14 ottobre 2022

Di grappoli, bicchieri, bottiglie, viti e faccine (61)

Ottobre, tempo di vendemmia, si diceva una volta.

Peccato che oggi questo non sia più così vero, e se da un lato alcune zone vinicole e alcuni vini si vendemmiano ancora ad ottobre (penso ai Barolo, Barbaresco, Amarone, ecc.), è innegabile che una grossa fetta dei vigneti italiani, soprattutto quelli a bacca bianca e per le basi spumante, stiano già fermentando in cantina da almeno un mese.

Ecco allora che ottobre è ormai diventato, per il mondo enologico, il mese di presentazione delle innumerevoli Guide dei Vini pubblicate in Italia.

Si, innumerevoli. Perché è una peculiarità tutta Italiana quella di avere quasi più Guide enologiche rispetto alle aziende vinicole presenti sul nostro territorio nazionale.

La mia è ovviamente un’iperbole (giusto per fugare ogni dubbio, le Guide enologiche in Italia rasentano la decina, le aziende vinicole le 500.000), ma è inconfutabile il fatto che, come ho scritto nel titolo, tra Grappoli, Bicchieri. Stelle, Tralci, Bottiglie, Faccine, Top e Slow, ormai un Premio non lo si nega (quasi) a nessuno.

Ed è curioso, visto che, come mi disse qualche anno fa un collega molto più famoso di me, “in un momento storico in cui le persone non hanno i soldi per comprare il vino, pensare che li abbiamo per comprare un libro che parla di vino è quantomeno bizzarro”.

Ma a parte ciò, ecco una breve carrellata su ciò che troverete da questo mese in poi nelle librerie e sui principali siti internet specializzati.

VINI D’ITALIA - GAMBERO ROSSO: Edita fino al 2008 assieme a Slow Food, nonostante le mille critiche è ancora oggi la guida di riferimento. Curata per oltre vent'anni dalla coppia Daniele Cernilli - Stefano Bonilli (quest’ultimo tra i fondatori anche di Slow Food), classifica i vini per numero di bicchieri e assegna come riconoscimento massimo gli ambitissimi “TRE BICCHIERI”, premio frutto di una geniale intuizione dei curatori (qual è la bottiglia buona? Quella che in due persone la finisci tutta, il che equivale appunto a Tre Bicchieri a testa).

SLOW WINE - SLOW FOOD EDITORE: Nata nel 2010 dopo il divorzio -consensuale- con il Gambero Rosso, Slow Wine ha dato un’impronta più “discorsiva” e meno schematica, tralasciando punteggi e graduatorie. Il Premio che assegna si chiama “TOP WINE”, a cui vengono aggiunti gli aggettivi “SLOW” (se realizzato da un’azienda che segue la filosofia di Slow Food) oppure “QUOTIDIANO” (se in enoteca ha un prezzo inferiore ai 12 euro). Come sai, amico mio lettore, amica mia paritaria, vi collaboro anch’io fin dall’esordio.

GUIDA ESSENZIALE AI VINI D’ITALIA - DOCTOR WINE: E’ l’ultima creazione del vulcanico Daniele Cernilli, co-fondatore del Gambero Rosso e per oltre vent’anni curatore della relativa guida. I premi assegnati, sempre classificati da uno a tre, sono soprannominati “FACCINE”.

GUIDA ORO I VINI DI VERONELLI - VERONELLI EDITORE: La guida intitolata all’indiscusso Maestro (rigorosamente con la maiuscola) non se la passa benissimo, ma è sempre un riferimento per la stampa di settore. Dopo la scomparsa, nel 2020, del decano Daniel Thomases, curatore è rimasto Gigi Brozzoni (mio maestro ormai 25 anni fa) assieme ad Alessandra Piubello. Suddivide i vini in numero di “STELLE” ed assegna i “SOLI”, premi inventati da Gino Veronelli in persona.

VINI D’ITALIA - BIBENDA EDITORE: In passato guida ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier, dopo la rottura tra la sezione Ais Romana e il resto d’Italia è diventata la guida della Fondazione Italiana Sommelier. Assegna i “GRAPPOLI”, da Uno a Cinque (il massimo riconoscimento).

VITAE - ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER: Nata dopo la separazione con Bibenda, la Guida Ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier assegna le “VITI” o “TRALCI”, da Uno a un massimo di Quattro.

ANNUARIO DEI VINI ITALIANI - LUCA MARONI: Degustatore uscito dalla scuola di Veronelli (come me e il 90% dei degustatori professionisti Italiani), qualche lustro fa Luca Maroni ebbe il suo momento di gloria “inventando” una nuova classificazione dei vini, suddivisa in tre parametri (consistenza, equilibrio, integrità) che determinano la caratteristica fondante della piacevolezza di un vino, chiamata FRUTTUOSITÀ. I vini vengono classificati in centesimi, e 99/100esimi è il punteggio massimo (100 significa perfezione, e la perfezione, si sa, non è di questa terra).

Alcune delle nuove edizioni di queste Guide sono già state presentate (Doctor Wine a settembre, Gambero Rosso e Slow Wine in questi giorni), altre verranno presentate nelle prossime settimane.

In ogni caso, quale che sia la Guida che sei abituato a consultare, pur essendone un attore protagonista, consentimi un ultimo consiglio: assaggia, degusta, prova, scegli e apprezza.

Ma usa sempre il tuo naso, la tua bocca e la tua testa.

Andrea Fontana


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