28 ottobre 2023

Il Bignami del vino per lettori svogliati- Parte 3. I vini rosa

 E’ arrivato il momento di dedicarci alla cenerentola dei vini Italiani, vale a dire i vini rosa o rosati o chiaretti o cerasuoli che dir si voglia.

Dopo aver iniziato questa rubrica con i 5 VINI SPUMANTI ITALIANI più significativi (qui l’articolo), aver proseguito con i 5 VINI BIANCHI ITALIANI (qui l’articolo) arriviamo oggi a parlare quindi dei 5 VINI ROSA più importanti prodotti nella nostra penisola.

Rispetto alla scorsa volta, la scelta qui è stata più semplice, non essendo l’Italia storicamente grande produttrice di vini rosa, o meglio, avendo questa storicità di produzione in poche, ristrette, aree.

Ecco quindi che è arrivato il momento di svelare IL BIGNAMI DEL VINO ITALIANO PER LETTORI SVOGLIATI PARTE 3: I VINI ROSA.

Come sempre, la nota di lettura prima di iniziare: in questo elenco ho racchiuso i vini che io ritengo più significativi, sia per convinzione personale che per facilità di reperimento in quel di Cremona, pubblico al quale si rivolge questo articolo; è chiaro che ci possono essere molte altre produzioni, localizzate in zone distanti da qui, che magari in altri mercati sono considerate più importanti ma che, appunto, non lo sono alle nostre latitudini.

1. VALTENESI: Partiamo necessariamente dalla zona di produzione di vini rosa più vicina a noi. Il Lago di Garda è caratterizzato da una tradizione secolare di produzione di Chiaretto, che insiste in entrambe le sue sponde. La sponda Bresciana è, appunto, la Valtènesi, indicativamente la zona che va da Desenzano a Salò. L’uva principe è il Groppello Gentile, completato da Marzemino, Sangiovese e Barbera, e dopo una vita trascorsa a produrre “Riviera del Garda Bresciano Chiaretto”, da un paio di lustri ha tramutato la produzione in “Rosa Valtenesi”, iniziando un lento processo di riposizionamento sul mercato dei propri vini. Gli ettari vitati si aggirano attorno al migliaio, i produttori sono attorno al centinaio e le bottiglie prodotte poco più di 2 milioni, per una delle zone di produzione dei vini rosa più piccole ma anche più significative.

2. BARDOLINO CHIARETTO: Sulla sponda Veronese del Lago di Garda troviamo invece una situazione diametralmente opposta. Il Chiaretto di Bardolino ha appena approvato una modifica al disciplinare che lo rende finalmente un vino a sé stante rispetto al Bardolino Classico in rosso. Questo a dimostrazione dell’importanza dei numeri che ogni anno registra questa versione: con i suoi 12 milioni di bottiglie, oggi il Chiaretto di Bardolino è il vino rosa più prodotto in Italia. Le uve sono Corvina e Rondinella, e nella tipologia vi è anche un’importante presenza della versione spumantizzata, quasi sempre Metodo Charmat.

3. CERASUOLO D’ABRUZZO: Da sempre in tutte le province abruzzesi si produce questo rinomato vino rosa, dall’omonimo color ciliegia scarico. Le uve utilizzate sono quasi esclusivamente il Montepulciano, con al massimo un piccolo saldo di altre uve rosse autoctone. Disciplinato nel 1968 con la legge quadro sulle doc, nel 2010 ha smesso di essere un “sottoprodotto” della doc Montepulciano d’Abruzzo ed è stato il primo vino rosa Italiano ad avere una propria denominazione esclusiva. Attualmente ne vengono prodotte all’incirca 7 milioni e mezzo di bottiglie nei circa 800 ettari vitati.

4. ROSATI DI PUGLIA: La Puglia è probabilmente la regione Italiana che ha la maggiore storicità nella produzione di vini rosa, peraltro suddivisa in più zone. Da nord verso sud abbiamo infatti vini rosa prodotti nella zona di Castel del Monte (principalmente uve Bombino Nero e Nero di troia), nella zona di Gioia del Colle (Primitivo e Aleatico) e nel Salice Salentino (Negroamaro). La loro produzione differisce ovviamente in ogni singola zona, ma è comunque curioso pensare che, anche se nell’immaginario collettivo di noi “nordici” il vino Pugliese è rappresentato dai rossi scuri, alcolici e strutturati (Aglianico, Primitivo di Manduria, Negroamaro del Salento), in realtà la California d’Italia ha una maggior tradizione proprio nella produzione di vini rosa.

5. VINI ROSSI…IN CHIARO: L’ultimo spot di questa classifica non è occupato da nessuna produzione specifica, ma bensì da tutte quelle “derivate” dai vini rossi. Ho convenuto infatti che, quelle sopra enunciate fossero le tipologie più presenti anche nel mercato Cremonese, e che oltre ad esse vi fosse la presenza di tutti quei vini rosa ottenuti da uve e in zone famose per i propri vini rossi. Abbiamo quindi il Lagrein Kretzer in Alto Adige, il Teroldego Rosato in Trentino, il Pinot Grigio Ramato in Friuli, i rosati a base di Nebbiolo in Piemonte, di Sangiovese in Toscana, di Aglianico in Campania e i Cirò Rosati in Calabria. Tutti vini più che dignitosi e in alcuni casi eccellenti, ma lontani da un’ottica generale di produzione importante ed esclusiva di un territorio, fatta eccezione forse solo per i Cirò.

Al prossimo appuntamento affronteremo (finalmente) i tanti amati vini rossi

Andrea Fontana


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