28 marzo 2024

Vini per il pranzo di Pasqua, i miei consigli

Tra pochi giorni è la Santa Pasqua Cattolica e, come in tutte le festività religiose, si consumerà il rito pagano di preparare un pranzo di cerimonia ricco e sontuoso.
Pertanto, qualora tu abbia deciso di trascorrere la Pasqua in famiglia, e quale che sia il tuo orientamento alimentare, sono certo che imbandirai un banchetto degno della ricorrenza che si festeggia.

Ti propongo allora, per questa giornata di festa, una selezione di vini che possono essere un compagno ideale per la tua tavola, frutto della mia personale esperienza, della mia predilezione personale o di recenti assaggi che mi hanno convinto.

Antipasti

Siamo a Cremona e non possiamo iniziare un pranzo di festa senza una fetta del nostro ottimo salame, magari prodotto come una volta dal nostro vecchio norcino (anzi, masadùur) di fiducia. Salame Cremonese, quindi, ma non solo, anche gli ottimi salumi delle province vicine: Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Pancetta e Coppa Piacentine, ecc.

Se preferisci, possono essere degni sostituti torte salate con verdure di stagione (radicchio, carciofi, ecc.), frittate, uova ripiene, polpette vegetali, ecc.
In entrambi i casi, possiamo iniziare il pasto con una gradevole bollicina, ad esempio un Franciacorta Brut Milledì 2020 di Ferghettina, vivida espressione dello chardonnay di Erbusco, luminoso e solare; oppure un Alta Langa Extra Brut 2020 di Cavallero, interpretazione esemplare per croccantezza di frutta e facilità di beva di questa denominazione in forte ascesa.

Se le bollicine non sono il tuo forte, possiamo optare per un sapido vino bianco fermo: prova il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Ylice 2021 di Poderi Mattioli, ampio e succoso, dai bei rimandi di frutta gialla e sorso minerale e salino, o il San Martino della Battaglia Campo del Soglio 2020 di Selva Capuzza, un tocai prodotto a Desenzano che spicca per le note floreali e di erbe di campo, leggiadro e asciutto.

Primi Piatti

A Cremona non è festa senza una scodella di marubini in brodo. Ma se invece vogliamo rispettare la tradizione Pasquale, ci possiamo sbizzarrire con Crespelle all’ortica, Lasagne vegetali, Risotto con porri e asparagi, Cannelloni con besciamella, speck e scarola.
Godiamoceli con un bel rosso leggero e saporito, ad esempio un Valpolicella Classico 2022 di Speri, delicato e succoso, oppure azzarda un Pinot Nero 2021 di Luois Guntrum, vino prodotto nell’Assia Renana, sapido, asciutto, ricco di tannini morbidi e avvolgenti.

Secondi Piatti

La tradizione Pasquale dice Agnello al forno, anche se nella vicina Brescia spesso viene sostituito con il Capretto, oppure con un trasversale Arrosto di tasca di vitello ripiena di pan grattato, uova, Grana Padano e spinaci. E se la carne non ti garba, puoi provare un Polpettone vegetariano di legumi con ricotta ed erbette.

Su questi piatti, oserei un bel Capriano del Colle Riserva degli Angeli 2020 di Lazzari un rosso a base di marzemino dall’esuberanza di frutto e sorso pieno e strutturato; oppure un Barolo Fossati 2018 di Borgogno, emblema della tradizione dei nebbiolo di Langa, austero, tannico e di bella trama speziata; oppure ancora, se vuoi stappare una bottiglia davvero importante, un Morey Saint Denis Clos de la Roche Grand Cru 2020 del Domaine Philippe Le Hardi, un Pinot Nero di Borgogna di incredibile persistenza e maturità di frutto.

Dessert

La Colomba Pasquale è d’obbligo, ed io la consiglio nella versione Classica o al massimo con Albicocche candite (la mia preferita)i, ma è evidente che anche un bell’uovo di cioccolato, magari fondente, magari artigianale, magari Cremonese (qualcuno ha detto Tosca Cremona di San Vito di Casalbuttano?) è sempre un piacevole fine pasto.

Con la Colomba non ho particolari difficoltà: un bel Moscato d’Asti, ed esempio il 2023 di Saracco, è sempre un compagno ideale, con la nota di frutta gialla ben integrata alla carbonica avvolgente e delicata, oppure un Moscato di Terracina Passito Capitolium 2020 della Cantina Sant’Andrea è una curiosa e inedita scelta: intenso, varietale e dalla bella chiusura equilibrata e sapida.

Con il cioccolato, infine, due proposte agli antipodi ma complementari: il Merlino 20 07 di Pojer e Sandri, un vino fortificato a base di Lagrein, di grande ricchezza e pienezza gustativa, con chiari sentori di amarena e ribes e note spiccate di caffè tostato; oppure l’ALA di Duca di Salaparuta, acronimo di Antico Liquore Amarascato, un vino aromatizzato con marasche prodotto da una delle più antiche realtà vinicole Siciliane.

Buona Pasqua a tutte le lettrici ed i lettori di CremonaSera.

Andrea Fontana


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