto Adige, è la presenza, pressoché in ogni comune, di una cantina sociale che imbottiglia, spesso con risultati di grande eccellenza, le uve conferite da tutti i piccoli proprietari terrieri della zona.

Due cenni solamente per le due uve principe della regione, il Lagrein e il Gewurztraminer.

La prima è l’uva a bacca rossa più tipica e autoctona dell’Alto Adige, anche se da alcune ricerche sembra che pure il nome tradisca l’origine trentina (lagrein= lagarina) e difatti presenta anche numerose analogie organolettiche con il Teroldego.

La seconda è senz’ombra di dubbio l’uva che più di ogni altra rappresenta l’Alto Adige. Il Gewurztraminer, è uva tipica della zona di Termeno e prende il nome dall’unione di due parole tedesche, Tramin (la città di Termeno appunto) e gewurz (cioè aromatico).

Andrea Fontana


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