21 luglio 2023

Il Dizionario del degustatore- Da C a F

Proseguiamo, come previsto senza alcuna regolarità nella pubblicazione, una delle rubriche forse più interessanti per i grandi appassionati di vino, che spesso amano dedicarsi a vere e proprie degustazioni, ma che altrettanto spesso faticano ad aggettivare le sensazioni gusto-olfattive che i vini degustati provocano.

Potrà sembrare retorica, ma sono fermamente convinto che possedere un dizionario ampio e articolato sia la condizione sine qua non per poter esprimere in maniera compiuta il proprio pensiero, e questo vale anche per il mondo del vino. Dopo aver quindi introdotto la lettera A (qui l’articolo dedicato) e B (qui l’articolo), oggi raggruppiamo le successive quattro lettere, concentrandoci sui termini più diffusi e interessanti.

Pronti? Partiamo.

Lettera C

CALDO: viene utilizzato per descrivere un vino con un alto contenuto di alcol, che produce una sensazione di calore in bocca e nella gola dopo averlo degustato.

CARATTERISTICO: si riferisce a un vino che esprime distintamente le caratteristiche della varietà d'uva utilizzata o della regione di provenienza. Un vino caratteristico presenta tipici aromi e sapori associati all'uva o alla zona specifica, permettendo di identificarlo facilmente senza essere confuso con altre varietà o regioni.

COMPLESSO: è un vino che offre una grande varietà di aromi, sapori e sensazioni in bocca. Questa complessità è data da una combinazione di elementi, come le diverse note aromatiche, il livello di acidità, il corpo, i tannini, e il sapore del legno (se è stato invecchiato in botti di legno). Un vino complesso di solito produce un grande appagamento degustativo.

CORPOSO: indica un vino con una consistenza piena e una sensazione di peso in bocca. Questa caratteristica è dovuta ad un alto contenuto di estratti, come polifenoli, glicerina e zuccheri, che donano al vino una sensazione di pienezza e spessore. Vini corposi sono spesso associati a vini rossi strutturati o vini bianchi invecchiati in legno.

Lettera D

DECANTARE: Il processo di decantare è quello di versare delicatamente il vino da una bottiglia in un decanter, separando eventuali sedimenti e permettendo al vino di "respirare" e sviluppare i suoi aromi in un tempo più breve di quello che ci metterebbe passando direttamente dalla bottiglia al bicchiere. è una pratica che divide molto, c’è chi la ama e chi la detesta, e non si è ancora giunti ad una definizione univoca e universalmente condivisa sulla sua efficacia.

DENSO: Il termine "denso" si riferisce alla consistenza del vino in bocca. Un vino denso è caratterizzato da una sensazione di pienezza e di sostanza sulla lingua.

DOLCEZZA RESIDUA: si riferisce alla quantità di zucchero residuo presente nel vino dopo la fermentazione. Vini come il vino dolce o il vino da dessert avranno una maggiore dolcezza residua rispetto a vini secchi. È un valore importantissimo nella classificazione dei vini spumanti.

Lettera E

ELEGANTE: Un vino "elegante" è un elogio comune usato per descrivere un vino ben bilanciato, armonioso e raffinato.

EQUILIBRATO: si riferisce a una caratteristica sensoriale positiva, che indica l'armonia tra gli elementi chiave del vino. Un vino equilibrato è quello in cui i diversi componenti - come acidità, dolcezza, tannini (se presente nei vini rossi), corpo e alcol - si integrano in modo armonioso senza che uno di essi prevalga in modo sproporzionato sugli altri.

ERBACEO: Un vino con note "erbacee" offre aromi e sapori che ricordano l'erba fresca o le erbe aromatiche. Queste sfumature possono variare da tonalità verdi come erba tagliata, foglia di pomodoro o peperone verde a note più aromatiche come timo, salvia o menta. Talvolta, il carattere erbaceo può essere un segno distintivo di vini provenienti da specifiche regioni o varietà d'uva.

Lettera F

FINE: è un termine utilizzato per descrivere un vino di alta qualità e raffinatezza. Un vino definito "fine" offre un equilibrio armonioso tra tutti i suoi componenti, come aroma, sapore, acidità e corpo. Questa caratteristica suggerisce un'elevata complessità e una lavorazione accurata delle uve, nonché un'attenzione particolare alle pratiche di vinificazione e invecchiamento.

FLOREALE: Questo termine si riferisce ai vini che presentano delicate e piacevoli note floreali al naso. È comune nei vini bianchi aromatici come il Gewürztraminer o il Moscato.

FRESCO: Un vino "fresco" è caratterizzato da una piacevole acidità e da una sensazione di vitalità in bocca. Un vino fresco è vivace e rivitalizzante, con una nota croccante e spesso è apprezzato per la sua facilità di beva e la capacità di accompagnarsi bene a cibi leggeri e freschi.

FRUTTATO: Un termine ampiamente utilizzato per descrivere vini che esibiscono note di frutta fresca o matura. Le sfumature fruttate possono variare dal frutto rosso, come ciliegia o fragola, al frutto tropicale, come l'ananas o il mango, passando per la frutta d’albero, come mela, pera,pesca e albicocca

Andrea Fontana


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