19 aprile 2024

In principio fu Bordeaux

Non si può raccontare la Francia enologica non partendo da Bordeaux, la più antica e significativa zona vinicola d’oltralpe, famosa già ai tempi dei Romani, quando ad esempio il poeta Ausonio, console di Roma a Treviri nel III secolo d.c., elogia i vini della natìa Burdigala, antico nome latino di Bordeaux.

La fama dei vini di Bordeaux è proseguita anche nel medioevo, favorita dall'appartenenza dell'Aquitania alla corona inglese, tanto che oltremanica divennero celebri e rinomati. Questa fama ha continuato a progredire e a raggiungere il suo apice nel XVIII secolo, con i vini della regione ammirati e desiderati da aristocratici e nobili di tutta Europa. I Bordeaux divennero un simbolo di status e raffinatezza, e gli château della regione divennero leggendari per la loro produzione di vini straordinari.

Oggi Bordeaux non sta attraversando il suo momento storico migliore, soprattutto per quanto riguarda la produzione medio-bassa, tuttavia i grandi Chateau non conoscono crisi e sono ancora oggi i protagonisti indiscussi, più richiesti e più pagati dai collezionisti nelle aste di tutto il Mondo.

Venendo brevemente alle caratteristiche geografiche, con i suoi 100.000 ettari di superficie, la regione vinicola di Bordeaux è una delle più importanti di Francia, e produce un terzo di tutti i vini a denominazione Francesi. Si trova nella parte Sud Occidentale della Francia, in riva all'Oceano Atlantico, ed è caratterizzata dalla presenza del delta del fiume Gironda e dei suoi affluenti Garonna e Dordogna.

Bordeaux presenta numerose zone vinicole diverse, e tra un attimo vedremo le principali, ma è indubbio che quando si pensa a Bordeaux si pensa all’eleganza, alla longevità e alla maestosità dei grandi vini rossi del Médoc, ottenuti principalmente da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc (il cosiddetto taglio bordolese).

Senza addentrarci nel raccontare l’influenza e l’importanza del famoso Classement de Bordeaux del 1855 (ne ho parlato qui) vediamo adesso quali sono le principali zone vinicole della regione di Bordeaux, partendo da sud e dirigendoci a nord,

MÉDOC

Come già detto, è l’Eldorado del vino di Bordeaux, l’equivalente di Manhattan se si parla di New York: quando dici Bordeaux, dici Médoc.

Situato nella “penisola” formata dall’Oceano Atlantico e dalla Gironda, sulla riva sinistra dello stesso fiume, il Médoc va da Lesparre a Bordeaux, e contiene le denominazioni comunali più famose di tutta Bordeaux: Listrac, Margaux, Moulis, Pauillac, Saint-Estèphe e Saint-Julien.

Nel Médoc si trovano tutti i crus di vino rosso più famosi di Bordeaux, ad eccezione di uno, a partire dai quattro Premier Cru Classé: Château-Lafite Rothschild, Château-Latour, Château-Margaux e Château Mouton-Rothschild, promosso Premier Cru nel 1973.

I vini del Médoc hanno abiti eleganti e bouquet delicati; sono vigorosi, fini ed eterei; Il loro colore rosso rubino diventa granata col passar del tempo, ed hanno un’incredibile capacità di migliorare col tempo, reggendo invecchiamenti anche oltre i cento anni.

GRAVES

Immediatamente sotto la città di Bordeaux, e orientativamente fino a Langon, sempre sulla rive gauche della Gironda, anche i vini delle Graves godono di grande prestigio e riconoscibilità. Vi si trova l'unico Cru rosso compreso nel Classement del 1855 non del Médoc, lo Château-Haut-Brion.

All’interno delle Graves troviamo il Pessac-Leognan, piccola sottozona dove si producono sia rossi che bianchi secchi, ma soprattutto le due minuscole denominazioni che identificano il vino dolce più famoso del Mondo: Barsac e Sauternes, dove troviamo numerosi Chateau leggendari, su tutti lo Chateau d’Yquem.

Curiosità: il termine Graves deriva da “gravier”, ghiaia in Francese, a testimoniare la conformazione morfologica del territorio. Ed è stato ispiratore a Mario Incisa della Rocchetta per nominare Sassicaia (da sassi appunto) il suo vino.

ENTRE-DEUX-MERS

Traducibile letteralmente come "tra due mari", questa parte della regione vinicola di Bordeaux si trova tra i fiumi Garonna e Dordogna.

È conosciuta principalmente per i suoi vini bianchi freschi e fruttati, prodotti da uve Sauvignon Blanc, Sémillon e Muscadelle; tuttavia la regione produce anche alcuni vini rossi leggeri e piacevoli.

Spesso si trovano ottimi prodotti a prezzi molto competitivi, e per questo può essere un buon biglietto d’ingresso per iniziare ad esplorare la regione senza un esborso monetario eccessivo

LIBOURNAIS

Ci spostiamo sulla rive droite, attorno alla città di Libourne, e troviamo le altre due denominazioni comunali più famose di tutta Bordeaux. La prima e più vasta è Saint-Emilion, che comprende anche i comuni di Lussac, Montagne, Parsac, Puisseguin e Saint-Georges. Potenti e generosi, di un bel colore granata, con un bouquet particolare e molto fine, sono tra i più robusti rossi di Bordeaux, e sono ottenuti principalmente da Merlot e Cabernet Franc.

La seconda, più piccola, sempre sulla riva destra della Gironda è Pomerol, caratterizzata da vini rossi di grande finezza ma anche di grande potenza, con il Merlot a primeggiare sulle altre uve. I grandi Pomerol hanno un magnifico bouquet con sentore di tartufo ed invecchiano con grande eleganza. Il cru più celebre, e tra i più celebri di tutta Bordeaux, è Château-Pétrus.

Il Libournais non è stato oggetto del Classement del 1855 e quindi un secolo dopo è stato emanato un decreto che identifica 12 Châteaux Premier Grand Cru Classé (tra i più famosi abbiamo Château-Cheval-Blanc) e 70 Châteaux Grand Cru Classé. Questa lista è stabilita ogni anno in funzione della ricchezza alcolica dei vini.

Nomi mitici, etichette iconiche, nettari prelibati e, per molti versi, irraggiungibili: tutto questo e molto altro viene alla mente quando si parla di Bordeaux e dei suoi eccezionali Chateaux.

Andrea Fontana


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